Chrome OS è il sistema operativo di Google preinstallato nei laptop Chromebook, derivato dall'OS open source (sempre di Google) Chromium OS, ed è secondo molti è un'ottima alternativa a Windows e a macOS. Ma ha un problema: la frammentazione. Non parliamo dello spazio su disco, ma della scarsa uniformità di questo OS che crea agli utenti ben più di un problema specialmente dopo che in Chrome è stata introdotta la compatibilità con le app per Android e per Linux. Secondo molti questa doveva essere la mossa vincente di Google, visto che uno dei limiti di Chrome OS è sempre stato lo scarso numero di applicazioni disponibili. Invece, questa scelta ha messo in luce proprio la frammentazione di questo sistema operativo. Che sta sperimentando molti dei problemi già visti su Android.
La frammentazione su Android
A differenza di Chrome OS, e similmente a Chromium OS, Android è un sistema operativo open source. Il che vuol dire che qualunque produttore di smartphone può usarlo sui propri prodotti, modificandolo parzialmente per renderlo compatibile col singolo dispositivo. Lo stesso vale per ogni aggiornamento: quando è uscito Android 9.0 Pie, ad esempio, i produttori di smartphone hanno impiegato del tempo per far funzionare la nuova versione con la propria interfaccia utente e le proprie funzionalità specifiche. Tra una release ufficiale di Android e il suo effettivo arrivo sullo smartphone, quindi, possono passare pochi giorni come mesi interi. A volte il produttore decide di non portare neanche l'aggiornamento sui modelli più vecchi: perché lo sviluppo costa e perché così ti invogliano a comprare un modello più nuovo.
La frammentazione su Chrome OS
Tutto questo, in teoria, non dovrebbe succedere su Chrome OS che è sviluppato direttamente da Google ed è uno solo, senza alcuna versione specifica. E per molte funzionalità è effettivamente così: Google rilascia il software e funziona sull'hardware di tutti i produttori. Come succede anche su Windows. Ma se parliamo della compatibilità delle app Android o Linux con i laptop dotati di Chrome OS, allora le cose si complicano. Tale compatibilità, infatti, è resa possibile dalla cosiddetta "virtualizzazione": dentro Chrome OS viene lanciata una versione virtuale di Android o di Linux che fa girare l'app.
Ma quale versione di Android o di Linux? E qui si torna al problema già visto: la frammentazione. Già, perché anche se la versione di Android che gira dentro Chrome OS è quella ufficiale di Google (senza le personalizzazioni dei produttori di hardware) è pur vero che di versione del sistema operativo del robottino verde ce ne sono tante. Ciò vuol dire che ci sono alcune versioni di Chrome OS che integrano Android 9, altre che invece hanno dentro versioni precedenti. Ma non solo: Chrome OS 72, una delle ultime versioni, ha portato Android Pie 9 su alcuni dispositivi Chromebook mentre su altri no. E Google non spiega il perché, mentre gli utenti nei forum si scervellano e si lamentano.
Ricapitolando, quindi, se hai comprato un Chromebook ufficiale dallo store di Google (invece di fartelo da solo installando Chromium OS su uno dei tuoi laptop o PC) è perché eri convinto di ricevere automaticamente gli ultimi aggiornamenti di questo sistema operativo. Senza pensieri e prima di tutti gli altri, un po' come succede con Android se compri uno smartphone Google Pixel. Ma nella realtà dei fatti non è realmente così: il sistema operativo più recente viene sempre scaricato e installato, ma al suo interno alcune componenti potrebbero non essere aggiornate. Ma tu, di tutto ciò, te ne accorgi solo quando provi a usare un'app per Android (o per Linux, che avendo diverse distribuzioni soffre dello stesso problema su Chrome OS) e non ci riesci.
La soluzione alla frammentazione di Chrome OS
Purtroppo, ad essere onesti, non c'è una vera soluzione al problema della frammentazione di Chrome OS. Google consiglia di non disattivare gli aggiornamenti automatici sui Chromebook, affinché ogni macchina sia equipaggiata con l'ultima versione disponibile del suo sistema operativo. Ma come abbiamo ben visto, nel caso delle app Android neanche questo basta. Quello che possiamo consigliare agli utenti che si stanno chiedendo se è il caso di comprare un Chromebook, è semplicemente di informarsi bene per capire cosa, e come, gira sul modello che vorrebbero acquistare.
19 giugno 2019