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Google Foto, come funziona il gestionale per foto di Big G

Mutua diversi aspetti da Google+, ma è slegato sia dal vecchio social network di Google sia da Google Drive

Google Foto

Per CNN, il celebre network televisivo statunitense, è come Gmail. Solo per le foto e gli scatti – più o meno – personali. Con Google Foto, presentato nel corso del Google I/O 2015 di fine maggio, il gigante di Mountain View sembra aver nuovamente fatto centro: l'applicazione, accessibile sia dalla piattaforma web sia dalle app per smartphone (Android e iOS), ha attirato l'attenzione degli sviluppatori e degli addetti ai lavori presenti al Moscone Center di San Francisco. Merito di caratteristiche e funzionalità – in alcuni casi mutuate direttamente da Google+ - che rendono attraente il nuovo applicativo uscito dal Googleplex agli occhi di fotografi amatoriali e non.

Cos'è Google Foto

Pur non essendo una novità assoluta, Google Foto è riuscito a stupire molti dei presenti. Pur non essendo legato direttamente a Google+, ne eredita (come già accennato) molte delle caratteristiche più interessanti. Il nuovo applicativo di Big G è un gestionale per foto, immagini e video salvati nel cloud: il funzionamento ricorda da vicino lo stream fotografico del social network di Big G, ma gli ingegneri e gli sviluppatori di stanza a Mountain View hanno comunque aggiunto nuovi strumenti che facilitano la gestione e l'archiviazione delle immagini.

 

 

Come detto, Google Foto rappresenta per le proprie gallerie e cartelle fotografiche ciò che Gmail ha rappresentato e continua a rappresentare per i messaggi di posta elettronica. Da quanto visto nel corso della presentazione al Moscone Center, a dominare la scena è il machine learning: Google Foto permetterà di taggare automaticamente le foto, andando a riconoscere non solo i volti, ma anche i luoghi. Se, ad esempio, si dovessero caricare delle foto senza coordinate geografiche, Google Foto farà ricorso allos terminato database di dati e informazioni del quasi omonimo motore di ricerca per aggiungere il geotag. Le caratteristiche e le funzionalità salienti di Google foto, però, sono molte altre.

Gratuito e illimitato

 

Google foto

 

La funzionalità che, con tutta probabilità, ha attratto le attenzioni dei più è la possibilità di salvare nel cloud tutte le proprie foto, immagini e video senza stare troppo a preoccuparsi dello spazio. Essendo slegata da Google Drive (e dai suoi 15 gigabyte di spazio), Big G ha deciso bene di non porre alcun limite: ogni utente potrà caricare tutte le foto che vuole (alle condizioni, però, che vedremo tra qualche rigo). Chiunque abbia un account Google non dovrà pagare alcun che per accedere allo spazio illimitato per Google Foto e tutte le altre funzionalità legate al nuovo servizio in arrivo da Mountain View.

Liberi tutti

Grazie a Google Foto, inoltre, moltissimi utenti potranno finalmente scrivere la parola fine ai problemi legati alla cronica mancanza di spazio che si regista sui dispositivi mobili di ogni genere (smartphone e tablet). Potendo caricare tutti i file multimediali sulla nuvola – non solo le foto, ma anche i video in alta definizione - sarà possibile, allo stesso tempo, liberare molto spazio sulle memorie dei dispositivi.

 

Funzionamento

 

Google Foto, infatti, monitorerà costantemente quanto spazio libero è rimasto, valutando quando si sta per restare senza: a questo punto Google Foto chiederà all'utente se vorrà eliminare tutte quelle foto già caricate sul cloud e ancora presenti in memoria.

App spazzina

Questa funzionalità può anche essere automatizzata. Scansionando costantemente la propria collezione fotografica, Google Foto saprà in anticipo se una foto è stata già caricata o meno: ricevendo le adeguate autorizzazioni, il nuovo applicativo di Big G avvierà la pulizia automatica del proprio database, liberando la memoria da doppioni e file inutili.

 

Google Foto

 

Piena risoluzione, o quasi

Come accennato in precedenza, Google Foto dà la possibilità di caricare gratuitamente un numero infinito di scatti. Questo, però, se si accettano alcune limitazioni poste dal gigante di Mountain View: per i video non si potrà superare la risoluzione FullHD (1920x1080 pixel), mentre le foto non potranno avere una risoluzione superiore ai 16 megapixel. In ogni caso, Google non salverà l'origina sulla nuvola, anche in caso di foto con risoluzione inferiore al massimo stabilito: tutte le immagini, infatti, saranno compresse e salvate nel formato JPEG con la migliore qualità possibile.

 

Foto a confronto

 

Un'opzione non perseguibile nel caso in cui si sia dei fotografi professionisti e si vogliano salvare sulla nuvola i propri archivi fotografici. In questo caso, se non si volesse comunque rinunciare alle funzionalità di Google Foto, si può decidere di salvare gli originali appoggiandosi su Google Drive, magari acquistando un'estensione dello spazio a disposizione.

Riconoscimento totale

Il riconoscimento facciale è tra le funzionalità più utili nel caso di archivi fotografici particolarmente vasti. E Google, ovviamente, primeggia in questo settore, permettendo all'utente di categorizzare e raccogliere le immagini in album a seconda dei volti che vi compaiono. Non importa, inoltre, quanto sia vecchia un'immagine: sfruttando i proprio algoritmi avanzati, Big G è in grado di riconoscere la stessa persona in scatti realizzati anche a decenni di distanza l'uno dall'altro.

 

Google Foto

 

La parte più incredibile, però, è la capacità di Google di dividere le immagini nelle categorie più impensabili. Non solo volti, ma anche colori, oggetti presenti nelle foto, luoghi e molto altro: una categorizzazione approfondita, che darà modo all'utente di creare album e slideshow di ogni genere.

Privacy di default

Le foto che si decide di condividere sui vari social network – da Facebook a Twitter, da Flickr a Instagram – sono solitamente una parte infinitesimale di quelle che si scattano. Nella gran parte dei casi, infatti, si preferisce tenere private molte delle foto realizzate nel corso delle vacanze, delle feste e delle celebrazioni. Con Google Foto tutto sarà più semplice: tutte le immagini caricate sulla nuvola, infatti, saranno tenute private, senza alcun collegamento con Google+ e gli album da condividere con le cerchie del social network di Big G.

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Ricerca

 

Ricerca e tag

 

La funzionalità che permette di taggare in automatico tutte le foto caricate su Google Foto ha delle ripercussioni anche sulle modalità di ricerca all'interno del proprio archivio fotografico sulla nuvola. Grazie ai tag, infatti, sarà possibile andare alla ricerca di tutte le foto in cui il colore rosso è predominante nella composizione; oppure tutti gli scatti in cui si trova una foto o, ancora, le immagini in cui è presente nostra madre o l'amico di infanzia. In tutto ciò, ça va sans dire, c'è anche lo zampino degli algoritmi di ricerca di Google, utilizzati solitamente per scandagliare il web.

Editor incluso

 

Editor

 

Google Foto permette agli utenti di ritoccare le immagini e gli scatti grazie all'editor interno all'applicazione. Nel caso in cui non ci si fidasse delle proprie abilità nel fotoritocco, ci si può sempre affidare allo stesso Google Foto: grazie all'Assistente virtuale, il gestionale fotografico di Big G è in grado di scegliere i giusti parametri per trasformare la propria immagine in un piccolo capolavoro.

A cura di Cultur-e
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