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Google Tensor, il nuovo chip dei Pixel 6

Google ha scoperto le carte sulla più grande novità del mercato tech del 2021: in autunno arriva Tensor, il suo chip per smartphone fatto in casa

google soc tensor

Con una mossa a sorpresa, e dopo diversi mesi di rumor e indiscrezioni incontrollate, Google ha ufficializzato la notizia che i prossimi smartphone Pixel 6 e Pixel 6 Pro in arrivo in autunno saranno basati su Tensor, il nuovo SoC disegnato in casa da Google stessa. Dopo anni di collaborazione con Qualcomm, quindi, Google ha fatto come Apple la scelta di internalizzare lo sviluppo dei processori dei suoi smartphone.

Lo ha fatto affidandosi ad un partner, Samsung, che possiede le "fonderie" necessarie a produrre i chip. Nonostante Google abbia rilasciato solo pochissimi dettagli su Tensor sono in molti a credere che la sua base tecnica sia l'Exynos 2100 di Samsung. Secondo questa ipotesi, quindi, Google Tensor non sarebbe altro che un Exynos 2100 personalizzato per i telefoni Pixel.

Tensor: l'annuncio di Google

google tensor

Di certo, al momento, c'è solo quel poco che ha annunciato Google: Tensor è un System on Chip che ha richiesto quattro anni di sviluppo, che sarà prodotto da Samsung con processo produttivo a 5 nm e che avrà elevate capacità di elaborazione degli algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning.

Tale potenza, secondo Google, sarà usata soprattutto per la fotografia computazionale cioè per tutti quei calcoli che servono per migliorare foto e video. Per gli utenti, spiega Big G, "questo significherà avere funzionalità completamente nuove, oltre che un miglioramento di quelle esistenti". Un esempio sarà la possibilità di applicare l'HDR in tempo reale ad ogni fotogramma di un video girato in 4K.

Altro aspetto molto importante su cui ha puntato Google con Tensor è la sicurezza: il nuovo SoC integra infatti Titan M2, seconda generazione del processore proprietario Titan all'interno del quale i telefoni Pixel archiviano le chiavi crittografiche che servono a cifrare i dati degli utenti. Con Titan M2 i Pixel 6 "avranno più livelli di sicurezza di ogni altro telefono".

Google Tensor: come è fatto

Questo è ciò che Google racconta oggi di Tensor, ben poco. Il resto è frutto di ipotesi, per quanto credibili. Se fosse vero che Tensor è un Exynos 2100 personalizzato, ad esempio, vorrebbe dire che integra al suo interno un core ARM Cortex-X1 ad alte prestazioni, tre veloci core ARM Cortex-A78 e quattro core ad alta efficienza Cortex-A55. Così è fatto Exynos 2100, così potrebbe essere anche Tensor.

Qualora questa ipotesi risultasse giusta, allora Google Tensor avrebbe prestazioni solo di poco inferiori all'attuale SoC top di gamma di Qualcomm, cioè lo Snapdragon 888. A questa elevata potenza, poi, andrebbe aggiunta l'enorme capacità di Google di ottimizzare il software per sfruttare al 100% il processore implementato. Il risultato, di conseguenza, potrebbe anche essere un livello di prestazioni superiore a quello degli altri chip per smartphone.

Il tutto, però, con consumi ridotti grazie al processo produttivo a 5 nm di Samsung, già usato per la produzione di Snapdragon 888 e Snapdragon 780G.

Pixel 6 e Pixel 6 Pro

google pixel 6 pro

Google ha affermato che Tensor sarà una esclusiva dei telefoni Pixel 6 e Pixel 6 Pro, quindi Big G non ha intenzione di mettersi a vendere chip ad altri produttori di smartphone. Tensor, al contrario, servirà a Google per continuare a percorrere la strada intrapresa nel 2016 con il primo Pixel: mostrare al mondo cosa può fare il sistema operativo Android con un ottimo hardware e una raffinata ottimizzazione.

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A differenza di Pixel 4 e Pixel 5, però, Pixel 6 sarà nuovamente uno smartphone top di gamma ad altissime prestazioni. Questo, però, vorrà anche dire che sarà molto caro: è lecito aspettarsi prezzi di partenza, almeno per la versione Pro, superiori ai 1.000 dollari.

Infine, c'è un grande dubbio da sciogliere su quali saranno i mercati dove arriveranno i Pixel 6 e, di conseguenza, anche Tensor. Già Pixel 5 è stato venduto in pochi mercati, tra i quali non c'è l'Italia, e sembra proprio che Google continuerà con questa politica. Al momento, infatti, solo su pochissimi store online nazionali di Google è apparsa la pagina per l'acquisto di Pixel 6.

Al momento questa pagina si trova solo nei Google Store di Canada, Australia, Regno Unito, Francia, Germania, Giappone e Taiwan. Ma c'è un piccolo giallo: per poche ore un riferimento a Pixel 6 è comparso anche sullo store online italiano di Google, ma con la scritta in inglese "Coming this fall". Dopo poco tale riferimento è sparito.

A cura di Cultur-e
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