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Fitness tracker, orologio da corsa o smartwatch, di quale avete bisogno?

Il mercato dei wearable è sempre più ricco e specialmente chi fa sport ha oggi a disposizione mille alternative. Ecco cosa scegliere.

smartwatch per lo sport

Fitness tracker, orologio da corsa, smartwatch: a un occhio poco allenato possono sembrare tante facce della stessa medaglia ma, per chi l’allenamento lo fa davvero, questi tre nomi ricordano altrettanti device ben distinti, con peculiarità e funzionalità diverse da apprezzare e sfruttare.

Ma quali sono le differenze tra questi tre gadget indossabili e di quale avete bisogno? Per scoprirlo, non serve che conoscerli meglio.

Fitness tracker, orologio da corsa, smartwatch: di cosa stiamo parlando?

smartwatch sport

In linea generale e come già specificato, a fare la differenza tra i tre device ci sono le feature che vanno a caratterizzarli. Cominciando dal primo gruppo, i fitness tracker sono dedicati principalmente al benessere, inteso soprattutto come controllo delle principali funzionalità del corpo e dell’attività fisica: monitoraggio del battito cardiaco e del sonno, conteggio dei passi quotidiani e calcolo delle calorie bruciate.

Il discorso si fa più ampio quando si parla di orologio da corsa. In questo caso, infatti, il device integra anche delle caratteristiche permettono di cronometrare il tempo di esercizio, un gps integrato per registrare il percorso effettuato durante l’allenamento e tanto altro di utile, come un lettore musicale direttamente al polso, senza dover portare altro con sé durante la corsa (o altri allenamenti monitorabili) p l’attività fisica.

E poi ci sono i bottoni fisici: comodi da premere mentre si hanno le mani sudate e scivolose. E poi, per ultimi, ci sono gli smartwatches. Questi rappresentano la categoria più evoluta dei precedenti, visto che uniscono alle funzionalità già citate anche ulteriori app installabili sullo strumento, così come la capacità di effettuare e ricevere chiamate o messaggi di testo anche via servizi di messaggistica istantanea.

Lo schermo è touch, è - spesso - dotato di assistente vocale, un passo in più verso la totale autonomia nei confronti dello smartphone. Se il tipo di uso che se ne può fare appare dunque chiaro, capire quale sia il device migliore per le proprie esigenze può essere più complesso, soprattutto alla luce delle tantissime proposte presenti sul mercato.

La scelta, dunque, è quasi sempre una questione personale, che richiede un ragionamento precedente per evitare di ritrovarsi con uno strumento obsoleto o troppo complesso per le necessità del caso.

Fitness tracker, l’indossabile perfetto per chi vuole tenere sotto controllo il benessere

fitness band

Sono i device più semplici da usare, si connettono in pochi istanti allo smartphone e grazie all’accelerometro integrato monitorano il sonno e l’attività fisica. I fitness tracker posseggono anche piccoli schermi LCD, utili per avere a portata di mano un riassunto delle statistiche registrate, in attesa di poterne godere di una visuale più ampia - ma non sempre - via app sullo schermo del proprio smartphone.

Questi strumenti sono così semplici che, per molti, possono addirittura rivelarsi davvero troppo basici. Ciò però comporta un evidente vantaggio: la batteria dura e a lungo, anche più di una settimana con una sola carica. Il che significa che difficilmente si arriverà a metà giornata senza sapere a quanti passi si è arrivati durante la passeggiata. Certo, per uno sportivo può apparire un resoconto piuttosto limitato ma per i camminatori della domenica o senza tante pretese, normalmente sedentari ma interessati a tenere gli occhi aperti sul benessere del proprio corpo senza analisi troppo approfondite, la scelta è giusta: poca spesa, massima resa.

Tra i device di questo genere la scelta è più che ampia: a partire dal Fitbit Inspire 2, fino al Garmin Vivosmart 4 o addirittura le Mi Band vecchia scuola, come la versione 3 o 4, sono perfette per questo tipo di attività saltuaria.

Per un passo in avanti, senza però andare a scomodare altre categorie di dispositivi, vi è anche il Fitbit Charge 4 che, con tanto di GPS, può fare la sua figura al polso senza però tradire un eccesso di zelo in fase di acquisto.

Orologio da corsa, attività fisica costante con l’allenatore al polso

Saliamo di categoria - e anche di prezzo - con l’orologio da corsa. Alle funzionalità del fitness tracker, questo tipo di device aggiunge la possibilità di monitorare in maniera precisa non solo i chilometri e il tempo trascorso correndo su strada o su circuito, ma anche altri tipi di allenamento che vanno dal nuoto, alla bicicletta o all’attività cardio solo per citarne alcuni.

Partendo dalle funzionalità integrate, si può selezionare la tipologia di attività che si sta per intraprendere per il calcolo delle calorie bruciate, il monitoraggio del battito del cuore, la registrazione del tempo trascorso e dello spazio percorso.

Addirittura, molti modelli consentono di sapere in tempo reale se la velocità che si sta tenendo è giusta o è necessario incrementare o decrementare l’andatura. Insomma, con questi strumenti è quasi come avere un personal trainer al polso. Certo è che tante caratteristiche richiedano una maggior “attitudine smart” nei confronti di questi strumenti.

Seppure facilmente gestibili tramite pulsanti fisici disposti sui bordi laterali, così come in prossimità dello schermo (che solitamente è sensibile al tocco), la ricchezza di feature ne fa uno strumento più complesso da usare e da accoppiare necessariamente a smartphone di ultima generazione, in grado non solo di raccogliere ma anche di elaborare i dati registrati durante l’allenamento.

E poi c’è la batteria, meno durevole dei fitness tracker ma più performante di uno smartwatch. Anche in questo caso, a far la differenza sono le funzioni attive. Più ve ne sono, meno durerà la singola ricarica effettuata. E non parliamo di GPS integrato e funzionante: se c’è, sicuramente influisce negativamente sulla durata della batteria, anche ad ogni allenamento.

Anche in questo caso, tra i migliori esempi ci sono quelli prodotti da Garmin (specializzato in questo settore), come il Forerunner 45 o il Forerunner 945 Music. Interessante è anche il Garmin Fenix 6, in grado di analizzare le performance effettuate durante diversi tipi di attività sportiva, senza limitarsi dunque solo alla corsa.

Smartwatch, come avere uno smartphone al polso

smart watch

Hanno un design peculiare, comprendono praticamente tutte le loro funzionalità dei precedenti ma sono in grado di sostituire, o almeno di sopperire in caso di necessità, ai compiti di uno smartphone grazie alla connessione LTE disponibile su alcuni modelli. Sono gli smartwatch, quei dispositivi dal quadrante di orologio e dalle molteplici caratteristiche distintive. Quello che si può notare, fin da subito, è il prezzo: più sono le funzionalità e maggiore è il costo.

C’è da dire, però, che sull’altro piatto della bilancia si posiziona di prepotenza la capacità di fare davvero tutto: telefonate, sms, messaggistica istantanea, navigazione in rete, navigatore satellitare, addirittura telecomando per la fotocamera del proprio telefonino. E i giochi? Sì, ci sono anche quelli.

Quello che a volte manca è, invece, la batteria: può capitare di doverla ricaricare anche dopo soli due giorni di utilizzo, nonostante non se ne faccia un uso attivo particolarmente intenso. C’è da considerare però che il costante monitoraggio dell’attività cardiaca, la connessione allo smartphone via Bluetooth, a internet via Wi-Fi e alla rete LTE per tutte le funzioni tipiche dei telefonini consumano carica in maniera decisamente intensa.

Meglio, dunque, tenere a portata di mano il suo dispositivo di ricarica. In questa categoria la scelta non ha limiti, se non quelli dettati esclusivamente dal prezzo o dalla migliore capacità di integrazione con il proprio smartphone.

I più famosi sono gli smartwatch di Apple e Samsung, rispettivamente denominati Apple Watch e Galaxy Watch, quest’ultimo adatto per i device della casa produttrice così come altri con sistema operativo Android. Entrambi hanno una quantità di app dedicate di primo livello, assistenti vocali direttamente al polso e un design di prima categoria che si fa riconoscere una volta in giro.

Scendendo leggermente di prezzo e riducendo di un minimo le funzionalità, ecco comparire i nomi di Fitbit Versa 3 e Honor Magic Watch, entrambi adatti ai due sistemi operativi che vanno per la maggiore (Android e iOS). Non resta che valutare le qualità e le proprie necessità, in modo da compiere la scelta migliore per il proprio quotidiano.

A cura di Cultur-e
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