Obiettivo 2020. Come previsto dalla normativa europea e dalla Broadband strategy and policy, entro il 2020 il 100% della popolazione del Vecchio Continente (o, per meglio dire, dei cittadini dei Paesi Membri dell'UE) dovrà avere accesso a una connessione Internet domestica a banda ultralarga. Traducendo questa affermazione in cifre, vuol dire che non più tardi del 1 gennaio 2020 oltre 500 milioni di europei dovranno avere una connessione casalinga con velocità di 30 megabit al secondo.
Affinché questo risultato possa essere raggiunto, tanto gli Stati membri quanto i vari operatori telefonici e fornitori di servizi Internet stanno investendo centinaia di milioni di euro per ammodernare le infrastrutture e portare la fibra ottica quanto il più possibile vicino palazzi e abitazioni. Ciò ha fatto sì che una nuova terminologia tecnica "telefonica" affiancasse quella più nota di ADSL e simili. Se termini come FTTCab e VDSL fanno già parte del lessico utilizzato quando arriva il momento di sottoscrivere nuove offerte per la connessione Internet, ben presto sarà necessario conoscere la differenza tra una connessione in fibra FTTC da una FTTH o FTTB. Scopriamole insieme.
L'architettura della fibra ottica
Nell'ambito delle telecomunicazioni, la locuzione inglese Fiber to the x (abbreviato in FTTx termine nato come generalizzazione delle varie architetture possibili in questo settore) indica un'architettura di rete che utilizza la fibra ottica per trasportare il segnale – sia esso telefonico o di Rete – in alternativa alla tradizionale rete di accesso locale costituita da cavi di metallo (solitamente, doppini di rame).
Le architetture FTTx variano a seconda della distanza tra la fibra ottica e l'utente finale: la fibra, infatti, può sostituire completamente o solo parzialmente l'infrastruttura precedentemente esistente, avvicinandosi più o meno all'abitazione (o al gruppo di abitazioni) da raggiungere. I due estremi sono rappresentati dall'architettura FTTN (Fiber To The Node, "fibra fino al nodo") e dall'architettura FTTH (Fiber To The Home, "fibra fino a casa").
Gli acronimi
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FTTN. Chiamata a volte anche FTTE (Fiber To The Exchange), l'architettura "Fibra fino al nodo" indica il collegamento che arriva sino ad una cabina di controllo generale distante diverse centinaia di metri (in genere almeno 300) se non chilometri da casa dell'utente. In questo caso il cosiddetto "Ultimo miglio" conserva il tradizionale cablaggio in rame: ne risulta un progressivo degrado delle prestazioni della linea, in proporzione alla lunghezza del cavo di rame, il che comporta velocità di connessione giocoforza molto limitate
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FTTC. L'architettura Fiber To The Cabinet o Fiber To The Curb (rispettivamente "Fibra fino alla cabina" o "Fibra fino al ciglio del marciapiede") individua il passaggio successivo nella gerarchia delle architetture di rete legate alla fibra ottica. In questo caso, il cablaggio per la banda ultralarga si avvicina sino a poche centinaia di metri dall'abitazione arrivando sino al cosiddetto armadio di strada (solitamente distante non più di 300 metri dalle case), dal quale si dipanano successivamente i collegamenti in rame verso le singole abitazioni. Rispetto al primo caso, essendo più limitata la lunghezza del cavo in rame, la velocità di connessione è migliore sebbene non ai livelli di una connessione in fibra ottica "pura"
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FTTS. Il passo successivo porta dall'armadio direttamente alla strada. Con l'architettura "fibra fino alla strada" (Fiber To The Street, molto simile all'architettura FTTC), la linea in fibra viene portata sino al minidistributore presente praticamente in ogni isolato, distante solitamente non più di 200 metri dalle abitazioni da servire
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FTTB. Acronimo di Fiber To The Building o Fiber to the basement (rispettivamente, "fibra fino al palazzo" e "fibra fino alle fondamenta"), con questa architettura la fibra raggiunge il "limite esterno" della costruzione o la cantina del palazzo nel caso in cui si tratti di un collegamento condominiale. La linea telefonica – e di Rete – arriva all'interno dell'abitazione sempre attraverso i doppini di rame ma, vista la lunghezza molto contenuta degli stessi (in genere poche decine di metri), la velocità di connessione risente molto poco del degrado del segnale ad essi correlata
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FTTH. L'ultimo tassello dell'architettura dei collegamenti di rete in fibra è il Fiber To The Home, "Fibra fino a casa". In questo caso il cablaggio in fibra arriva sino all'interno dell'abitazione (o alla scatola telefonica esterna) garantendo connessioni ad alte prestazioni. Non prevedendo doppini di rame in alcun tratto del percorso di collegamento, costituisce la soluzione più costosa ma anche quella che garantisce servizi di migliore qualità nel lungo termine
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FTTP. La Fiber To The Premises (letteralmente, "fibra fino alla struttura") è un termine generico utilizzato per individuare collegamenti in fibra ottica del tipo FTTB o FTTH per scopi domestici (ad esempio, abitazioni con giardino) o per aziende di piccole e medie dimensioni (ed esempio una connessione in "fibra fino alla sede aziendale")
22 dicembre 2017