In loro Sony ha intravisto l'ultima ancora di salvataggio per la console portatile PlayStation Vita. Il loro Murasaki Baby è stato presentato in pompa magna nel corso dell'ultimo GamesCom di Colonia ed è stato premiato come miglior gioco indie dell'anno. Una bella soddisfazione per una software house nata poco meno di un anno fa in una nazione che, negli ultimi anni, non è di certo balzata agli onori delle cronache come Patria dell'innovazione e della sperimentazione.
La scelta di Massimo Guarini, uno che di videogames se ne intende, è stata parecchio in controtendenza. Lui, che a 38 anni ha già girato mezzo mondo collaborando alla realizzazione di alcuni tra i più importanti videogames degli ultimi anni, ha deciso di prendere armi e bagagli e tornare a casa. Lo scorso anno ha dato vita ad Ovosonico, una piccola software house che racchiude, probabilmente, quanto di meglio abbia da offrire il panorama videoludico italiano.
Villasonico
L'avventura, piuttosto anticonformista, di Ovosonico si svolge nella splendida cornice di Villa Ovosonico, villa ottocentesca adagiata a pochi metri dal Lago di Varese e immersa in un parco naturale di 5.000 metri quadrati. Un luogo idilliaco e fatato, più adatto ad ospitare il set di un film che una start-up che sviluppa videogames. E invece non è così: Villa Ovosonico è l'ambiente ideale per il team di sviluppo guidato da Massimo Guarini. Una squadra composta da 11 persone (Guarini incluso) capace di affermarsi su uno dei palcoscenici più competitivi al mondo in poco più di 12 mesi.
Merito, evidentemente, anche della villa. Lo spazio di lavoro è composto da un unico, immenso, stanzone, dove si lavora gomito a gomito e si condividono sfide, progetti, speranze. Ma, in caso di “crisi mistica”, ci si può avventurare in uno dei tanti sentieri sterrati che si inerpicano all'interno del parco. Oppure ci si gioca l'ultima carta e ci si siede nel “pensatoio”, una piccola costruzione semicircolare posta al centro della tenuta, dove ritrovare serenità e tranquillità immersi nel verde delle pre-Alpi varesine.
La chicca, però, è rappresentato dallo studio di registrazione presente all'interno di Villa Ovosonico. Un luogo dove creare da sé le colonne sonore per i giochi in fase di realizzazione e quelli ancora da mettere in cantiere. E, magari, per sbizzarrirsi in un assolo di ukulele tra una riga di codice e l'altra.
Per creare l'atmosfera giusta, le pareti degli studios sono tappezzate con poster di vecchi videogames, da Monkey Island a Zak McKraken. Anche in questo Ovosonico si distingue dalla realtà italiana: Guarini, forte della sua esperienza professionale attorno al mondo, ha preferito adottare uno stile internazionale con l'obiettivo – e la speranza – che la produttività e la creatività ne potessero giovare.
Le teste d'uovo
Scelta più che apprezzata dalle Eggheads (letteralmente teste d'uovo), ovvero del team di sviluppatori e grafici che compone la famiglia di Ovosonico. Per questa sua avventura, Guarini ha voluto radunare attorno a sé quanto di meglio il mercato informatico italiano avesse da offrire. Un mix vincente di giovani di belle speranze e stelle del firmamento informatico mondiale, capaci di realizzare uno dei titoli più attesi del 2014 (Murasaki Baby, per l'appunto).
Lo stesso Guarini è un top player del settore videoludico mondiale: è stato a capo del progetto di sviluppo di Naruto: Rise of a ninja per conto di Ubisoft Montreal e ha collaborato con Suda “No More Heroes” 51, Shinji “Resident Evil” Mikami e Akira “Silent Hill” Yamaoka nella realizzazione di Shadows of the Damned (sviluppato da Grasshoper Manufacture e distribuito da Electronic Arts). Al suo fianco, tra gli altri, troviamo Gianni Ricciardi, compositore di molte colonne sonore per Ubisoft, Namco e Capcom; Max Pagani, capace di sviluppare il suo promo videogames ad appena 15 anni; e Luisa Mari che, dopo aver curato le relazioni esterne per SEGA Europe ha deciso di fare ritorno a casa attirata dalla bontà del progetto di Massimo Guarini.
Ma fanno parte del team anche il giovanissimo Roberto Orfanelli, che si occupa dell'animazione digitale; Paride Bertolin, character designer, e molti altri ancora.
Il futuro
Al momento, le eggheads sono ancora totalmente assorbite dallo sviluppo di Murasaki Baby. Prima del lancio (previsto per la prima metà del 2014), ci sono da limare gli ultimi dettagli e risolvere quei pochi bug restanti. Poi si potrà vedere se la scommessa di Sony – che ha prodotto il videogame – verrà ripagata o meno. L'accoglienza che il pubblico di Colonia ha riservato al titolo fa però pensare che la scommessa è stata già vinta.
Il futuro, quindi, resta ancora avvolto un po' nell'incertezza. Se il titolo dovesse ricevere, oltre che le acclamazioni della critica del settore, anche l'approvazione degli utenti (la più importante, in questo settore), non è da escludere che la fortunata collaborazione tra Ovosonico e Sony continui. L'importante, come ripete spesso Massimo Guarini, è non essere troppo referenziali e raccontare, in modo leggero e magari anche divertente, tematiche legate agli avvenimenti di tutti i giorni.
16 ottobre 2013