Gli hacker sono stati hackerati. È una storia che ha dell'assurdo quella capitata all'israeliana Cellebrite. La società, tra le più note al mondo per l'estrazione di dati da smartphone, aveva sbloccato l'iPhone del killer della strage di San Bernardino.
Ora, a missione compiuta, Cellebrite sarebbe stata vittima di un attacco informatico che gli avrebbe fatto perdere circa 900 GB di dati relativi alle sue attività.
"Cellebrite è popolare tra le agenzie federali e le forze di polizia statunitensi, ma secondo i dati hackerati, verosimilmente lo è anche tra regimi autoritari come Russia, Emirati Arabi Uniti e Turchia", ha scritto sul proprio portale il sito di informazione Motherboard, che spiega anche di aver ricevuto l'ingente mole di dati da un hacker.
E quella che poteva essere solo un'indiscrezione pare essere stata confermata dalla stessa Cellebrite: "Abbiamo recentemente subito un accesso non autorizzato a un nostro web server esterno". Ora, come si legge sul suo sito, l'azienda sta "conducendo un'indagine per determinare l'entità della violazione. Al momento non siamo a conoscenza di alcun aumento di rischi per i nostri clienti".
13 gennaio 2017