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Il ruolo dei robot nell'agricoltura del futuro

La robotica fa passi da gigante ed è pronta a supportare l'attività dell'uomo nel settore agricolo. Ecco cosa ci riserva il futuro

robot agricoltura

Al posto delle mani bruciate dal sole hanno forti ganci capaci di arrivare anche nei punti più alti. Non scelgono il frutto da cogliere con gli occhi, ma hanno sensori e fotocamere all'avanguardia. Non si muovono grazie a gambe forti, ma si affidano ruote spesse capaci di affrontare anche i terreni più difficili. Sono forse questi i robot capaci di aiutare in futuro l'uomo nelle attività agricole?

Nell'era digitale, il settore dell'agricoltura non può certo rimanere indietro. Così, gradualmente si è rinnovato e ha introdotto strumenti sempre più raffinati per migliorare il risultato di semina e raccolto. Dai macchinari abbastanza semplici, si è passati ai droni. E nei prossimi anni saranno sempre di più i robot impiegati nell'agricoltura 4.0.

Grazie al progresso dell'ingegneria moderna, le macchine dotate di intelligenza artificiale un giorno raccoglieranno la frutta che l'uomo consumerà a cena o la verdura necessaria per preparare il minestrone. Questo compito, così facile per l'uomo, è in realtà molto difficile da insegnare ad un robot, perché richiede la conoscenza di movimenti netti e precisi. Tuttavia, riuscire a implementare queste capacità alle macchine sarebbe un grande risultato soprattutto in Europa ed Israele. Perché proprio in queste Nazioni? La risposta è più ovvia di quel che sembra.

L'importanza della robotica agricola nel Mondo Occidentale

In Occidente, e specificatamente in Europa e – in misura minore – Israele reperire lavoratori agricoli sta diventando un problema. Non ci sono persone disposte a fare questo tipo di mestiere, e il ricambio generazionale è spesso problematico. Oggi più che mai, le persone si concentrano nelle città, abbandonando le campagne, anche perché il lavoro agricolo è stagionale quindi non assicura una stabilità economica. Allo stesso tempo, i consumatori pretendono di avere sulla tavola tutte le bontà offerte dalla terra. Per tale motivo, il progresso della robotica agricola risulta fondamentale: supporterebbe l'uomo in diverse attività, in particolare in quelle legate alla semina e alla raccolta.

robot agricoltura 2.0

La necessità è confermata da Yael Edan, professore di robotica agraria, biologica e cognitiva presso l'Università Ben Gurion in Israele. Lui è tra i promotori della ABC Robotics Initiative e si sta sviluppando delle applicazioni che possano essere utili in agricoltura.

La robotica agricola: il ruolo nella semina

I ricercatori dell'Università israeliana, si stanno concentrando sulla possibilità di impiegare i robot nella semina, e non solo. Per esempio, stanno concependo dei droni capaci di impollinare i fiori al posto delle api. Il numero di questi insetti negli ultimi decenni è drasticamente diminuito, e occorre pensare a delle alternative per garantire la produzione di alimenti.

semina agricoltura robot

Accanto al progetto legato all'impollinazione, i ricercatori si stanno concentrando anche sullo sviluppo di irroratori di pesticidi intelligenti in grado di calcolare la quantità di sostanza utile per prevenire le malattie, in particolare quelle della vite. Il progetto è portato avanti anche da Ron Berenstein, ex ricercatore della BGU ora impegnato all'University di Berkeley in California. La sua ricerca tiene conto dei milioni di litri di pesticidi che vengono versati inutilmente nei campi agricoli di tutto il mondo. Spesso basterebbe infatti una piccola quantità di prodotto per ogni appezzamento di terreno. A tal fine, il suo team sta concependo un robot capace di cospargere di pesticida solo l'area in cui ce n'è bisogno, grazie all'analisi preventiva dei grappoli d'uva. L'obiettivo è ridurre la quantità di sostanze chimiche tossiche sulle viti, che potrebbero rovinare la qualità del vino. Questo tipo di macchinario si rivelerebbe importante anche per tutelare la salute degli agricoltori che così non verrebbero esposti all'inalazione di pesticidi.

La robotica impiegata nella fase di raccolta

raccolta robot agricoltura

I robot potranno essere impiegati anche nella raccolta. La maggior parte della frutta solitamente matura tra la primavera e l'estate. Naturalmente occorre raccoglierla subito, ma spesso la forza lavoro non riesce a tenere il ritmo. Così, i prodotti maturano e cadono dagli alberi. Si ritrovano spesso a marcire a terra, rilasciando i famigerati gas serra, dannosi per l'ambiente. Avere a disposizione un esercito di contadini robotici capace di gestire più raccolti contemporaneamente potrebbe fare la differenza. E questo è proprio l'obiettivo del professor Yael Edan. Non è certo favorevole alla completa sostituzione dell'uomo, ma il contributo della tecnologia potrebbe aiutare i lavoratori ad essere più efficaci e costanti. Per esempio, contrariamente alle persone, i robot possono lavorare tutto il giorno, inclusa la notte. Inoltre, con qualche accorgimento tecnico riescono a resistere a temperature estreme o climi impervi. Questo permetterebbe di portare sulle tavole dei consumatori, prodotti raccolti nel periodo giusto, ricchi di gusto e qualità organolettiche. Questo oggi spesso non succede perché molti frutti e ortaggi vengono raccolti prima del tempo, per evitare che si rovinino

Perché i robot non sostituiranno l'uomo

robot agricoltura

Lo sviluppo della robotica agricola è più complesso di ciò che sembra. Mentre si può concepire con facilità un macchinario intelligente da usare in una fabbrica di automobili o uno per assemblare un iPhone, entrare nel cervello di Madre Natura è impossibile. Spesso l'evoluzione dei prodotti è casuale, e occorre fare i conti con le previsioni meteo, i cambi climatici, le temperature variabili e non ultime le influenze umane. Inoltre, i terreni sono a cielo aperto: qui niente è prevedibile e occorre reagire velocemente in caso di improvvise complicazioni, come inondazioni e uragani. Non è possibile programmare la grandezza di una pinza per cogliere una mela, perché ogni frutto è diverso. Le dimensioni, i colori e le altre caratteristiche non sono duplicabili. E non è neanche possibile programmare dei robot capaci di cogliere peperoni in modo automatico, perché non si conosce il momento in cui l'ortaggio si svilupperà e raggiungerà la grandezza perfetta per la sua raccolta. Ecco perché è improbabile che i robot sostituiscano completamente l'uomo, con le sue esperienze, competenze, sensibilità e altre qualità imprescindibili. È più probabile invece che intelligenza umana e artificiale collaborino per garantire all'agricoltura un futuro radioso

A cura di Cultur-e
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