Il mondo è in preda alla foto-mania. L’incredibile diffusione delle fotocamere digitali – non solo compattine, ma anche reflex – e la presenza di un sensore fotografico in ogni modello di smartphone, anche il più economico, ha praticamente trasformato in potenziale fotografo gran parte della popolazione mondiale. Abbiamo assistito, quindi, a una crescita esponenziale del numero degli appassionati alla fotografia. Assieme a questa passione è nata anche la necessità di condividere, globalmente se possibile, i nostri scatti. Per questo sulla Rete sono spuntati come funghi servizi di photosharing che permettono di condividere le nostre foto. Flickr, Instagram e Pinterest, ognuno con le sue peculiarità e i suoi tempi, tenta di rispondere a questa improvvisa necessità di condividere i propri capolavori fotografici.
Flickr, il più anziano tra i tre, è non a caso anche il più tradizionale e tradizionalista. Nasce nel febbraio 2004 su iniziativa di Ludicorp e appena un anno dopo viene acquistato da Yahoo!, che lo trasforma nel proprio portale fotografico ufficiale. E tale è rimasto da allora, facendo registrare numeri incredibili. A giugno 2011 Flickr contava 51 milioni di utenti registrati, 80 milioni di visitatori unici ogni giorno e oltre 6 miliardi di fotografie condivise. Il social fotografico per eccellenza deve questa sua immensa fama al fatto di essere una grande vetrina nella quale tutti possono (con alcune restrizioni) mettere in mostra i propri scatti migliori. Ognuno, insomma, può sentirsi un fotografo e mostrarlo al mondo intero in pochissimi click.
Instagram, invece, è andato a coprire quel buco creato dalla diffusione di smartphone dotati di fotocamere sempre migliori. Gli utenti cercavano un programma semplice e immediato che permettesse loro di condividere online gli scatti realizzati nel corso della loro giornata: quando, ad esempio, si trovavano in metro per andare a lavoro o mentre erano stesi sull’erba nel parco in un momento di relax. Instagram non solo ha permesso di fare tutto questo, ma ha anche trasformato ogni smartphone in una piccola camera oscura portatile, attraverso la quale è possibile modificare la propria foto in decine e decine di maniere differenti. Grazie alla lunga serie di filtri disponibili, le foto scattate dallo smartphone appariranno sempre differenti. E ciò ha contribuito a rendere Instagram un vero e proprio successo mondiale: i dati di maggio 2012 parlano di un nuovo utente e, 58 foto caricate ogni secondo e un miliardo di scatti già presenti nel database. E la recente acquisizione da parte di Facebook – per 751 milioni di dollari – fa intravedere grandissime possibilità di crescita.
Pinterest è l’ultimo nato del gruppo. E quello che mostra il trend di crescita più elevato. Addirittura più elevato del primo Facebook. Tra marzo e giugno 2012 è stato un vero e proprio fenomeno di costume, capace di abbattere record su record. Ora la sua corsa sembra essersi un po’ arrestata, ma la possibilità di iscriversi liberamente – finora ha funzionato a inviti – potrebbe dare nuova linfa alla crescita del social più innovativo dell’anno. Il “fattore rivoluzionario” di Pinterest sta nell’esser riuscito a trasformare un evergreen come la bacheca di legno in un fenomeno digitale e sociale. Su Pinterest, infatti, potrai appuntare tutti i tuoi interessi, le cose che attraggono la tua attenzione e quelle che ti piacciono. Foto comprese.
23 novembre 2012