Centottanta musei mondiali, per una quantità innumerevole di quadri, sculture e altre opere d’arte. A quasi due anni di distanza dal lancio, la prima versione è datata febbraio 2011, Google Art Project è senza dubbio una scommessa vinta. La più grande galleria virtuale, targata Big G, è uno spazio museale online, che, con un clic del mouse, ci permette di ammirare le opere più belle, il tutto comodamente da casa nostra. Un successo che finora ha totalizzato oltre 15 milioni di visitatori.
L’utente, grazie a Google Art Project, non si limita solo a guardare le immagini dei capolavori, tutte ad alta risoluzione (ciascuna di 7 gigapixel), ma può fare un virtual tour, ossia una “passeggiata”, tra le sale del museo. Non finisce qui: dopo la navigata, è possibile creare una galleria personalizzata con le opere preferite e condividerla con gli altri utenti. L’attuale versione del progetto (la terza), ha aggiunto due nuove funzioni: “confronta” e “hang out”. La prima dà l’opportunità di mettere a paragone due opere d’arte, la seconda permette di creare una visita virtuale personalizzata, selezionando quelle preferite della galleria online. Il portale presenta quattro sezioni: collezioni (con i nomi di tutti i musei catalogati), artisti (organizzazione delle opere per autore), opere d’arte (titoli) e, infine, quella dedicata alle gallerie di ciascun utente. Per creare a accedere alle proprie gallerie è, però, necessario il login con l’account personale Google. Il sito, comunque, non è l’unica piattaforma di Google Art Project: sul canale YouTube dedicato, che ha attualmente oltre 13mila iscritti, sono pubblicati centinaia di video, suddivisi per autore o collezione.
A fine ottobre, al progetto sono stati aggiunti 29 nuovi musei, di cui quattro italiani: Fondazione Musei Senesi, Musei di Strada Nuova a Genova, Museo Poldi Pezzoli di Milano e Museo di Palazzo Vecchio (Firenze). Tra le gallerie presenti su Google Art Project si segnalano il Metropolitan Museum di New York, il Van Gogh Museum (Amsterdam) e il russo Museo dell’Hermitage. Google Art Project ha, però, un respiro davvero mondiale, che non si limita solo alle strutture e ai titoli più famosi: nel progetto sono stati inseriti graffiti di strada brasiliani, opere d’arte decorativa islamica o creazioni indiane.
La galleria di Big G ha fatto da apripista per altre iniziative che sfruttano caratteristiche simili: tra le ultime Art.sy, raccolta virtuale che cataloga e mette in vendita circa 25mila opere di 400 gallerie di tutto il mondo.
22 dicembre 2012