A due anni di distanza da Ghost Recon Wildlands, Ubisoft torna sul mercato con un nuovo capitolo di una delle serie sparatutto più famose dell'ultimo decennio. Il nuovo capitolo si chiama Ghost Recon Breakpoint e riprende dal precedente videogame alcune dinamiche di gioco, ma allo stesso tempo prova a fare un salto di qualità andando a migliorare tutti quelli aspetti che poco avevano convinto i giocatori. A partire proprio dal gameplay, ritenuto in alcune fasi troppo semplice e veloce. Ghost Recon Breakpoint, però, non riesce mai a mostrare la propria natura e resta sempre nel limbo tra sparatutto strategico e FPS alla "Rambo". Ubisoft ha cercato di realizzare un prodotto nuovo, innovativo per l'epoca che stiamo vivendo, ma a causa di alcune scelte strategiche e a problemi tecnici di cui parleremo più avanti, il titolo resta ancorato alle vecchie dinamiche degli sparatutto open world, dove a fare la differenza sono le ore passate davanti al videogame e non le capacità del singolo gamer.
In Ghost Recon Breakpoint cambia completamente anche l'ambientazione e i personaggi del gioco. Se Wildlands era ambientato in Bolivia, con il giocatore a impersonare l'esercito degli Stati Uniti in lotta con un cartello di narcos, questo nuovo capitolo è ambientato in un'isola fittizia, Auroa, dove i cattivi di turno hanno piantato la loro base e vogliono instaurare un nuovo Governo Mondiale. Con il nostro personaggio saremo chiamati a sconfiggere i nemici e salvare il Mondo da questa nuova minaccia. Una trama che ha ben poco di innovativo e che segue un'evoluzione abbastanza standard, nonostante l'endgame cerchi di aumentare l'imprevedibilità. Ecco la nostra recensione di Ghost Recon Breakpoint.
Cosa racconta la trama di Ghost Recon Breakpoint
Il videogame è ambientato nell'isola paradisiaca di Auroa, dove si è stabilita una grande azienda che ha l'obiettivo di migliorare la vita delle persone. L'isola di Auroa si sostiene grazie alle fonti rinnovabili e ogni abitante vive nel benessere grazie allo sviluppo tecnologico. Auroa, però, nasconde in realtà una produzione di droni per la guerra che fa gola a Cole Walker, un ex Ghost pronto a tutto pur di impossessarsi di questa nuova tecnologia. E infatti con il suo esercito di mercenari, i Lupi, riesce a conquistare l'isola e a prendere possesso della Skell Technology. L'isola di Auroa si trasforma nella base dei nuovi "cattivi" e qui entriamo in campo noi, che con il nostro personaggio (Nomad) saremo chiamati a liberare l'isola e salvare il Mondo.
Il gameplay di Ghost Recon Breakpoint
Fin dalle prime battute del videogame siamo in grado di cogliere le varie sfaccettature del videogame. Nelle prime fasi del gioco, dopo essere atterrati nell'isola di Auroa, dovremo mettere in campo tutte le nostre abilità stealth e survivor per poter resistere in un luogo che brulica di soldati nemici, pronti a tutto pur di ucciderci. E proprio l'approccio survivor farà la differenza in questo frangente di gioco: bisogna avere con sé bende e siringhe che rigenerano la nostra vita, altrimenti anche una semplice ferita può limitare le capacità del nostro personaggio.
La campagna può essere affrontata sia in single player offline, sia in cooperativa online. Si tratta di due dinamiche molto differenti: nel single player dovremo fare attenzione a ogni piccolo movimento dei nemici, mentre nella modalità cooperativa dovremo essere bravi a coordinarci con i nostri amici/alleati. Rispetto a Wildlands il gameplay è abbastanza differente e mancano alcune funzionalità molto particolari. Ad esempio il tiro sincronizzato che nel titolo precedente permetteva di taggare i nemici e ordinare agli altri membri del team di ucciderli nello stesso istante. In Ghost Recon Breakpoint non avremo il supporto di nessun compagno fisico e dovremo fare tutto da soli. L'unico modo per utilizzare il tiro sincronizzato è tramite i droni, i quali, però, sono in numero limitato e ogni volta dovremo costruirli oppure acquistarli.
Per quanto riguarda i livelli di difficoltà presenti nel videogame è necessario fare un piccolo approfondimento. L'intelligenza artificiale che muove i nemici non è molto elevata: i movimenti sono ripetitivi e anche le modalità d'attacco. Ma giocare a livello "Arcade" oppure "Estrema" è molto differente. Se nel primo caso si può andare all'attacco in stile "Rambo" nel secondo il gioco è molto più tattico e le dinamiche stealth diventano importanti, Ogni singolo assalto deve essere pianificato, altrimenti il rischio di ritrovarsi a faccia in giù è molto alto.
Classi, armi e loot
Oltre a essere un videogame stealth, survivor, sparatutto open world, Ghost Recong Breakpoint ha anche dinamiche da loot shooter, in cui andare alla ricerca di casse premio permette di potenziare il proprio personaggio e le armi. E per non farsi mancare nulla, il titolo permette ai giocatori di scegliere tra quattro diverse Classi, ognuna con le sue caratteristiche e abilità speciali. Le quattro Classi sono: Medico da Campo, Assalto, Pantera e Tiratore.
Per quanto riguarda le armi, il titolo mette a disposizione un armamentario abbastanza vasto e completo, ma bisogna fare attenzione alle scorte. Armi pesanti come i lanciarazzi sono in numero limitato e non bisogna sprecarli per attacchi che potrebbero essere fatti anche con armi leggere.
Sul fronte loot e miglioramenti bisogna fare chiarezza. L'idea di inserire delle casse premio nei posti più disparati della mappa è sicuramente una buona idea e permette ai giocatori di scoprire gli anfratti più nascosti e di partecipare alle missioni secondarie. Ma bastano un paio di ore per capire che in realtà i miglioramenti trovati nelle casse servono veramente a poco. La differenza di danno tra un'arma modificata e una base è risibile. Solamente ottenendo i pezzi più rari (e acquistandoli nello store online) è possibile potenziare al massimo il proprio arsenale. L'aspetto positivo, però, è che non bisogna pagare per completare il gioco, bastano le armi raccolte sul campo di battaglia per concludere la storia.
La campagna in cooperativa
Per aumentare il divertimento è possibile giocare la campagna in cooperativa online, insieme ai propri amici oppure utilizzando il sistema di matchmaking del videogame, che svolge un buon lavoro riuscendo a costruire team molto equilibrati. Al netto dei tanti bug e glitch che ancora caratterizzano la modalità di gioco, la modalità cooperativa aumenta il divertimento di Ghost Recon Breakpoint. Se volete divertirvi in compagnia dei vostri amici, giocare in cooperativa è altamente consigliato.
Esistono anche altre due modalità di gioco online, che permettono di sfidare giocatori in carne e ossa. Si tratta di Eliminazione e Sabotaggio ed entrambe prevedono al massimo otto giocatori sulla mappa. La prima è il classico Deatchmatch a squadre con la particolarità che con il passare del tempo la mappa si restringe, mentre nella seconda bisogna piazzare un ordigno e difendere la zona in modo che i nemici non possano disinnescarlo.
Comparto grafico e audio Ghost Recon Breakpoint
Passiamo all'ultima fase della nostra recensione: la grafica e l'audio del videogame. Partiamo da un aspetto positivo: i dialoghi di Ghost Recon Breakpoint sono doppiati in italiano, una caratteristica sempre presente nei tioli sviluppati da Ubisoft.
La grafica del videogame, invece, è lontana dagli standard attuali, perlomeno da quella dei titoli più in voga. Tanti glitch grafici, bug, cutscene che mostrano problemi e texture non ben definite. Di contro, le ambientazioni e i personaggi sono ben realizzati. Per quanto riguarda il frame rate, il gioco non va mai sotto i 30fps dichiarati.
12 ottobre 2019