In Breve (TL;DR)
- La FOMO, o Fear of Missing Out, è uno stato d’ansia legato alla paura di essere esclusi da eventi o esperienze, amplificato dall’uso eccessivo dei social network.
- Si manifesta con il bisogno compulsivo di controllare notifiche e contenuti online, causando stress, difficoltà di sonno e riduzione delle interazioni reali.
- Per prevenirla, è utile fare un digital detox, riscoprire passioni offline e, nei casi più gravi, rivolgersi a uno specialista per ristabilire un equilibrio.
Gli strumenti digitali e i social network sono entrati prepotentemente a far parte della vita delle persone e, nella maggior parte dei casi, offrono un grande aiuto. Permettono di organizzare la propria vita velocemente e con semplicità, di comunicare con persone molto distanti, di socializzare, di portare a termine delle attività professionali mantenendo elevate performance e tanto altro ancora. Tuttavia, soprattutto quando il loro uso è eccessivo, possono esserci anche dei risvolti negativi, che partono da piccoli disturbi fisici fino a sfociare, nei casi più gravi, in una vera e propria dipendenza. Tra gli effetti, si può ritrovare la FOMO, acronimo inglese di Fear Of Missing Out.
Si tratta di una sorta di ansia sociale, un fenomeno teorizzato dallo scienziato sociale Andrew Przybylski, sempre più diffuso e che viene scatenato, solitamente, proprio da un’eccessiva esposizione ai social network. Un fenomeno da non sottovalutare, che colpisce soprattutto i giovani, ma non solo.
Scopriamo, nel dettaglio, cos’è la FOMO, come riconoscerla, quali sono i sintomi più evidenti e, soprattutto, come combatterla.
Cos’è la FOMO, la paura di restare disconnessi
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Fomo, Fear Of Missing Out, in italiano ‘Paura di restare fuori’. La FOMO, infatti, è un vero e proprio stato di ansia, che viene generato dalla paura di restare tagliati fuori dal mondo, di non partecipare ad esperienze piacevoli che stanno avvenendo e a cui stanno partecipando persone a noi care, online.
Si manifesta sotto forma di ansia, ma anche come forte desiderio di connettersi al mondo attraverso i social network, controllando con frequenza le piattaforme social a cui si è iscritti e prestando grande attenzione allo schermo dello smartphone e ad ogni notifica ricevuta.
La FOMO è uno stato d’ansia derivante dalla necessità di restare connessi e dalla paura di essere tagliati fuori dal mondo e di perdere eventi e momenti importanti
Il termine FOMO fu coniato da Patrick J. McGinnis, che lo utilizzò in un articolo intitolato Social Theory at HBS: McGinnis’ Two FOs e pubblicato nella rivista della Harvard Business School nel 2004.
La FOMO, in realtà, si può avvertire in qualsiasi caso, anche se non si fa un utilizzo frequente dei social e della tecnologia, ma è con la diffusione di questi strumenti e di queste piattaforme che il fenomeno si è amplificato. Ad essere colpiti sono soprattutto gli adolescenti, che talvolta fanno più fatica a gestire il proprio rapporto con i social.
Stando alle teorie di Andrew Przybylski, tra i maggiori esponenti degli studi sulla FOMO, questo stato d’ansia e desiderio di connettersi a ciò che potrebbe star accadendo deriva dal tentativo di soddisfare un bisogno base. Attraverso il controllo, l’essere umano si sente capace di influenzare l’ambiente e di guidare e poter controllare le relazioni con gli altri.
Come si manifesta la FOMO, quali sono gli effetti
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La paura di restare fuori, la FOMO, si manifesta con alcuni effetti. Non solo una persistente sensazione di ansia, ma anche dei comportamenti che possono provocare un calo delle proprie performance, calo della produzione, uno stato di malessere, distrazione e stati emotivi negativi.
Si manifesta con la necessità di controllare compulsivamente lo smartphone, anche quando non necessario. Si può notare questo comportamento, ad esempio, anche durante incontri con amici e familiari. Questo avviene perché si avverte il costante bisogno di restare connessi, di capire cosa sta accadendo e di accertarsi che nessun evento o conversazione online importante si stia sviluppando senza la propria presenza.
Vi è una incapacità a evitare di monitorare le modifica e di leggerle. Se si riceve un messaggio o una notifica dai social network, l’utente avverte la necessità di porvi attenzione e comprendere cosa sta succedendo.
Tutto ciò porta a degli effetti collaterali e negativi, che possono diminuire la qualità della vita del soggetto. Si riscontrano, tra gli altri sintomi, difficoltà del sonno e un grande senso di stanchezza. Lo stress può essere una conseguenza della tendenza a monitorare continuamente le notifiche e ad essere sempre presente, connesso e disponibile.
Dalla FOMO potrebbe derivare un’ansia sociale che rende difficoltosa l’interazione con gli altri, in particolar modo quella che non è mediata dagli schermi dello smartphone o di altri dispositivi.
La FOMO può rendere difficoltosa l’interazione reale con le altre persone
Si può altresì avvertire un senso di rabbia e frustrazione quando si scopre di un evento a cui non si è riusciti ad essere presenti e il bisogno di raccontare tutte le proprie esperienze non ad amici e parenti, ma ai propri contatti social.
Come è facile immaginare, tutto ciò può avere un grande impatto sulla propria vita. È necessario imparare a gestire la propria presenza online e renderla equilibrata.
Come prevenire la FOMO e come superarla
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La FOMO si può prevenire se si ha consapevolezza della propria presenza online e se si fa un utilizzo equilibrato di tutti gli strumenti digitali. Ci si deve concentrare su se stessi, non visualizzare le esperienze degli altri, ma viverne di proprie in maniera piena e spensierata.
Fare un digital detox può essere d’aiuto. Lasciare lo smartphone spento, evitare le notifiche e i social network può essere utile per tornare ad avere un contatto concreto con la realtà. Si possono riscoprire e scoprire passioni e hobby, organizzare passeggiate nella natura, fare attività fisica e tutto ciò che non si ha occasione di fare a causa dell’eccessivo tempo dedicato alla propria presenza online.
Come affermato precedentemente, la FOMO può avere una forte influenza negativa sulla propria vita. Quando tutto ciò accade è importante rivolgersi ad uno specialista, in grado di aiutare l’individuo a intraprendere un percorso necessario.
Per saperne di più: Benessere digitale e Digital detox