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Il fenomeno ticket bot: i bagarini 2.0

Il caso dei Coldplay è solamente l'ultimo di una lunga serie: acquistare i biglietti attraverso i canali ufficiali è diventato sempre più difficili per colpa dei ticketbot

bagarini 2.0  ticketbot

Meno di un quarto d'ora. Novecento secondi. Tanto sono durati gli oltre centomila biglietti disponibili per le due date italiane del tour mondiale dei Coldplay che nel luglio del 2017 farà tappa allo stadio San Siro di Milano. Un caso sicuramente non isolato: negli ultimi anni in Italia (ma più in generale in tutto il Mondo) i ticket per i grandi concerti finiscono in un batter d'occhio. Secondo le associazioni dei consumatori la colpa è dei ticketbot, programmi informatici capaci di accedere alla vendita dei biglietti appena ne viene data l'opportunità e di acquistarne il più possibile, superando qualsiasi tipo di controllo. I ticketbot svolgono il lavoro sporco per conto delle aziende che rivendono i biglietti online sul cosiddetto secondary ticketing: tutto legale ma i biglietti subiscono rincari anche del 1000%.

I ticketbot sono oramai una pratica abusata nel mondo della ticketing: il caso Coldplay, per quanto emblematico, non sarà né il primo né l'ultimo. Infatti, gli appassionati della musica sono già in fibrillazione per il prossimo grande appuntamento, le tre date italiane del tour mondiale 2017 dei Depeche Mode che farà tappa a Milano, Roma e Bologna. Il timore è sempre lo stesso che i ticketbot entrino in funzione e si accaparrino la stragrande maggioranza dei biglietti. Per capire come funzionano, ecco una guida completa su che cosa sono i ticketbot.

Che cosa sono i ticketbot

 

tour mondiale coldpaly 2017

 

In gergo informatico, un bot è un programma automatizzato che accede alla rete Internet compiendo le stesse azioni degli esseri umani, ma con una particolarità: è molto più veloce. I bot sono utilizzati in tantissimi campi: negli ultimi mesi le aziende hanno lanciato dei servizi di chatbot (soprattutto su Facebook Messenger) per rispondere velocemente alle richieste dei clienti (Customer Relantionship Management). Altro campo che negli ultimi anni ha visto la crescita impetuosa nell'utilizzo dei bot è quello del ticketing, la vendita di biglietti per concerti, opere teatrali, partite di calcio e eventi internazionali.I ticket per i due concerti dei Coldplay a Milano per il tour mondiale 2017 sono stati venduti in poco meno di quindici minuti, centomila biglietti spariti in un batter d'occhio. Peggio era andata ai fan di Bruce Springsteen, i quarantamila biglietti della data italiana erano stati acquistati in due minuti. Di chi è la colpa? Dei ticketbot, programmi automatizzati che riescono ad accedere ai canali ufficiali che vendono i biglietti appena ne viene data l'opportunità. Sviluppare un ticketbot, per gli esperti in informatica, è un vero e proprio gioco da ragazzi: è possibile acquistarne "i servizi" su Internet a un costo che varia tra i 500 e i 1000 euro. Molto probabilmente i bot sono utilizzati da persone che poi rivendono i biglietti dei concerti sul cosiddetto mercato secondario: infatti, dal 2006, dopo una sentenza della Cassazione, è possibile cedere il proprio ticket ad altre persone, l'importante è che la provenienza non sia illecita.

Come funziona un ticketbot

 

depeche mode 2017

 

Di norma, quando si acquistano i biglietti per il tour mondiale di una grande band (come nel caso dei Coldplay), il sito che gestisce la vendita non permette al singolo utente di acquistare più di 4 o 6 biglietti, a seconda del caso. I ticketbot riescono ad aggirare questo divieto e riescono in poco tempo ad accaparrarsi una gran quantità di biglietti, che poi vengono messi in vendita sul mercato secondary ticketing. Il funzionamento dei ticketbot è molto semplice: impostando l'orario di apertura dei botteghini, il programma si attiverà immediatamente per acquistare il più alto numero possibile di biglietti, aggirando tutti i paletti fissati dal canale ufficiale. Solitamente i siti web obbligano l'utente a inserire una captcha (un codice alfanumerico che permette di riconoscere se una persona sia reale o meno) e controllano che l'IP, "l'indirizzo" da dove si sta acquistando, non sia sempre lo stesso. I ticketbot sono dei maestri a eludere questi controlli: bypassa la captcha e utilizza i server proxy per creare IP multipli. In questo modo il sito rivenditore non riesce a ricollegare l'acquisto di biglietti allo stesso utente e dà il via libera alla vendita, inoltre per non destare sospetti i ticketbot utilizzano anche carte di credito intestata a persone differenti.

Come contrastare il fenomeno dei ticketbot

Le associazioni dei consumatori oramai sono sul piede di guerra e stanno cercando in tutti i modi di contrastare il fenomeno dei ticketbot. Ma al momento la situazione è piuttosto ingarbugliata. Sul fronte legislativo, la pratica del secondary ticketing è assolutamente legale, nonostante i rincari sul costo del biglietto. E al momento, è quasi impossibile riconoscere un ticketbot durante il suo lavoro e bloccarne l'attività.

BlockChain per combattere i bagarini 2.0

Nella speranza di riuscire a bloccare il fenomeno del bagarinaggio online, la startup statunitense Lava ha sviluppato una piattaforma che utilizza il sistema BlockChain per frenare i rincari dei biglietti dei concerti e dei grandi eventi internazionali. BlockChain è un sistema creato per rendere più sicure le transazioni con i Bitcoin. Il funzionamento è molto semplice: BlockChain si basa su una rete distribuita che permette a ogni nodo del sistema di verificare le informazioni e di inviarle a quello successivo. In questo modo tutte le transazioni vengono registrate e tutti gli utenti registrati nel sistema sono obbligati a rispettare le regole.

Impiegando questo sistema all'interno del mondo del bagarinaggio online si riuscirebbe a mettere un freno al rincaro dei biglietti. L'idea della startup statunitense è di creare un network dove permettere l'acquisto dei biglietti e anche la rivendita ma senza possibilità di aumentare il prezzo. Grazie a BlockChain si avrebbe la sicurezza dell'autenticità dei biglietti, e nessun bagarino avrebbe modo di truffare gli utenti. Al momento il sistema è ancora in una fase di progettazione, sarà necessario aspettare ancora qualche mese per vederlo in funzione.

A cura di Cultur-e
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