Di mitico gli anni '80 non hanno solamente le pubblicità dei primi gadget e dispositivi tecnologici di massa. Tutti coloro che hanno avuto la fortuna – o la sventura, dipende dai punti di vista – di vivere quel decennio, ricorderanno le interminabili serie di cartoni animati giapponesi che, per anni, hanno riempito interi pomeriggi, dettandone tempi e ritmi. Una generazione venuta su a pane e Holly e Benji (o Mila e Shiro, a seconda di quale fosse lo spot preferito), che si è commossa di fronte alle avventure di Heidi e di Anna dai capelli rossi, che ha imparato qualcosa sulla Rivoluzione Francese grazie a Lady Oscar e conosciuto l'Olimpo greco grazie a Pollon.
E Stefano Piffer è figlio autentico di questa generazione. Nato nel luglio 1974, ha vissuto in pieno la rivoluzione della TV privata generalista e trascorso molti dei suoi pomeriggi da pre-adolescente incollato al televisore guardando i varie anime (i cartoni animati realizzati in Giappone) in arrivo dalla terra del Sol Levante. Tanto da averne una sorta di venerazione.
Chi è Stefano Piffer
Nato nel luglio 1974 a Trento – dove risiede tutt'ora – Stefano Piffer ottiene una laurea in Lettere classiche e comincia a lavorare per alcune radio e alcune testate locali. Da qualche tempo il nome di Piffer è cominciato a diventare noto a livello nazionale grazie al canale YouTube che ha voluto dedicare a quella che era e resta la sua più grande passione: i cartoni animati degli anni '80. Piffer affronta il tema con uno spirito e un punto di vista molto particolare: i suoi video, nei quali racconta vita, morte e miracoli dei protagonisti del cartone animato e offre una succinta trama della storia, non superano mai i quattro minuti di lunghezza. Georgie? Il giornalista la racconta in 244 secondi, contro i 1152 minuti di durata totale dell'intera serie televisiva (45 episodi da 25 minuti ognuno).
Holly e Benji viene raccontato in 247 secondi, mentre nella realtà dura 128 episodi, ai quali andrebbero aggiunti i 13 episodi di “Holly e Benji: sfida al mondo”, i 46 episodi di “Che campioni Holly e Benji” e i 52 episodi di “Holly e Benji Forever”, per un totale di 249 episodi da 25 minuti ognuno. Insomma, una vera e propria epopea più simile a un racconto epico dell'antica Grecia che a un cartone animato.
Lo stesso modello è ripetuto per la gran parte degli altri cartoni animati che hanno popolato i palinsesti televisivi degli anni '80: “L'uomo tigre”, “Hello Spank”, “Anna dai capelli Rossi”, “Sui monti con Annette” e così via.
Successo immediato
I video sui cartoni animati iniziano quasi come passatempo e come un esperimento. Il primo della serie è Mila e Shiro, che richiede a Stefano Piffer un intero pomeriggio di lavoro: una decina di minuti per scrivere il testo e qualche ora nella selezione e nel montaggio delle immagini. Il successo, però, ripaga ampiamente della fatica, con decine di migliaia di visualizzazioni in poche ore.
Il giornalista trentino decide quindi di produrre più video – il secondo racconta le gesta mitiche di Pollon, la figlia del dio Apollo – e di raccoglierli tutti in un unico canale di YouTube. Aperto lo scorso 13 giugno, oggi conta 27 videoclip, 8.200 iscritti e 1 milione e 200mila visualizzazioni circa. Tra i video più celebri, oltre a Mila e Shiro, troviamo “Kiss me Licia”, “Lady Oscar” e “Georgie”, tutti ben oltre le 100mila visualizzazioni.
13 ottobre 2014