La notizia era nell'aria già da un po' di tempo, ma adesso arriva l'ufficialità: Google Chrome non supporterà più Flash dal 2020. I siti web che hanno una pagina realizzata utilizzando questo formato avranno poco meno di due anni di tempo per adeguarsi alle nuove regole della rete (linguaggio HTML5), altrimenti diventeranno inaccessibili. D'altronde il numero di pagine che presenta un elemento realizzato in Flash nel giro di 8 anni è letteralmente crollato. Da rappresentare l'80% delle pagine presenti sulla Rete, ora sono poco più dell'8%. L'annuncio di Google arriva dopo quello di Adobe, azienda proprietaria di Flash, che alcuni mesi fa aveva annunciato la fine del supporto al programma dal 2020. Non verranno più realizzate nuove versioni e pian piano Flash verrà lasciato morire. Solo nei primi anni verrà garantito il supporto agli utenti per correggere eventuali bug e problemi.
Una storia, quella tra Flash e Internet, vissuta tra alti e bassi. Da programma più utilizzato per realizzare contenuti multimediali per i siti internet, è diventato in pochi anni un software pericoloso da cui stare alla larga. La crociata contro Flash fu iniziato nel 2010 da Steve Jobs, che in una lettera inviata agli sviluppatori di Flash e ad Adobe, annunciò che i prodotti Apple non avrebbero mai supportato i contenuti prodotti tramite Flash. E da lì è stato l'inizio della fine.
Nel declino di Flash, le colpe di Adobe sono sotto gli occhi di tutti. Non è mai stata in grado di valorizzare un programma che fino ai primi anni del 2000 era la spina dorsale della Rete. Un software che, nonostante i suoi tanti limiti, ha permesso a milioni di persone di scoprire le potenzialità di Internet e di appassionarsi al mondo dell'informatica. Una storia d'amore e di odio durata oltre venti anni, ma che nel 2020 arriverà ai titoli di coda.
Che cosa ha rappresentato Flash per Internet
Se ogni giorno miliardi di persone si connettono al World Wide Web, gran parte del merito è anche del software flash. La storia della Rete può divedersi in due ere: quella pre-Flash e quella post-Flash. La storia di Flash parte nel lontano 1996 con il nome di FutureSplash. Il programma è sviluppato da Futurwave, una piccola software house che non immaginava cosa sarebbe potuto diventare il software negli anni successivi. FutureSplash veniva utilizzato per realizzare delle piccole animazioni che arricchivano i contenuti dei siti internet. Per l'epoca si trattava di una vera e propria rivoluzione. Già tra la fine degli anni '90 e i primi anni 2000 Flash diventa il programma più utilizzato per realizzare animazioni per la Rete. Nel frattempo, il software è diventato di proprietà di Macromedia, azienda che investe tempo e denaro per lo sviluppo del programma.
I primi anni 2000 sono gli anni d'oro di Flash. Il programma rappresenta la porta d'accesso alla Rete e per migliaia di giovani appassionati di informatica è stato il compagno di tante avventure. È anche grazie a Flash che molte persone che ora sono sviluppatori affermati, si sono avvicinati al mondo della Rete e hanno trasformato la loro passione in un lavoro.
L'arrivo di Adobe
Il momento della maturità per Flash arriva nel 2005, quando Adobe decide di acquistare Macromedia. Comprando l'azienda, Adobe diventa proprietaria anche di Flash e lo sviluppo del programma passa nelle mani dei suoi sviluppatori. Quella che poteva diventare un'opportunità per far fare a Flash il definitivo salto di qualità, si trasforma in un vero e proprio incubo. Il software comincia a mostrare tutti i suoi limiti e molti scoprono bug e problemi di difficile risoluzione. Contemporaneamente si afferma un nuovo linguaggio informatico che pian piano diventa quello maggiormente utilizzato dagli utenti per sviluppare contenuti su Internet: stiamo parlando dell'HTML5.
La fine di Flash
Nel 2010 Steve Jobs invia una lettera agli sviluppatori di Flash e ad Adobe annunciando che i dispositivi della mela morsicata non supporteranno mai i contenuti sviluppati attraverso il programma. Troppi i bug presenti nel software che minavano la sicurezza degli utenti. Nel 2012 l'applicazione Flash sparisce dal Google Play Store per non comparire mai più. Dopo Apple, anche gli smartphone Android tolgono il supporto ai contenuti sviluppati con Flash. Ma il colpo di grazia arriva nel 2015 quando l'Hacking Team, gruppo hacker molto attivo, afferma di aver rubato oltre 400GB di dati dalla Rete grazie a diverse vulnerabilità presenti in Flash. Dopo aver toccato il picco di oltre l'80% dei contenuti sviluppati sulla Rete, il programma riduce la sua "egemonia" e scende a percentuali inferiori al 20%. Ad Adobe non resta che annunciare la fine di Flash, che avverrà nel 2020. Stesso anno in cui cesserà anche il supporto di Google Chrome.
8 marzo 2018