Gran parte dei social network, e Facebook in particolare, si basa sulla teoria sociale dei Sei gradi di separazione. Secondo questa teoria, uno degli oltre 7 miliardi di abitanti della Terra preso a caso può essere collegato ad un altro dei 7 miliardi di abitanti attraverso una catena di conoscenze con non più di cinque intermediari. Per capirsi, se qualcuno dei lettori dell'articolo volesse mettersi in contatto con il Presidente degli Stati Uniti d'America Barack Obama, dovrebbe passare solamente per altre cinque persone (gli intermediari).
Presupposto di base dei social network basati su questa teoria: la volontà di volersi conoscere e stringere amicizie anche con persone perfettamente sconosciute. Ma se non si volesse farlo? Se si sentisse, invece, il bisogno di esprimere il proprio disappunto, odio nei confronti del resto del genere umano attraverso i social network, cosa fare? Optare, naturalmente, per gli anti-social network o i social network per chi odia. Come Hell is other People o Enemy book.
Hell is other people
Le altre persone sono l'inferno. Un nome piuttosto evocativo per un anti-social network. Anzi, per l'anti-social network per eccellenza. Se si è stanchi di incontrare amici per strada e doversi intrattenere controvaglia a chiacchierare e scambiarsi convenevoli solo per buona educazione la soluzione è Hell is other people.
Per utilizzarlo, però, è necessario avere un account Foursquare. Per collegarsi, infatti, si utilizzeranno le credenziali del social network di geolocalizzazione e se ne utilizzeranno i dati per restare il più lontani possibile da tutti gli amici. Hell is other people - disponibile sia in versione web che in versione app per smartphone e tablet - sfrutta i dati di geolocalizzazione dei nostri contatti Foursquare per realizzare una mappa con la posizione di tutte le persone che hanno effettuato un check-in nelle ultime ore. In questo modo si saprà come muoversi per evitare di fare incontri inattesi, ma soprattutto indesiderati.
Path
Questo social network si rifà ad un'altra teoria sociale, leggermente differente rispetto a quella dei sei gradi di separazione. In questo caso è in gioco il cosiddetto Numero di Dunbar, che prende il nome dal primatologo neozelandese Robin Dunbar. Questo numero, ricavato dallo studio delle interazioni sociali dei babbuini e altre specie di primati, indica il numero massimo di amicizie che una singola persona è in grado di mantenere. Secondo Dunbar, un uomo non può avere più di 150 amicizie.
E Path permette di avere un massimo di 150 contatti, con i quali scambiare messaggi e informazioni. Non si tratta di un vero e proprio anti-social network, ma di un social che evita le scocciature dettate dal doversi rapportare con persone mai conosciute prima.
Hatebook
Se Facebook è il libro degli amici, Hatebook è il libro dei nemici. Dopo essersi iscritti, si possono raccontare segreti e bugie di persone poco simpatiche, pubblicarne foto e video imbarazzanti. Naturalmente, Hatebook può essere utilizzato anche “al contrario”, carpendo informazioni scabrose sui propri nemici e utilizzarle a proprio favore nel momento del bisogno.
Enemy Book
Chi non ha mai avuto una lista dei propri nemici personali da tenere sempre e comunque aggiornata? Ora arriva anche la versione digitale con Enemy Book. Rifacendosi ad una celebre frase del Padrino II (Tieni vicini gli amici, ma ancor di più i nemici) e facendo il verso a Facebook, questa app permette di creare una lista di nemici sullo stile delle liste amici del social di Mark Zuckerberg, dettagliando per filo e per segno i motivi dell'odio viscerale che si prova nei confronti di ogni persona.
Utilissimo, insomma, si ha una lunga schiera di nemici e si vuole ricordare perché li si odia.
Hater
Dulcis in fundo, l'app per sistemi iOS che porta l'odio anche nel nome. Hater è il contraltare digitale dei Mi piace di facebookiana memoria. Il pulsante Non mi piace più volte invocato dal miliardo e oltre di utenti del social network per eccellenza introdotto da una piccola start-up completamente slegata dal mondo Facebook.
Con Hater potrai far conoscere al mondo e alle persone a cui più tieni le cose che proprio non sopporti o mal digerisci. Politici, atteggiamenti, personaggi pubblici, canzoni, film, libri: tutto ciò che odi verrà marchiato per sempre con il simbolo della tua disapprovazione pubblica.
26 agosto 2013