Da quando siamo entrati nell'era del digitale e delle connessioni, parlare di futuro è diventato qualcosa di molto diverso rispetto al passato. Ciò che molti di noi oggi immaginano come futuro possibile, infatti, fino a qualche decennio fa era considerato pura fantascienza. Un'auto che si guida da sola, ad esempio, appena dieci anni fa veniva percepita come qualcosa che non sarebbe arrivato prima di diversi decenni e nessuno realmente immaginava con quali tecnologie avremmo raggiunto questo obiettivo. Oggi la guida autonoma è già in fase di test avanzato, e le tecnologie che si stanno usando per implementarla sono comprensibili a tutti: videocamere, ultrasuoni, radar.
Esattamente lo stesso sta succedendo con l'"Internet dei sensi", cioè la connessione tra uomo e mondo grazie al coinvolgimento di tutti e cinque i sensi: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Secondo un recente sondaggio di Ericsson Research, infatti, moltissime persone si aspettano che qualcosa del genere arrivi già entro il 2030.
E non si tratta di un sondaggio da poco, anzi: sono state raccolte le opinioni dei residenti di 15 grandi città diverse (Bangkok, Delhi, Jakarta, Johannesburg, Londra, Città del Messico, Mosca, New York, San Francisco, San Paolo, Shanghai, Singapore, Stoccolma, Sydney e Tokyo), per un totale di 12.590 contattati, di età compresa tra i 15 e i 69 anni, che già utilizzano la realtà aumentata (AR), la realtà virtuale (VR) o gli assistenti virtuali o che dichiarano di voler utilizzare tali tecnologie in futuro. Il risultato di questo sondaggio è strabiliante e può essere sintetizzato in 10 trend che gli intervistati considerano come realistici per il 2030.
Trend 1: la connessione mente-macchina
Quasi sei persone su dieci (il 54%) si aspettano che, usando degli occhiali per la realtà aumentata, basterà pensare una cosa per vederla apparire sugli schermi. Il 40% degli intervistati crede addirittura che sarà possibile comunicare con la mente con familiari e amici. Se queste previsioni saranno rispettate, sorgerà un problema di privacy enorme: le persone non vogliono concedere l'accesso alla propria mente a chi trasmette pubblicità.
Trend 2: la voce e i suoni virtuali
Già oggi esistono dei servizi che traducono in tempo reale il nostro parlato in un'altra lingua. Secondo il 70% degli intervistati nel 2030 esisteranno auricolari in grado di tradurre in ogni lingua del mondo, ma usando la nostra stessa voce e non una voce di sintesi sempre uguale. Sei persone su dieci, invece, credono che potranno sentire suoni spaziali molto precisi durante la visione dei film o le partite ai videogiochi. La metà crede addirittura che tutto ciò non richiederà nemmeno gli auricolari: il suono sarà trasmesso direttamente alla nostra mente.
Trend 3: il gusto virtuale
Secondo il 44% degli interpellati nel sondaggio di Ericsson nel 2030 esisteranno dispositivi in grado di farci sentire un gusto "virtuale". Ad esempio, se saremo a dieta, potremo mangiare chili di insalata credendo che si tratti di porchetta. O mangiare un aglio e olio" che ha il sapore del miglior primo di uno chef "stellato". Sempre il 44% poi, pensa anche che quando guarderemo la foto di una festa di compleanno potremo anche riassaggiare la torta e ancor più intervistati già pregustano (nel vero senso della parola) la visione di un programma televisivo di cucina.
Trend 4: il profumo virtuale
Ancor più persone credono che ciò possa avvenire anche per l'olfatto: 6 intervistati su 10 pensa che potranno visitare virtualmente una foresta e sentire il profumo degli alberi. E questo sarà possibile non solo per gli odori che già conosciamo, ma anche per quelli che non abbiamo mai sentito. Potremo sentire, quindi, tutti gli odori del mondo senza uscire di casa. E, allo stesso tempo, dire addio alla puzza che verrà sostituita odori virtuali.
Trend 5: tutto sarà tattile
Ben 7 persone su 10 pensano che potremo ascoltare un concerto sentendo, tramite gli auricolari, anche le vibrazioni potenti dei bassi che ci colpiscono il petto. Il 63% crede che potremo "toccare" le icone sugli schermi sentendone la forma. Sei persone su dieci immaginano che nel 2030 indosseranno fasce da polso che potranno stimolare i nervi della mano, facendoci sentire oggetti che in realtà non stiamo toccando.
Trend 6: realtà unita
Nel futuro la realtà virtuale e quella fisica si fonderanno, andando persino oltre il concetto attuale di "realtà aumentata". E si partirà dai videogiochi: secondo 7 intervistati su 10 il mondo virtuale dei giochi sarà indistinguibile dalla realtà fisica. Secondo il 56% degli intervistati, invece, nel 2030 esisteranno dispositivi che ci permetteranno di guardare attraverso i muri.
Trend 7: profili verificati
In un mondo in cui è praticamente impossibile stabilire cosa sia reale e cosa non lo è, potremmo trovarci di fronte a qualcuno, o qualcosa, che non è ciò che afferma di essere. Per questo saranno necessari servizi per verificare rigorosamente ciò che vediamo: 4 consumatori su 10 credono che i social network più popolari saranno solo quelli che offrono la garanzia di assenza di bot, mentre il 43% di loro prevede servizi di videochiamata che riservati agli umani verificati e non modificati via software.
Trend 8: la post-privacy
Secondo la metà degli intervistati nel 2030 saremo pienamente nell'epoca della "post-privacy": da un lato avremo leggi severe a tutela della privacy, dall'altro tecnologie come il riconoscimento facciale saranno talmente diffuse che il concetto di privacy non potrà essere paragonabile a quello attuale. Tuttavia, quasi 4 persone su 10 tra coloro che la pensano così crede anche che ad un certo punto nasceranno dei movimenti per tutelare i diritti dell'AI e dare eguali diritti ai robot.
Trend 9: la tecnologia salverà il pianeta
Per sei intervistati su dieci l'Internet dei Sensi renderà la società più ecosostenibile di quella di oggi. In una società come quella immaginata dagli utenti del sondaggio di Ericsson, infatti, ci sposteremo sempre di più dal consumo di beni al consumo di servizi. Che saranno online e più sostenibili: viaggeremo di meno fisicamente e di più virtualmente, ci cureremo con la telemedicina, lavoreremo da casa.
Trend 10: la rivoluzione della quotidianità
Infine, ricapitolando quanto espresso dagli intervistati, si può dire che gli utenti dell'Internet di oggi si aspettano che l'Internet dei sensi potrà rivoluzionare la loro vita quotidiana. Oltre 4 utenti su 10 vorrebbero avere la possibilità di recarsi virtualmente a scuola o al lavoro, mentre sono fisicamente altrove, e il 45% si dichiara interessato a comprare in centri commerciali digitali nei quali può vedere, toccare e sentire i prodotti prima di comprarli. Tuttavia, la maggior parte degli intervistati che prevedono la totale fusione della realtà fisica con quella digitale è fortemente preoccupata di diventare schiava della tecnologia.