Nonostante l'utilizzo sempre più diffuso e la consapevolezza sui pericoli del web i bambini e ragazzi italiani non sono sufficientemente controllati dai genitori. Lo afferma il Rapporto Italia 2013 dell'Eurispes, presentato oggi a Roma, secondo cui solo una netta minoranza conosce le password dei figli e controlla le loro attività sul web.
Solo un terzo dei genitori conosce le password dei propri figli in Rete (34,8%), un quarto (24,5%) può accedere alla loro posta elettronica e il 21,9% al profilo Facebook. Quanto al cellulare, un genitore su tre conosce il codice pin mentre il 15% sa sempre dove sono grazie ad un'app presente nel cellulare.
Circa un bambino su cinque si è accorto che i genitori hanno spiato le loro mail, chat o sms. I controlli, spiega il rapporto, crescono quando i figli diventano adolescenti, pur restando ben al di sotto della metà del campione: ''A ben il 46,8% degli adolescenti è capitato di accorgersi che i genitori erano alle loro spalle mentre utilizzava il pc - si legge - il 31,8% si è accorto che avevano letto i messaggi sul loro telefono, il 25,2% che avevano ascoltato le loro telefonate. Altri si sono accorti che i genitori erano entrati nel loro profilo Facebook/Twitter (19,6%), avevano letto le loro chat (15,4%), avevano letto la loro posta elettronica (15,3%)''.
31 gennaio 2013