Mamma, papà e Alexa (o Google). Ben presto saranno queste le prime tre parole che i bambini impareranno a dire fin dalla più tenera età. Con l'arrivo anche in Italia del Google Home e degli Amazon Echo, gli assistenti vocali saranno sempre più diffusi nelle abitazioni degli italiani. Già adesso molti bambini stanno imparando pian piano a dialogare con questa strana figura che non si vede ma parla. La generazione che sta nascendo in questi anni è la prima che sperimenterà gli effetti degli assistenti vocali nella crescita dei bambini. E non è facile fare una previsione su quali saranno gli effetti.
In questi anni sono state portate avanti ricerche per vedere come la crescita dei bambini è influenzata dagli assistenti vocali. Ma per avere i primi risultati e vedere se ci sono degli effetti bisogna ancora aspettare un po'. Le ricerche, oltre a studiare come la crescita dei bambini è influenzata dagli assistenti vocali, stanno analizzando se ci sono pericoli sulla sicurezza dei più piccoli. Alexa e Google Assistente sono in grado di tracciare un profilo del bambino attraverso le sue ricerche? I dati raccolti tramite le ricerche vocali dove vengono salvati? E come li utilizzano le aziende? Interrogativi a cui è difficile dare una risposta, ma che stanno trovando terreno fertile anche in politica.
Negli Stati Uniti alcuni senatori sono intervenuti per bloccare l'uscita sul mercato di Aristotle, un assistente vocale per bambini realizzato da Mattel. L'arrivo sul mercato era previsto tra la fine del 2017 e l'inizio del 2018, ma a ottobre del 2017 Mattel ha comunicato che Aristotle non rientrava più nei suoi piani di sviluppo. I senatori avevano posto all'azienda alcune domande sulla privacy del bambino a cui non hanno mai avuto risposta.
Assistenti vocali a misura di bambino
Come crescere un bambino al tempo degli assistenti vocali. Una problematica che molti genitori stanno affrontando o dovranno affrontare in futuro. Alexa e Google Assistente potranno aiutare i bambini nella loro crescita? Oppure li renderà ancora più soli? Amazon e Google hanno cercato di dare una risposta a questa domanda sviluppando delle funzionalità pensate appositamente per i bambini.
In Google Home i genitori potranno attivare la funzionalità "Pretty Please": l'assistente vocale risponderà alle richieste dei bambini solamente se verranno poste in modo gentile. L'utilizzo della parola "per favore" sarà obbligatorio. Lo stesso ha fatto Amazon per gli Echo: la funzione è chiamata "Magic World" e obbliga i bambini a essere gentili quando chiedono qualcosa ad Alexa.
Amazon Echo Dot Kids Edition e Freetime
Se l'azienda Mattel ha abbandonato l'idea di lanciare un assistente vocale per bambini, Amazon ha lanciato direttamente sul mercato Echo Dot Kids Edition. Si tratta di un assistente per la casa che oltre ad avere la funzionalità "Magic Word", ha anche un parental control basato sul sistema FreeTime. Il parental control inibisce l'utilizzo dell'assistente durante le ore di riposo del bambino, disabilita l'acquisto automatico su Amazon e blocca le canzoni con contenuti espliciti. Amazon Echo Dot Kids Edition ha anche un sistema di riconoscimento della voce capace di attivare Alexa anche se il bambino sbaglia a pronunciarla.
Come successo con Aristotle, anche in questo caso i senatori statunitensi hanno inviato una serie di domande ad Amazon per cercare di boicottare l'uscita dell'assistente vocale. L'azienda di Bezos, però, aveva già pronte le risposte e ha specificato che il dispositivo è stato realizzato insieme ad alcune associazioni di genitori, come la "Family Online Safety Institute" che ha l'obiettivo di rendere il mondo più sicuro per bambini e genitori. Il CEO dell'azienda ha pubblicato una ricerca in cui si dice che i genitori si sentono sicuri se i propri figli utilizzano uno smart speaker come l'Echo Dot di Amazon.
L'importanza della noia
Jenny Radesky, specializzato nello sviluppo comportamentale dei bambini, suggerisce che gli assistenti vocali potrebbero soffocare la crescita dei bambini. Il pediatra si sofferma soprattutto su un punto: l'importanza della noia nella vita di un adolescente. Noia che Alexa combatte rispondendo a tutti i desideri dei bambini. Ma come visto in precedenza, non tutti sono concordi sul fatto che gli assistenti vocali siano un pericolo per i bambini. Cynthia Breazeal, ricercatrice del MIT, ha studiato come i giovani interagiscono con i vari assistenti vocali e ha notato che questi dispositivi aiutano i bambini a scandire meglio le parole.
Il dibattito è aperto e difficilmente si arriverà a una soluzione in tempi brevi. Gli assistenti vocali sono sicuramente una risorsa per la crescita dei bambini, ma bisognerà essere sicuri che la loro privacy sia al sicuro.
24 gennaio 2019