Il digitale terrestre (chiamato anche DTT) rappresenta l’evoluzione diretta della vecchia idea di televisione, andando di fatto a rivoluzionare il modo in cui le persone guardano i propri programmi televisivi preferiti che sono disponibili con una qualità delle immagini e del suono nettamente superiore rispetto al vecchio sistema analogico.
Questo, da un lato, permette alle varie emittenti di garantire un servizio più efficiente e più moderno e, dall’altro, consente agli utenti di sfruttare al massimo le potenzialità delle loro smart TV.
Insomma, il DTT è una tecnologia che realmente ha rivoluzionato il “semplice” guardare la televisione, proiettandolo direttamente nel futuro e andando a soddisfare le esigenze di milioni di spettatori in tutto il mondo. Scopriamo di più di questo sistema e di come si evolverà nei prossimi anni.
Cos'è il digitale terrestre e come funziona
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Il digitale terrestre è l’innovativo sistema di trasmissione televisiva che sfrutta la tecnologia digitale per trasmettere segnali televisivi utilizzando frequenze radio.
Questa tecnologia negli ultimi anni ha preso il posto di quella analogica, offrendo ai telespettatori innumerevoli vantaggi in termini di qualità dell'immagine e del suono, oltre che una maggiore efficienza nell'utilizzo dello spettro di frequenze.
Il funzionamento del digitale terrestre è basato sulla codifica dei segnali televisivi che, in poche parole, consiste nel comprimere i pacchetti di dati, permettendo la trasmissione di più canali televisivi all'interno della stessa larghezza di banda, cosa che prima non era possibile visto che tale banda era occupata completamente da un singolo canale.
Il digitale terrestre ha sostituito completamente la vecchia tv analogica, con innumerevoli benefici sia per gli utenti che per le emittenti
I segnali digitali vengono, poi, modulati e trasmessi tramite le classiche antenne presenti in ogni abitazione.
Una volta che l’antenna riceve il segnale il decoder (che può essere integrato nel televisore o esterno) lo demodula e lo decodifica, ricostruendo il flusso di dati originale e consentire la visualizzazione del contenuto sulla TV.
Come vedremo più avanti, il digitale consente anche la trasmissione di servizi interattivi e contenuti multimediali, come i sottotitoli e l’audio in diverse lingue, ad esempio.
Queste operazioni possono sembrare estremamente complesse (e in realtà lo sono) ma avvengono di continuo all’interno dei televisori di casa e senza che l’utente se ne accorga, continuando dunque a guardare i propri canali tv preferiti come se niente fosse.
Per approfondimenti:
- Cos’è e come funziona il DVB-I, nuova tecnologia per il digitale terrestre
- Digitale terrestre DVB-T2, cosa cambia e cosa dovremmo fare
Storia e evoluzione di questa tecnologia
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La prima volta che gli utenti hanno sentito il termine Digitale Terrestre era la seconda metà degli anni ’90 quando, almeno in Europa, questa tecnologia stava prendendo sempre più piede, complici anche i corposi investimenti di molti paesi, tra cui il Regno Unito, che hanno intuito sin da subito le potenzialità di questo innovativo sistema di trasmissione digitale rispetto al vecchio analogico.
Per quanto riguarda il nostro paese, invece, i primi esperimenti al riguardo sono iniziati nel 1997, quando è nato ufficialmente lo standard DVB-T che rappresenta, appunto, lo standard europeo per la televisione digitale terrestre.
Sin dal 1998, comunque, il nostro paese ha cercato di “sperimentare” con questa tecnologia, iniziando a trasmettere in digitale ma solo in alcune città.
Per avere un vero avvio della transizione dall’analogico al digitale bisogna arrivare ai primi anni 2000, quando viene definita, anzitutto, una roadmap per il passaggio al digitale terrestre in Italia (2005) e poi con la nascita di Tivù, la piattaforma unica per il digitale.
La storia del DTT è piuttosto recente ma nel giro di pochissimi anni ha ridefinito completamente la vecchia idea di televisione, proiettandola direttamente al futuro
Dal 2008, in tutto il paese è iniziato il cosiddetto switch-off dell’analogico, andato avanti per diversi anni, che ha portato al graduale spegnimento delle vecchie frequenze e il passaggio obbligato al digitale.
Dopo qualche anno, precisamente nel 2012, il passaggio è stato completato e tutto il Paese ha iniziato a usare ufficialmente il nuovo tipo di trasmissioni che, chiaramente, continua ad evolvere e migliorare costantemente, con l’introduzione continua di sistemi sempre più innovativi ed efficienti.
L’altro punto di svolta arriva nel 2020 con l'inizio dei primi esperimenti con il nuovo standard DVB-I, che nasce con l’obiettivo di integrare la televisione digitale terrestre con le reti internet per un servizio ancora più completo e sempre più vicino alle esigenze dei singoli spettatori.
Principali vantaggi del digitale terrestre
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Come già accennato sono moltissimi i vantaggi del passaggio al digitale terrestre a partire da una migliore qualità dell’Immagine (arrivando addirittura fino al 4K o in futuro all’8K) e del suono, con questa nuova modalità di trasmissione che è notevolmente meno suscettibile alla perdita di segnale e alle interferenze proprie dell’analogico.
Il secondo vantaggio comprende una maggiore offerta di canali a disposizione degli utenti, con il DTT che grazie a una maggiore compressione dei dati, consente di trasmettere più canali sulla stessa banda di frequenza, con più scelta per i telespettatori.
Anche l’accesso a servizi interattivi è un altro vantaggio da non sottovalutare, come la possibilità di utilizzare, ad esempio, applicazioni e servizi on-demand, che rendono ancora più semplice e dinamica l’interazione dei telespettatori con la propria smart TV.
Canali e programmazione sul digitale terrestre
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Come già anticipato, con l’arrivo del DTT è aumentata notevolmente la quantità di canali in chiaro disponibili per gli utenti.
Perciò oltre ai classici canali Rai e Mediaset sono entrate in gioco anche diverse emittenti, di cui alcune addirittura in lingua straniera, che offrono ore e ore di programmazione dal cinema all’attualità.
Per trovare la quadra in questo mare di servizi si può utilizzare la guida TV elettronica (EPG) è uno strumento indispensabile che permette agli utenti di consultare la programmazione giornaliera di tutti i canali, un po’ come accadeva con le vecchie guide cartacee.
La EPG fornisce informazioni dettagliate sui programmi in onda, inclusi orari di inizio e fine, descrizioni dei contenuti e altre informazioni utili. La maggior parte dei decoder e dei televisori con sintonizzatore digitale integrato offre l'accesso alla EPG.
Oltre a questo, vale la pena di parlare anche di tutti quei servizi Aggiuntivi del DTT che comprendono canali Pay TV o in abbonamento, due sistemi che prima col vecchio modello analogico non erano assolutamente disponibili e potevano essere raggiunti solo via satellite.
Sono molti i servizi aggiuntivi che possono essere ‘sbloccati’ con il DTT, tra quelli più importanti le funzioni interattive della TV e l’accesso alle applicazioni
A questo bisogna aggiungere anche i servizi on demand che, come dice il nome stesso, permettono agli utenti di guardare i propri contenuti preferiti in qualsiasi momento, semplicemente “richiedendoli” all’emittente.
L’altra grande novità è rappresentata dai Canali FAST (Free Ad-supported Streaming Television) che rappresentano una delle evoluzioni più interessanti del panorama televisivo, con tantissimi canali tematici disponibili gratuitamente in streaming, ma con annunci pubblicitari.
Inoltre, con l’arrivo del digitale terrestre i televisori possono accedere a tante funzioni interattive, come il Teletext avanzato, che rappresenta la naturale evoluzione del vecchio televideo e che permette di ottenere tantissime informazioni come i dati sul meteo¸ l’attualità e molto altro ancora. Fornisce informazioni aggiuntive su notizie, sport, meteo e altro.
Addirittura alcuni canali permettono agli spettatori di partecipare a sondaggi e votazioni, che vengono mandati in onda durate la regolare programmazione e consentono di esprimere le proprie opinioni e votare in tempo reale (e gratuitamente) su diversi argomenti.
Infine, un’altra delle più grandi novità del panorama televisivo sono le applicazioni interattive che amplificano notevolmente le potenzialità del proprio televisore: dalle piattaforme di streaming ai videogiochi¸ anche qui l’offerta è davvero importante.
Il digitale terrestre oggi
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L’attuale standard DVB-T2 rappresenta l'evoluzione del digitale terrestre per garantire a tutti un servizio ancora più all’avanguardia.
Questa nuova tecnologia rappresenta un salto generazionale importante per la televisione, offrendo una qualità audio/video ancora più elevata e un segnale nettamente più stabile.
Ed è proprio il discorso sulla qualità che vale la pena approfondire, con il nuovo standard che è compatibile con risoluzioni fino all'8K, a garanzia di immagini nitide ed estremamente dettagliate e realistiche.
E questo è dovuto al nuovo codec video MPEG-4 H.265 HEVC che assicura una compressione del segnale ancora più efficiente, mantenendo però una qualità video di altissimo livello.
Chiaramente, con questo sistema cresce ulteriormente la varietà di contenuti, con l’utente che avrà a disposizione un vastissimo numero di canali disponibili, inclusi quelli esteri che fino a poco tempo fa erano preclusi agli utenti che utilizzavano le trasmissioni in chiaro.
Come detto più volte il DTT è una vera rivoluzione per la televisione e non solo in termini di qualità dell’immagine ma anche per quanto riguarda l’affidabilità del servizio
Oltre a questo, tale modalità di trasmissione garantisce anche un segnale molto più affidabile, con una drastica riduzione di interferenze e i disturbi in qualsiasi condizione di utilizzo, aumentando anche la copertura del segnale, che viene garantita anche in quelle zone remote.
L’ultima caratteristica da non sottovalutare è la piena compatibilità con le tecnologie future, con lo standard DVB-T2 che è già pronto per essere integrato con il 5G, con la possibilità di consentire l’accesso a nuovi servizi interattivi e a contenuti multimediali ancora più sofisticati.
Proprio per questo motivo, quindi, questa tecnologia può essere immaginata come un investimento per il futuro, destinata a durare nel tempo, garantendo efficienza e qualità anche negli anni a venire.
Per approfondimenti:Digitale Terrestre, cosa cambia dal 20 dicembre e cosa fare
Sviluppi futuri del DTT
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Come appena detto il DVB-T2 è uno standard già pronto a guardare al futuro, ed è pronto ad accogliere nuove tecnologie che già dai prossimi anni potrebbero rivoluzionare (di nuovo) il modo in cui immaginiamo la televisione.
La prima prospettiva di sviluppo è sicuramente l’HbbTV (Hybrid Broadcast Broadband TV) che unisce l’dea classica di televisione con internet, offrendo agli utenti anche l'accesso a contenuti on demand, servizi interattivi e varie applicazioni.
Di conseguenza si assisterà (e il cambiamento è già in atto) a quello che viene definito come Targeted Advertising, l’arrivo di “pubblicità su misura”, mirata verso specifici utenti e completamente plasmata in base ai loro interessi, alle loro preferenze e abitudini di consumo.
Il futuro del digitale terrestre è strettamente connesso alla rete 5G che già da oggi sta amplificando notevolmente le potenzialità del televisore di casa
Sfruttando, poi, la velocità della rete 5G le persone potranno avere accesso a tantissimi altri servizi, coinvolgendo magari tecnologie per la Realtà Virtuale e la Realtà Aumentata, per un’esperienza di visione interattiva e completamente immersiva.
E queste sono solo alcune delle innovazioni che da qui ai prossimi anni potrebbero arrivare nelle case dei telespettatori, con il digitale terrestre che, intanto, continuerà ad evolversi, offrendo nuove opportunità e sempre più servizi agli utenti.
Requisiti per la ricezione del digitale terrestre
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Pur essendo ormai diventato il nuovo standard e dunque l’unico modo per accedere all’attuale programmazione televisiva, per ricevere il nuovo segnale del DTT ci sono dei requisiti da rispettare necessariamente.
Il primo, ad esempio, è la necessità di una moderna smart TV dotata di un sintonizzatore digitale che è indispensabile per ricevere il segnale.
L’arrivo del DTT ha causato non poca confusione, in realtà sui siti istituzionali è spiegato tutti più o meno dettagliatamente e l’utente non deve fare altro che comprare un decoder o una nuova smart tv
In alternativa, anche i televisori più vecchi possono andare bene a patto di acquistare un decoder per il digitale terrestre che ha il compito di convertire i segnali digitali in segnali analogici, compatibili, appunto, con gli apparecchi più vecchi.
Chiaramente, anche in questo caso non vanno bene indiscriminatamente tutti i televisori e bisogna controllare che il proprio dispositivo sia compatibile con le nuove tecnologie.
Infine, c’è il discorso sull’antenna¸ non proprio centrale visto che ormai la stragrande maggioranza delle abitazioni in Italia ha un’antenna moderna, ma comunque da non sottovalutare in caso di edifici o case troppo vecchie e con impianti obsoleti.
Per approfondimenti:
Installazione e configurazione
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Esistono, naturalmente, diverse modalità di installazione e configurazione della propria televisione. Se si acquista una nuova smart TV, ad esempio, con un decoder interno già pronto a ricevere i nuovi canali del DTT, basta collegare l’antenna e avviare una sintonizzazione automatica, una procedura tanto semplice quanto veloce che in men che non si dica sintonizzerà tutti i canali disponibili sul dispositivo.
Per chi, invece, decide di acquistare un decoder per un vecchio televisore, dovrà per prima cosa collegare i due dispositivi (è consigliabile tramite la porta HDMI), collegare il cavo dell’antenna all’ingresso del decoder, prendere il telecomando del televisore e selezionare la fonte in ingresso e avviare le operazioni di sintonizzazione.
Se l’impostazione non partisse in automatico, si può sempre prendere il telecomando del decoder, andare all’interno del menu e, alla voce Sintonizzazione e installazione selezionare l’opzione automatica, in modo che il device registri in automatico i diversi canali.
Per approfondimenti:Come sintonizzare i canali del digitale terrestre
Risoluzione dei problemi più comuni
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Quando si parla di “problemi più comuni del digitale terrestre” non si fa riferimento alla tecnologia di trasmissione del segnale ma si intendono tutta una serie di problematiche legate, ad esempio, all’installazione dei dispositivi, all’infrastruttura oppure a problemi inerenti al segnale che l’utente non potrà in alcun modo sistemare autonomamente.
Prima di perdersi d’animo, però, e pensare subito al peggio è opportuno provare a risintonizzare rapidamente la TV o il decoder; cambiamenti nelle frequenze o aggiornamenti nella sintonizzazione possono portare a diversi inconvenienti che, fortunatamente, si possono risolvere senza troppe difficoltà.
In caso di perdita del segnale o di interferenze, la colpa potrebbe essere di condizioni meteorologiche avverse, ostacoli o problemi di diverso tipo con l'antenna.
Chiaramente la maggior parte dei problemi sul digitale terrestre non dipende dalla tecnologia ma sono legati all’utente o all’infrastruttura pubblica che trasmette i segnali
Poi, chiaramente, se il problema dipendesse dalle condizioni meteo l’utente non può fare nulla se non attendere la fine del maltempo, nel secondo caso si può tentare di riposizionare l’antenna correttamente, oppure rimuovere eventuali ostacoli che bloccano il segnale.
In alcuni casi, se necessario, si può provvedere all’installazione di un amplificatore di segnale che può migliorare notevolmente la ricezione.
Non è raro, inoltre, che i problemi di cui sopra possano essere dovuti a cavi collegati male o malfunzionanti, in questo caso bisogna cercare di posizionarli nel miglior modo possibile o eventualmente cambiarli o, addirittura nei casi più gravi, rivolgersi a un tecnico specializzato che può sistemare l’impianto.
In alcuni casi piuttosto rari, i problemi potrebbero dipendere dall’aggiornamento del decoder o della tv; generalmente gli update avvengono in automatico, ma non è raro che il sistema non risponda correttamente obbligando l’utente a installare manualmente il pacchetto dati.
Per approfondimenti: Digitale terrestre, cosa fare se non vedi Rai e Mediaset