Uno, due, cinque, dieci. Ad un certo punto le offerte di lavoro sembravano moltiplicarsi allo stesso modo in cui i numeri si moltiplicano in 2048, il gioco che lo ha reso famoso a livello globale e lo ha consacrato tra i migliori prospetti della programmazione web del futuro. Lui è Gabriele Cirulli, ventenne italiano di Gorizia, divenuto a sua insaputa un'icona di Internet nel giro di un paio di giorni o poco più.
Web in erba
Gabriele si avvicina al mondo dell'informatica sin dai primi anni di vita. Merito di una rivista di fotografia del padre (appassionato di scatti e pose fotografiche) e di una curiosità innata. Scopre così l'esistenza dei computer, dei programmi e della grafica. L'approccio alla programmazione web è totalmente da autodidatta: la prima pagina HTML è realizzata poco prima che il giovane della provincia di Gorizia approdi alle scuole medie, mentre lo studio degli altri linguaggi di programmazione per il web avviene di pomeriggio, nei ritagli di tempo dallo studio.
Terminate le scuole superiori in un istituto tecnico di Gorizia, Gabrielle decide di mettere la parola fine (almeno per il momento) alla sua carriera da studente e di dedicarsi alla sua grande passione: la programmazione web. Così, tra lo sviluppo di un sito e la progettazione di un portale, decide di impiegare un po' di tempo alla realizzazione di un giochino matematico. Giusto il tempo di un week end e poi il progetto finisce direttamente su GitHub.
L'idea 2048
Il presente è, invece, totalmente assorbito dal progetto 2048. Gabriele Cirulli ha recentemente lavorato al porting del gioco verso altre piattaforme operative (il porting, in gergo tecnico, è l'operazione di adattamento del codice di un software per poter essere utilizzato anche su altre piattaforme diverse da quella “originaria”), con un occhio di riguardo all'universo mobile. D'altronde, il gioco sviluppato dal giovane programmatore italiano trova spunto proprio da due applicazioni per smartphone. “L'idea di gioco mi è venuta da altre due applicazioni simili – ha spiegato in più occasioni Gabriele Cirulli. Mi ero appassionato al gameplay e ho provato ad apportare alcune modifiche per adattarli di più ai miei gusti. Così è nato 2048”. L'enorme successo, però, è tutt'altro che atteso. “Mi arrivano chiamate e messaggi di posta elettronica da ogni dove – afferma sempre Gabriele Cirulli. Soprattutto da Russia e Cina: mi ringraziano per aver creato il gioco. Altre persone, invece, mi propongono collaborazioni e offrono posti di lavoro”. Al momento, però, il giovane programmatore italiano preferisce non legarsi a nessuno.
Futuro freelance
Il futuro, naturalmente, non potrà essere imperniato su 2048. I giochi virali per piattaforme web e mobile hanno, solitamente, vita molto breve e non bisogna lasciarsi cullare troppo dagli allori. Per questo Cirulli, pragmatico di natura, preferisce concentrarsi sul lavoro (“nel mondo di oggi – ripete spesso e volentieri – conviene buttarsi il prima possibile nel mondo del lavoro. D'altronde le capacità tecniche le avevo già acquisite in precedenza”), valutando le offerte in arrivo dalle varie software house che lo hanno conosciuto grazie a 2048. Per il momento, però, il programmatore italiano preferisce non legarsi a nessuno, continuando a lavorare come freelance e valutando singolarmente ogni offerta in arrivo (principalmente dall'estero). L'importante, ci tiene a sottolineare, è che i progetti siano interessanti e stimolanti.