C'è chi ci scherza su; chi si dispera; chi, invece, spera sino all'ultimissimo secondo. E chi ha deciso di costruirci un business sopra. Le partite di calcetto sono croce e delizia degli adolescenti e degli studenti italiani. Moltissimi quelli che ogni settimana giocano una partita di calcio a 5, molti di più quelli che, invece, sono costretti a rinunciare a causa di un forfait dell'ultimo minuto o perché non si riescono a trovare i 10 giocatori “regolamentari”.
La partitella settimanale, per alcuni, è un vero e proprio cruccio. Passano ore ed ore al telefono, scorrendo gran parte della rubrica, nella speranza di trovare qualcuno pronto ad indossare le scarpette da calcio a 5 e scendere in campo. Invece, se ad avere questa esigenza è un ingegnere elettronico con la fissa dei social media, allora tirerà su un portale web dove organizzare partite e trovare giocatori disponibili nel giro di pochi minuti.
Il soccer network
Più o meno è così che è nato Fubles, primo soccer network ad essere stato creato in Italia nel 2007. L'idea è di Vito Zongoli, allora giovane ingegnere elettronico e allenatore della squadra di calcetto del Politecnico di Milano. Vito, come decine di altri ragazzi della sua età, era afflitto da un problema non da poco: riuscire a trovare giocatori di calcio a 5 pronti all'occorrenza nel giro di pochi minuti. Sfruttando le sue conoscenze informatiche e coinvolgendo nel progetto alcuni suoi amici, Zongoli mette su un piccolo portale dove gli iscritti potevano segnalare la loro disponibilità ed organizzare partite di calcetto.
Questa rudimentale piattaforma sarà la base di partenza per Fubles, community dedicata al calcio giocato. Fondamentale, per lo sviluppo della piattaforma, l'ingresso in campo di Mirko Trasciatti, laurea in Economia, grande passione per il calcetto e inimitabile fiuto per gli affari.
Come funziona Fubles
Il portale riscuote grandissimo successo nel giro di poco tempo. Dai 300 utenti – o poco più – delle prime settimane si passa rapidamente a diverse migliaia di utenti nei primi mesi di vita. A garantire un successo così veloce e immediato è dovuto in gran parte al passa parola tra gli utenti, entusiasti per la semplicità d'uso e la praticità della piattaforma.
Due caratteristiche che, nonostante i sette anni passati dal lancio della prima versione di Fubles, sono ancora le colonne portanti del soccer network. L'utente iscritto può decidere di organizzare una partita e proporla ad un ristretto gruppo di amici o a tutta la community. Oppure, se non avesse voglia di impelagarsi in questioni organizzative, può cercare una partita nelle vicinanze e prendervi parte. Grazie alle app (per iOS, Android e Windows Phone) tutto è ancora più semplice e immediato.
Numeri e investimenti
Il successo dell'idea di Zongoli e Trasciatti è testimoniata dai numeri che il portale – e le app – riescono a produrre e dagli investitori che la start-up milanese riesce ad attrarre. Ad oggi il soccer network conta ben 370mila iscritti, per un totale di 92mila partite di calcio a 5 giocate e 12mila centri sportivi censiti. Numeri che fanno di Fubles il primo soccer network in Europa e tra i primi al mondo.
Con un tale curriculum non deve quindi sorprendere il fatto che ci sia la fila di investitori pronti a scommettere sul successo della piattaforma di calcetto sociale. Il primo a farlo è stato Renzo Rosso, figlio del patron di Diesel e ora proprietari del 15% della società che gestisce Fubles. “Ho scoperto Fubles grazie ai miei colleghi – afferma Rosso – che organizzavano le partite di calcetto della nostra azienda utilizzando questa piattaforma. Ho avuto poi l'opportunità di conoscere il team che la gestisce e mi sono appassionato al progetto al punto di decidere di farne parte”.
25 aprile 2014