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I consumatori hanno diverse possibilità per pagare i propri acquisti e i servizi di cui usufruiscono. Oltre ai contanti possono utilizzare una carta di credito fisica o sfruttare degli strumenti di pagamento in mobilità epagamenti digitali estremamente diffusi e universalmente accettati, come Apple Pay e Google Pay.
Di fronte a queste scelte, prima di decidere il metodo da utilizzare, le persone tendono a chiedersi qual è quello più sicuro, che mette al riparo da malintenzionati e truffe ed evita il furto di informazioni personali, e quale quello più conveniente.
Per scegliere con consapevolezza è bene conoscere le caratteristiche di ogni strumento, come tutela i dati e il denaro dell’utente e come è possibile utilizzarlo.
Come funziona Google Pay
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Proxima Studio / Shutterstock.com
Google Pay è un servizio, un app per pagare in tutti i negozi, fisici e online, servizi e prodotti. È semplice da utilizzare e permette di portare a termini i pagamenti in maniera veloce direttamente con il proprio smartphone o altri dispositivi che si hanno sempre a portata di mano.
Per poter utilizzare Google Pay occorre indicare un metodo di pagamento, ossia collegare una carta di credito o di debito da cui verrà prelevato il denaro ogni qualvolta che viene effettuato un acquisto. Negli Stati Uniti d’America e in India, Google Pay aggiunge un ulteriore funzionalità, permettendo agli utenti di inviare denaro ad amici e parenti.
Può essere utilizzato in tantissimi negozi fisici che accettano i pagamenti contactless. In alternativa, deve essere presente il logo di Google Pay nelle vicinanze della cassa. Se si vuole fare compere online, è opportuno accertarsi che sia accettato tra i metodi di pagamento.
Tramite l’applicazione ufficiale è possibile visionare un registro delle transazioni, monitorare tutti gli addebiti e ottenere degli estratti conto.
Si tratta di uno strumento sicuro, poiché Google utilizza delle infrastrutture di sicurezza di altissimo livello dislocate in tutto il mondo, con l’obiettivo di tutelare ogni singolo account. Google non condivide mai il numero e i dati della carta di credito o di debito associata, ma invia ai commercianti un numero di conto virtuale.
Prima di poter effettuare un pagamento occorre configurare un blocco schermo che deve essere rimosso con un Pin personale, un'impronta o una sequenza prima di effettuare la transazione. Google non vende in alcun caso le informazioni personali dell’utente, che può utilizzare il servizio in totale serenità.
Come funziona Apple Pay
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nikkimeel / Shutterstock.com
Chi possiede un iPhone può sfruttare Apple Pay, uno strumento simile a Google Pay e che permette di effettuare velocemente pagamenti in negozi fisici e online.
Apple Pay può essere utilizzato in tutti i negozi che accettano pagamenti contactless, sfruttando direttamente l’applicazione presente sul proprio dispositivo, e in tutti gli store che presentano l’apposito logo nei pressi delle casse. Per poter utilizzare il servizio è necessario configurare le proprie carte nell’app Wallet. Sono accettate carte di credito, di debito e prepagate.
Apple Pay permette di effettuare pagamenti in totale sicurezza sia nei negozi fisici che consentono i pagamenti contactless o che presentano l’apposito logo, sia negli store online
Per poter effettuare una transazione è necessario sbloccare l’iPhone attraverso l’autenticazione con Face ID o con Touch ID, in base al modello di smartphone che si possiede e alle sue caratteristiche.
Carta di credito fisica, Google Pay e Apple Pay: il livello di sicurezza
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Shutterstock
Servizi come Google Pay e Apple Pay sono estremamente utili e vantaggiosi, poiché permettono di mettere in sicurezza il proprio conto corrente, riducendo la possibilità del furto e dello smarrimento della carta di credito o di debito fisica e tutti i rischi che ne potrebbero conseguire.
Si tratta di metodi di pagamento molto sicuri, poiché entrambe le aziende sfruttano delle infrastrutture efficienti e proteggono i dati dei consumatori con sistemi di altissimo livello. Il numero della propria carta di credito, associata ad uno dei due servizi, non viene trasmesso a nessuno, neanche al commerciante dal quale si effettua l’acquisto. I pagamenti possono essere confermati solo tramite il proprio smartphone, il che elimina il rischio che venga utilizzato del denaro dopo che il proprio account è stato hackerato.
Chi utilizza strumenti di pagamento come Google Pay o Apple Pay deve proteggere con grande cura eventuali pin, codici e sequenze necessarie per sbloccare il proprio smartphone
Chi teme il furto e la perdita dello smartphone, può ritenersi al sicuro, poiché prima di autorizzare qualsiasi transazione è necessario sbloccare il proprio dispositivo con un codice, con un pin, con il Face ID o con il Touch ID. Ciò mette al riparo da ogni attività fraudolenta o acquisto indesiderato, poiché solo il legittimo proprietario può procedere e fornire l’autorizzazione.
Se Google Pay e Apple Pay non condividono e non mostrano il numero della carta di credito utilizzata, lo stesso non si può dire della versione fisica di quest’ultima. Il numero e altri dati, come il nome e il cognome dell’intestatario, sono stampati sulla carta stessa e, di conseguenza, potrebbero facilmente finire nelle mani di un malfattore.
La maggior parte delle carte di credito non richiede pin per effettuare le transazioni. In caso di smarrimento o di furto, non sarà difficile per terze persone effettuare degli acquisti, seppur di piccola entità, prima che il proprietario si renda conto della necessità di effettuare un blocco della carta.
I livelli di sicurezza di Google Pay e Apple Pay potrebbero essere superati, ma questo evento è estremamente improbabile.
Per saperne di più: Pagamenti digitali, cosa sono, quali sono, innovazione e piattaforme
