È un'attività noiosa e spesso costosa, ma è fondamentale per mettere al sicuro i propri dati, i propri ricordi e il proprio lavoro: siamo parlando dell'amato-odiato backup. In pochi, veramente pochi, lo fanno regolarmente perché credono che non sia una cosa semplice, o perché sono convinti che i dati che hanno immagazzinato nel tempo sul proprio computer non siano poi di così alto valore.
Quando ci servono e non ci sono più, però, son dolori. Ecco, allora, che un backup salva la vita (o quanto meno la semplifica). Ma qual è il modo migliore per fare un backup? È meglio salvare i dati su un hard disk esterno oppure su un servizio di archiviazione su Internet? E, in questo secondo caso, è meglio un servizio cloud?
Backup su hard disk esterno: pro e contro
Per molto tempo è stato il backup per eccellenza per gli utenti privati, con una quantità di dati non eccessiva da archiviare. Era più caro di una soluzione basata su nastri magnetici o dischi ottici, ma la velocità nella scrittura e lettura dei dati era nettamente maggiore. L'hard disk esterno, poi, poteva contenere grandi quantità di dati restando comunque facile da trasportare. Tutti questi pregi sono ancora oggi validi, tanto che l'hard disk esterno è ancora oggi un'opzione da tenere in considerazione per fare un backup. Tra l'altro sia Microsoft Windows che Apple MacOS hanno dei tool integrati per fare il backup dei propri dati, quindi non si deve nemmeno usare per forza un software di terze parti. I contro di questa soluzione è che se l'hard disk si rompe, viene perso o rubato tutti i nostri dati spariscono nel nulla.
Backup su Internet: pro e contro
Ci sono diversi servizi basati su Internet per fare e gestire i backup. Di solito basta scaricare un'app, selezionare le cartelle da inserire nel backup e lasciare che il software faccia tutto il resto inviando i dati ai server dell'azienda che gestisce il servizio. Con soluzioni come Backblaze, ad esempio, è possibile avere tutte le funzioni classiche dei backup tradizionali su supporto esterno, come la possibilità di accedere a versioni precedenti dei file e di ripristinarle se è necessario. I contro di servizi del genere è che bisogna pagare un abbonamento mensile per lasciare i propri dati archiviati da qualche parte nel mondo e la lentezza nel fare il backup iniziale (caricare online tanti GB di dati richiede tempo). Infine, è possibile che i server dell'azienda vengano violati dagli hacker e che i tuoi file vengano danneggiati, cancellati o semplicemente copiati a tua insaputa.
Backup su un servizio cloud
Tecnicamente non sarebbe un vero e proprio backup ma una semplice copia dei file, ma l'archiviazione dei propri dati in cloud è una soluzione sempre più scelta dagli utenti. Che oggi possono scegliere tra Dropbox, Google Drive, Microsoft OneDrive e molti altri servizi simili. Anche in questo caso bisogna pagare un tot al mese, perché lo spazio gratuito messo a disposizione di solito non basta per fare il backup di un disco rigido. Restano, infine, gli stessi rischi dei backup su Internet per quanto riguarda la sicurezza dei nostri dati ed eventuali attacchi hacker.
Backup dell'hard disk: quale scegliere
Come abbiamo visto, ogni soluzione di backup ha i suoi pro e i suoi contro e non c'è una soluzione migliore in assoluto, perché ognuno di noi ha priorità diverse. Una buona idea è usare almeno due soluzioni di backup contemporaneamente: tipicamente, una online e una offline. In questo modo si ottengono i pro di entrambi i mondi: se serve ripristinare un grosso file lo si può andare a cercare sul disco esterno, molto più veloce di qualunque servizio online, mentre se il disco esterno si rompe non abbiamo perso neanche un dato. Le combinazioni possibili tra i due metodi sono più di una. Ad esempio possiamo archiviare i file su Dropbox o un altro servizio cloud, per poi eseguire manualmente ma regolarmente dei backup su hard disk esterno. Oppure possiamo usare Backblaze per eseguire il backup online e, contemporaneamente, usare Cronologia file di Windows per fare un backup locale e offline.
Automatizzare il backup
Ma, come detto all'inizio di tutto questo ragionamento, fare il backup è una cosa noiosa. Per questo l'ultimo suggerimento che ti diamo è quello di automatizzare il più possibile la procedura, e poi dimenticartene. Backblaze e simili offrono diversi automatismi per effettuare da soli il backup ad orari o giorni preimpostati. Lo stesso vale per i backup su disco esterno. Il consiglio, quindi, è di investire un po' di tempo all'inizio per stabilire e settare una programmazione per i tuoi backup. Un giorno, forse, potresti benedire il quarto d'ora speso in questa programmazione.
1 gennaio 2020