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Infezioni virus, la classifica dei 10 siti più pericolosi

Dall'informazione hi-tech ai viaggi, ecco le categorie di siti Internet dove si hanno maggiori probabilità di beccare un malware

Virus

Un nuovo malware scoperto ogni quattro secondi, per un totale di oltre 4 milioni di nuovi malware nell'arco di sei mesi. Gli adware la categoria più diffusa, mentre i portali legati alla tecnologia e alle telecomunicazioni sono i più pericolosi. Questi, in breve, i dati che emergono dal Malware Report II semestre 2014, lo studio realizzato dal gigante della sicurezza informatica G-Data per rilevare e analizzare le nuove minacce che nascono sul web.

Il quadro generale

 

I numeri

 

Se nel primo semestre 2014 G-Data ha registrato 1 milioni 850mila nuovi malware, nella seconda parte dell'anno si è assistito a una vera e propria pandemia informatica. Da luglio a dicembre 2014 sono comparsi nel web quasi 4,2 milioni di nuovi virus, worm e adware per un totale di quasi 6 milioni di nuove potenziali infezioni nel 2014 (5 milioni e 998 mila per essere precisi). L'incremento rispetto al 2013, quando il conteggio si è fermato a circa 3,3 milioni di nuove minacce informatiche) è stato del 77%.

Le categorie di malware in ascesa

I trojan horse restano la categoria di malware più comune, con oltre 1 milione di nuove minacce registrate nell'arco dei 12 mesi del 2014. I nuovi adware, secondi in questa speciale graduatoria, sono addirittura quintuplicati passando dal 14% del totale delle nuove infezioni del 2013 al 31,4% delle infezioni del 2014. Crescono in maniera esponenziale anche i rootkit, ma la loro pericolosità resta circoscritta: pur facendo registrare un incremento di 18 volte rispetto al primo semestre 2014, i rootkit rappresentano appena lo 0,45% di tutte le minacce registrate nel corso dell'anno. Di gran lunga superiore la pericolosità (e la diffusione) degli spyware: nella seconda metà del 2014 sono comparse più di 100mila nuove versioni di  software spia pronte a essere installate sui computer degli utenti di tutto il mondo.

 

Categorie malware più diffuse

 

In aumento il numero di computer infetti da malware legati alle botnet: se nel 2013 rappresentavano il 31% del totale dei computer infetti, tra gennaio e dicembre 2014 la percentuale è aumentata sino a toccare il 40% del totale.

Le categorie di portali web più pericolose

Dal report realizzato dai tedeschi di G-Data è possibile estrapolare anche le dieci categorie di siti Internet più pericolosi.

 

Categorie web più diffuse

 

In testa, come sempre, si trovano i portali web di tecnologia e telecomunicazioni, dai quali si originano quasi il 20% di tutte le infezioni. I portali legati al commercio, invece, hanno infettato il 12,1% dei computer. Chiude questo (poco onorevole) podio la categoria dei siti di salute, responsabile del 10,2% delle infezioni registrate nel 2012. Nelle zone basse della graduatoria troviamo i siti di gaming e i siti di scommesse, appaiati al nono posto al 3,3%. Di particolare interesse il dato fatto registrare dai portali di gioco d'azzardo: nel primo semestre 2014 rappresentavano l'origine del 24,3% delle infezioni, mentre nella seconda parte dell'anno le minacce virali sono inaspettatamente crollate. Dalla quarta all'ottava posizione, con percentuali che variano tra il 9,7% e il 4,2% troviamo blog, portali pornografici, siti di educazione, portali di e-commerce e siti di viaggio.

L'origine delle infezioni

 

Origine delle infezioni

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Andando ad analizzare il traffico IP si scopre che la gran parte dei server "untori" - ovvero responsabili della diffusione delle varie infezioni informatiche – è localizzata negli Stati Uniti. Da qui traggono origine circa il 45% delle nuove infezioni registrate nel 2014, mentre il 10% in Francia (secondo Paese per numero di nuove minacce informatiche). Il podio è chiuso dalla Cina, dalla dove traggono origine il 6,1% degli attacchi registrati nel report G-Data. Nella top ten troviamo anche Spagna, Germania, Austria, Olanda, Italia, Russia e Romania.

Colpo d'occhio

Per avere informazioni aggiornate quotidianamente, invece, si può far riferimento a Global Security Map, portale realizzato dalla software house CyberDefcon. Navigando all'interno della mappa sarà possibile consocere la distribuzione globale del cybercrime nazione per nazione. La scala colorata aiuta a capire quali siano le nazioni con il più alto indice di criminalità (dal verde al rosso, con il rosso a rappresentare quelle più pericolose), mentre cliccando su ogni singolo Paese si potrà conoscere nel dettaglio la tipologia di attacco (e i numeri di attacchi per ogni tipologia) messi in atto da indirizzi IP riconducibili alle varie nazioni. I risultati, infine, possono essere filtrati in base alle categorie di malware e cyberattacchi: spam, botnet, phishing e così via.

 

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A cura di Cultur-e
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