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I segreti dei televisori Ultra HD

Risoluzione straordinaria, resa cromatica eccezionale ed effetti visivi mai visti. I televisori Ultra HD si preparano a invadere il mercato natalizio

Un televisore Ultra HD 4K di Sony

Malati di protagonismo. I televisori Ultra HD stanno monopolizzando l'attenzione delle testate giornalistiche che trattano di tecnologia e non solo. Ad inizio settembre, complice anche l'Ifa di Berlino, i televisori ad ultra alta definizione hanno fatto la loro comparsa sui maggiori siti informativi, attirando l'attenzione degli appassionati del mondo televisivo, sempre alla ricerca dell'ultima novità del settore.

 

Risoluzioni a confronto

 

LG, Samsung e Sony sono i tre produttori che maggiormente stanno puntando su questo nuovo standard televisivo, con modelli che vanno dai 44 pollici di diagonale sino ad arrivare ad 84 pollici di diagonale (2.13 metri). In Italia, invece, è Sky a puntare con convinzione sullo standard Ultra HD e sta già avviando le procedure per una trasmissione sperimentale in questo formato.

Risoluzione cristallina

Per capire meglio cosa siano i televisori a ultra alta definizione bisogna partire da due cifre: 3840x2160. Questa è la risoluzione minima per i pannelli televisivi Ultra HD di ultima generazione stabilita dalla CEA (Consumer Electronic Association), l'ente che vigila e stabilisce gli standard in ambito di elettronica di consumo.

Con i suoi 8 megapixel (8 milioni di pixel), un TV UltraHD (abbreviato a volte in UHDTV) copre la stessa estensione di 4 televisori Full HD, che hanno una risoluzione di “appena” 2 megapixel (1920x1080). Per questo capita spesso che i suffissi Ultra HD e 4K vengano utilizzati come sinonimi.

Quali contenuti

Al momento, però, i contenuti per questo standard televisivo latitano. In Italia, come già detto, Sky è in prima fila nel produrre contenuti UHD. Nel resto del mondo, invece, sono i produttori cinematografici statunitensi a “guidare la volata”. La “solita” Sony ha già realizzato un lettore Blu-ray dotato di uscita 4K, realizzando contemporaneamente alcuni titoli ad hoc da vendere in bundle. Sono da poco sbarcati sul mercato a Stelle e Strisce i cosiddetti Blu-ray Mastered for 4K: dei normali dischi con film in risoluzione Full HD realizzati a partire da contenuti in Ultra HD.

 

Televisore Ultra HD da 84 pollici di LG

 

Ciò porta due vantaggi: da un lato il film masterizzato sul disco Blu-ray mantiene interamente la gamma cromatica dei film UHD e sono realizzati con tecniche inverse a quelle del processore che fa lo scaling. In questo modo la qualità visiva sarà comunque superiore rispetto a quella dei normali Blu-ray.

Per il resto, sul mercato c'è ancora poco o nulla. Qualche trailer e breve filmati su YouTube, dei cortometraggi sperimentali realizzati per mostrare al mondo le magnificenze di questo nuovo formato video, fotografie e videogame.

HDMI 2.0

In concomitanza con la maggiore diffusione dei televisori Ultra HD, i produttori come Sony ed LG ne approfitteranno per lanciare sul mercato lo HDMI 2.0, nuovo standard in fatto di collegamenti tra televisori e periferiche di riproduzione.

La risoluzione da 3840x2160 dei televisori 4K è ancora gestibile con lo standard HDMI attuale (arrivato alla versione 1.4), ma il limite fisico di trasmissione dati per questo standard è stato ormai raggiunto. Grazie allo HDMI 2.0 sarà possibile gestire un flusso dati in Ultra Alta Definizione e in 3D (con una frequenza di aggiornamento dell'immagine di 60 Hz).

Sfortunatamente, questo passaggio di standard prevede un cambio nel controller hardware e non sarà quindi possibile effettuare un normale aggiornamento firmware come accaduto finora.

Gli standard di trasmissione

Per ottimizzare il processo di trasmissione dei contenuti, i programmi in Ultra High Definition utilizzeranno il codec video H.265, anche detto HEVC (High Efficency Video Coding). Si tratta di un aggiornamento dell'utilizzatissimo H.264 realizzato appositamente per gestire il grandissimo flusso dati generato da contenuti da 8 megapixel e oltre. Lo HEVC assicura infatti una maggiore efficienza rispetto al fratello maggiore nell'ordine del 35-40%, permette di migliorare la qualità video e raddoppiare il rapporto di compressione.

Nelle sue trasmissioni sperimentali, Sky utilizzerà questo codec per convertire il segnale da inviare via satellite ai suoi abbonati.

L'Ultra HD al di fuori dei televisori

Lo standard UHD ha ancora parecchie difficoltà a travalicare i confini televisivi. Sul versante delle videocamere digitali consumer in grado di registrare flussi dati con una risoluzione di almeno 3840x2160 pixel troviamo solamente la GoPro Black Edition, action camera di fascia alta.

 

GoPro Black Edition

 

Sul versante di smartphone e tablet, invece, assistiamo ad una sorta di paradosso. La Qualcomm, società leader nel campo dei processori mobile, ha già implementato un codificatore/decodificatore UHD nei suoi processori di fascia alta (gli Snapdragon 800), ma al momento ancora nessun produttore di dispositivi mobili ha mai sfruttato questa opportunità. Colpa, probabilmente, delle difficoltà di realizzare dei pannelli LCD da 5 pollici o poco più con una risoluzione così alta. Al momento il pannello Ultra HD più piccolo mai realizzato misura 9.6 pollici: si tratta del prototipo realizzato dalla Ortus Technology, ora alla ricerca di un partner che la aiuti a sviluppare e adattare questa tecnologia su tablet e smartphone.

 

29 settembre 2013

A cura di Cultur-e
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