Immaginate di prendere il cartone del latte dal banco frigo e leggere sui quattro lati informazioni relative all'allevatore e le se mucche, sull'impianto dove è avvenuto il confezionamento e sull'intera filiera produttiva. E poi, da un momento all'altro, vedere cambiare le informazioni riportate sull'incarto: anziché i dati di produzione, una pubblicità relativa all'ultima offerta da urlo della catena nella quale si fa solitamente la spesa settimanale.
Uno scenario che, anche se apparentemente fantascientifico, potrebbe ben presto diventare reale. L'Internet of Things, i Big data, il cloud e le tecnologie basate sulle abitudini degli utenti stanno cambiando il mondo nel quale le aziende sono in grado di creare nuove opportunità di fare profitto e generare valore. E non fa eccezione il mercato degli incarti e imballaggi alimentari, che sta evolvendo per diventare sempre più intelligente, consapevole e interattivo. Si sta per entrare nell'era dell'Internet of packaging, cioè degli incarti alimentari interattivi, capaci di aggiornarsi scaricando informazioni dalla Rete.
Cosa sono gli imballaggi funzionali
Regolato in Europa dal regolamento comunitario 450/2009, il functional packaging resta una sorta di mosca bianca all'interno del mercato degli imballaggi, alimentari e non. Grazie agli sviluppi tecnologici registrati negli ultimi anni e agli investimenti dei big del settore, si prevede che nei prossimi anni il fatturato possa sfiorare gli 1,5 miliardi di dollari. Tre le differenti tipologie di imballaggio funzionale: active packaging; intelligent packaging e smart packaging.
- Imballaggi attivi. Sfruttando varie tecnologie, questi packaging interagistono con l'ambiente circostante rilasciando sostanze utili o assorbendo quelle indesiderate così da migliorare la qualità e la sicurezza dei prodotti e del cibo
- Imballaggi intelligenti. Questa tipologia di packaging fornisce indicazioni sullo stato di conservazione dei cibi che contiene e sulla qualità del prodotto. Inoltre, sfrutta l'IoT, i big data e il cloud (oltre a sensori quali Bluetooth e NFC) per fornire informazioni o servizi aggiuntivi al consumatore
- Smart packaging. Differente rispetto all'imballaggio intelligente, lo smart packaging garantisce condizioni di uso, trasformazione e consumo dei prodotti innovative, così da favorire il consumatore. Questa tipologia di incarti, ad esempio, sono in grado di sviluppare calore per riscaldare il contenuto oppure valvole per espellere l'eccedenza di vapore a seguito di cottura
L'esempio Magic Add
Tra le prime startup a "esplorare" le potenzialità degli imballaggi intelligenti è la finlandese Magic Add. Sfruttando una collaborazione con il principale produttore di imballaggi del Paese del Nord Europa, la startup ha messo in commercio delle etichette intelligenti capaci di "collegare" l'imballaggio a contenuti digitali e multimediali in esclusiva per una catena di autogrill finlandesi.
I consumatori svedesi che hanno acquistato una bevanda calda presso uno dei punti vendita della catena ABC potevano accedere a contenuti in esclusiva: scansionando il codice QR presente sul packaging, potevano ottenere due mesi di abbonamento gratuito a un celebre servizio di streaming video del Paese nordico. In questo modo, sia la catena di autogrill sia il servizio streaming multimediale sono riusciti a entrare in contatto con nuove fette di utenza, altrimenti difficilmente raggiungibili.
Smart packaging e sicurezza del cibo
Lo smart packaging, l'IoT e il cloud, invece, giocano un ruolo fondamentale nel garantire la freschezza e la bontà del cibo inscatolato. Sfruttando sensori di varia natura e codici QR, infatti, sarà possibile diminuire sensibilmente lo spreco alimentare e la percentuale di cibo che si deteriora all'interno dei frigo, mentre i centri della grande distribuzione potranno monitorare, passo dopo passo, la qualità e la freschezza del cibo prima che questo approdi sugli scaffali dei punti vendita.
Questa soluzione potrebbe rivelarsi particolarmente utile per tutte quelle industrie impegnate nel settore della pesca. Sfruttando i Big data e dispostivi IoT non invasivi, si potrà monitorare la freschezza del pesce appena pescato nel corso del processo di lavorazione e distribuzione sul territorio. Gli utenti, invece, potranno conoscere il tempo passato dal momento della pesca, i trattamenti subiti e se si tratta di un prodotto surgelato o fresco.