Dotati di autonomia sempre maggiore e con fotocamere dalla risoluzione sempre più elevata, i droni con telecamera sono diventati un "accessorio" fondamentale nel corredo di qualunque videomaker che si rispetti. Che lo si faccia per mestiere o si vogliano realizzare delle riprese sbalorditive delle proprie vacanze, il succo del discorso non cambia: i droni con fotocamera permettono di dare libero sfogo alla propria fantasia e realizzare inquadrature altrimenti impossibile.
Visti i costi e la varietà dell'offerta, scegliere quale drone acquistare non è di certo l'impresa più semplice di questo mondo. Trattandosi, nella gran parte dei casi, di modelli di fascia alta, è più che consigliabile andarci con i piedi di piombo, onde ritrovarsi con un "giocattolino" particolarmente costoso e poco utilizzato. I fattori da considerare sono molteplici e una guida che aiuti a capire quale drone con telecamera acquistare può essere di grande aiuto.
Come scegliere il drone
Il primo fattore da considerare è prettamente personale: che uso si intende farne. Nel caso in cui si è un videomaker professionista, si dovrà cercare un drone che garantisca una lunga autonomia e sia dotato di una telecamera dalla risoluzione elevata (dati gli standard attuali, il 4K è d'obbligo). Se, invece, si è un videoamatore che vorrebbe divertirsi a girare qualche filmato sui generis durante le vacanze o nel corso di qualche festa con amici e familiari, si può abbassare l'asticella delle specifiche tecniche (e del prezzo, ovviamente).
Comunque, ci sono alcuni "valori standard" al di sotto dei quali non vale la pena andare, sia sul fronte dell'autonomia in volo, sia su quello della qualità video. Acquistare un drone con una batteria che non garantisce almeno 15 minuti d'autonomia, infatti, potrebbe rendere difficile (se non impossibile) fare buone riprese in volo: si rischia di dover ricaricare più e più volte la batteria prima di ottenere il risultato voluto. Sul fronte della qualità video, poi, è consigliabile scendere al di sotto della risoluzione FullHD: in caso contrario, le immagini dall'alto potrebbero risultare sgranate e di scarsa qualità. Altri fattori da considerare sono il peso e la stabilità in volo e, soprattutto, la distanza massima raggiunta dal drone prima di perdere contatto con il segnale.
DJI Mavic Air
Presentato nel corso del CES 2018, il DJI Mavic Air ha immediatamente catturato l'attenzione di stampa e appassionati del settore. Leggero e compatto, è una via di mezzo (sia per caratteristiche sia per prezzo) tra i top del settore (come in Mavic Pro o Phantom 4) e i droni video low cost come DJI Spark. Dotato di quattro motori potenti, in modalità "Sport" è in grado di raggiungere una velocità massima superiore ai 90 km/h, con un'autonomia media di 21 minuti in volo.
Continuando a spulciare la scheda tecnica DJI Mavic Air è impossibile non citare funzionalità come l'ActiveTrack (che permette di seguire gli spostamenti di un oggetto o una persona facendo affidamento su riconoscimento dell'immagine e algoritmi di intelligenza artificiale), il TapFly (che consente di controllare il drone video con dei semplici swype sul display dello smartphone), il sistema per aggirare gli ostacoli e stabilità in volo.
Sul fronte video, la fotocamera da 12 megapixel consente di scattare foto in vari formati e realizzare video con risoluzione massima 4K.
DJI Mavic 2 Pro
Il Mavic 2 Pro è un drone che garantisce un'autonomia in volo di circa 31 minuti, leggermente migliorata dunque rispetto al modello precedente che aveva un'autonomia in volo di 27 minuti. In totale il Mavic 2 Pro ha 10 sensori di posizione che dovrebbero impedire schianti, collisioni, urti e vari danni in volo.
Così come il Mavic Air, questo nuovo modello può vantare 8GB di memoria interna integrata. Inoltre, c'è una luce montata nel "ventre" del dispositivo per essere guidato anche in scarse condizioni di luminosità e in modo tale che il velivolo sia sempre segnalato. La velocità massima è di 70 chilometri orari. La trasmissione video può avvenire sia in 2,4 GHz che in 5,8 GHz. Per quel che riguarda la guida, inoltre, il Mavic 2 Pro ha un sistema di assistenza pilota avanzato (APAS) che evita in automatico ostacoli come alberi, cavi o pali, ma anche altri droni.
Sul fronte del comparto fotografico, il Mavic 2 Pro è dotato di una videocamera co-prodotta con Hasselblad, con sensore da 1 pollice e risoluzione da 20 megapixel. Importantissima l'apertura focale regolabile tra f/2.8 e f/11 per chi fa molto lavoro di post-produzione e c'è anche il supporto per HDR 4K / 10-bit. Aspetti che ne fanno davvero un'eccellenza tra i droni per le riprese video.
DJI Phantom 4 Pro
Se si guarda esclusivamente alle capacità di fare video, probabilmente il DJI Phantom 4 Pro è il miglior drone oggi in circolazione. La versione potenziata del quadricottero più celebre del produttore cinese è dotata di una telecamera con sensore da 20 megapixel che consente di realizzare immagini di grandissima qualità: può girare video con risoluzione 4K a 60 frame per secondo, ha un otturatore meccanico e apertura focale f/2.8. Caratteristiche tecniche che permettono di ottenere grandi risultati in qualunque condizione di ripresa: se la vostra disponibilità economica ve lo permette, il DJI Phantom 4 Pro è quanto di meglio i droni video abbiano da offrirvi.
Non che le altre specifiche tecniche DJI Phantom 4 Pro siano da meno. I 4 motori elettrici sono in grado di spingere il drone a una velocità massima di 70 km/h con un'autonomia di volo di circa mezzora. Si controlla fino a una distanza di oltre 6 chilometri, ma i sistemi di guida avanzati (come il sistema antiurto e la tracciabilità via GPS) e i sensori montati a bordo del drone cinese vi consentiranno di farlo tornare a terra in tutta sicurezza. Il Gesture Mode, infine, consente di compiere alcune piccole azioni controllando il drone direttamente con le mani (come scattare selfie in aria, ad esempio).
Parrot Bebop 2
Caratterizzato da un'ottima qualità costruttiva e da materiali di pregio (e di un peso di appena 500 grammi), il Parrot Bebop 2 è una delle migliori alternative al "dominio" DJI nel settore dei droni con fotocamera. Raggiunge una velocità massima di crociera di oltre 50 km/h (in appena 14 secondi) e garantisce un'autonomia media di circa 25 minuti: una velocità e un tempo sufficienti per realizzare qualunque tipologia di video.
Un drone low cost che eccelle anche nelle riprese video. Merito della fotocamera fisheye da 14 megapixel capace di riprese a 180° in FullHD a 30 frame per secondo. Grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale, il Parrot Bebop 2 è dotato della funzionalità Follow Me, che consente di seguire movimenti e spostamenti di qualunque oggetto o persona sia al centro dell'inquadratura.
Il drone, infine, si controlla direttamente dallo smartphone, grazie all'app FreeFlight realizzata appositamente. Dallo schermo del telefonino sarà possibile visualizzare tutti i dati e le informazioni necessarie per mantenere il drone in volo ed evitare pericoli di qualunque genere (velocità di crociera, carica residua della batteria e così via).
Blade Chroma 4K
Altra valida alternativa ai droni video DJI, il Blade Chroma è disponibile in quattro differenti versioni, tutte già pronte all'uso (e alle riprese video). I due modelli più costosi sono dotati di fotocamera 4K, che consente di girare video perfetti in tutte le condizioni, e di controller con schermo incorporato, così da poter vedere live cosa sta riprendendo la telecamera e consultare informazioni rilevanti sullo stato del volo (altitudine, velocità di crociera e autonomia residua).
La versione più economica, invece, non monta alcuna telecamera, ma solo un sostegno al quale l'utente potrà poi attaccare una GoPro di sua proprietà. In questo caso il controller non avrà schermo incorporato e per visualizzare le immagini l'utente dovrà prima sincronizzare lo smartphone con la sua action cam.
Yuneec Typhoon H RTF Hexacopter
Tra i pochi droni a montare sei motori anziché quattro, lo Yuneec Typhoon H monta una fotocamera da 12 megapixel in grado di girare video in ultra alta definizione (risoluzione 4K) a 30 frame per secondo o in alta definizione FullHD a 12 frame per secondo. Ma non è questo l'aspetto che più colpisce del comparto fotografico di questo drone cinese: la telecamera, infatti, è montata su un supporto girevole, che permette di girare l'obiettivo di 360 gradi. Insomma, ovunque sia il soggetto delle nostre riprese, sarà possibile inquadrarlo senza grosse difficoltà.
Merito, in questo caso, anche del controller, che incorpora un display touchscreen da 7 pollici con Android a bordo. Sarà così possibile controllare l'esacottero senza problemi. A questo si uniscono funzionalità avanzate come i sistemi di anticollisione e Orbit Me, che consente di seguire in maniera automatica un oggetto o una persona con il drone che vola in circolo sopra il soggetto, senza mai perderlo di vista.
Mavic 2 Zoom
Mavic 2 Zoom ha le stesse caratteristiche sopra elencate del suo gemello Pro, in più però come dice il nome stesso ha anche uno zoom ottico 2X (24-48mm e 2X digitale a 96mm). Si tratta dunque di una soluzione a chi cerca dei primi piani anche con le riprese in volo. In combinazione con lo zoom digitale 2X, DJI afferma che con il Mavic 2 Zoom è possibile catturare video in Full HD a un equivalente di 96 mm senza perdere alcuna qualità. Il sensore fotografico inserito su Mavic 2 Zoom ha una risoluzione di 12 megapixel, ma un sistema automatico di post-produzione del drone può migliorare l'immagine fino a 48 megapixel. Ci sono anche effetti di volo pensati per lo zoom, come la carrellata in primo piano, ossia partendo da lontano il drone stringe in autonomia verso un soggetto in primo piano. Entrambi i droni DJI di ultima generazione infine supportano la modalità di ripresa Hyperlapse, molto in voga ultimamente. Il prezzo del Mavic 2 Zoom è leggermente più economico rispetto al fratello 2 Pro ed è di 1.249 euro, sempre disponibile o sul sito DJI oppure nei migliori negozi di elettronica anche in Italia.
DJI Spark
Pensato e realizzato per videoamatori, il DJI Spark rientra nella categoria dei droni video low cost. E in questo particolare settore è senza ombra di dubbio uno dei migliori (se non il miglior drone video low cost). Nonostante dimensioni e peso ridotto, il DJI Spark ha una buona velocità di crociera (velocità massima 50 km/h in modalità sport) e autonomia (mediamente 16 minuti) e, come gli altri quadricotteri del produttore cinese, può essere controllato a una distanza massima di 4 chilometri (anche in questo caso il GPS e il sistema antiurto vi permetterà di controllarlo anche fuori dal vostro campo visivo). Nonostante sia un drone economico (relativamente al suo settore, ovviamente) non mancano funzionalità avanzate come l'ActiveTrack e il TapFly, alle quali si aggiunge la possibilità di controllare il drone con dei semplici gesti delle mani (così da poter scattare selfie in maniera semplice e immediata).
Lato fotocamera, il DJI Spark ha poco da invidiare a modelli più costosi. Il sensore da 12 megapixel permette di registrare video con risoluzione FullHD e scattare foto in vari formati.
AirSelfie
Come lascia intendere il nome, questo drone quadricottero è stato pensato e progettato per? scattare selfie. Presentato nel corso del CES di Las Vegas, l'AirSelfie non avrà ovviamente la stessa risoluzione e qualità degli altri droni video visti sinora, ma ha funzionalità e caratteristiche che lo rendono perfetto per gli scopi per cui è nato. Leggero e facilmente trasportabile, si controlla tramite l'app per smartphone: dopo aver sincronizzato i due dispositivi, lo schermo del telefonino mostrerà le immagini in arrivo in diretta dalla fotocamera del drone. Si potrà così controllarlo alla perfezione e dirigerlo esattamente dove si vuole. Non solo: impostando la modalità "seguimi" il drone video inizierà a volare in maniera autonoma, seguendo gli spostamenti dell'utente grazie al segnale in arrivo dallo smartphone. In questo modo si potranno realizzare selfie volanti senza necessità di tenere il telefonino tra le mani.
25 aprile 2018