La storia si ripete. Ciclicamente. Ce lo ha insegnato l'italiano Giambattista Vico a inizio del XVIII secolo, ce lo ha ricordato il tedesco Friederich Nietzsche un paio di secoli più tardi. Non dovremmo stupirci, quindi, se ogni 12 mesi, più o meno a metà settembre, “orde fameliche” di videogamers si accalcano di fronte alle vetrine dei negozi in attesa di accaparrarsi una copia del proprio gioco di simulazione calcistica preferito.
E come ogni anno, si ripete, sempre identico a se stesso, il teatrino tra chi difende le ragioni di Fifa 14 di EA Sports e chi, dall'altro lato della barricata, glorifica i passi in avanti di PES 2014 di Konami. Una sfida che ricorda, per molti versi, una partita di calcio. Anzi, la partita di calcio: due vere e proprie corazzate che si affrontano a viso aperto, sostenute da tifoserie scalmanante e convinte della superiorità della propria fazione.
Sorge, a questo punto, l'atavica domanda: quale tra i due videogame è il migliore?
La grafica e il gameplay
Pro Evolution Soccer si presenta ai nastri di partenza forte di un motore grafico tutto nuovo. Il team di sviluppo di Konami ha dovuto fare gli straordinari per riuscire a completare il gioco in tempo: PES 2014 è stato completamente riscritto per adattarlo a Fox Engine, ma ne è valsa la pena. Il gioco ne guadagna in dinamicità e fluidità; i giocatori sono curati sin nei minimi dettagli e le espressioni facciali – almeno quelle dei top player – sono identiche a quelle reali. Molto curato, come al solito, il gameplay: i giocatori virtuali si muovono in campo come le loro versioni “reali”, regalando ai videogamers emozioni a non finire. Piccola pecca, la mancata implementazione della pioggia.
Fifa 14 risponde con una grafica leggermente migliorata rispetto al passato, ma nulla di più. A favore del team di EA Sports c'è da dire che non ci fosse poi così molto da migliorare. La fisica di gioco è decisamente più realistica rispetto alla versione dell'anno passato e i videogamer potranno apprezzare questo particolare soprattutto in fase di tiro e di contrasto. Un po' carente, invece, la cura dei dettagli dei giocatori.
Le modalità di gioco
Volendo, si potrebbe inserire il disco di Fifa 14 all'interno della propria console – o del proprio computer – e passare un intero anno a giocarci.
Questa nuova versione del gioco di Electronic Arts, infatti, presenta un numero così elevato di modalità di gioco che ci si potrebbero passare 365 giorni e più senza mai stancarsi. Modalità carriera, stagione, Fifa Ultimate Team e molto altro ancora: contro una potenza di fuoco così vasta e potente, PES 2014 può davvero poco.
Online
Molti di quelli che hanno provato la versione multiplayer di PES 2014 hanno avuto di che lamentarsi: il gioco, rispetto alla versione offline, è molto più lento e macchinoso, accusa ritardi inspiegabili e, soprattutto, un tempo di risposta incredibilmente alti. Tanto che più di qualcuno, in attesa di tempi migliori, ha rinunciato a giocare online.
Problemi non presenti, invece, in Fifa 14. Nella versione multiplayer tutto fila liscio: tempi di risposta accettabili e gameplay sostanzialmente immutato.
La telecronaca
Sul versante della telecronaca si confrontano due coppie di titani. Fifa 14 riprone, per l'ennesima volta, l'affiatatissima coppia Caressa-Bergomi, PES 2014 risponde con l'inedito duetto (quanto meno nella realtà) tra Pardo e Marcheggiani. EA Sports ha limato ulteriormente alcuni dettagli, rendendo le telecronache estremamente precise e puntuali; Caressa e Bergomi, però, iniziano ad accusare un po' di logorio e gli utenti alla lunga potrebbero anche stufarsi. Pardo e Marcheggiani (e Konami, di conseguenza) puntano tutto sulla freschezza del linguaggio e sulla precisione tecnica: c'è ancora qualcosa da migliorare (il commento non è sempre sincronizzato con le azioni di gioco), ma rispetto al passato siamo più avanti.
Le licenze
È sotto questo aspetto che Pro Evolution Soccer paga lo scotto maggiore rispetto al rivale di sempre. Le licenze ufficiali dei vari campionati e competizioni, infatti, sono sempre state il tallone d'Achille del gioco giapponese. Quest'anno Konami ha provato a correre ai ripari acquistando le licenze per la Uefa Champions League, la Uefa Europa League e la Coppa Libertadores, ma il confronto non regge.
Fifa 14 ha licenze per oltre 30 campionati e più di 30 stadi; PES 2014 risponde con le licenze della Liga spagnola, della Serie A italiana e della Ligue 1 francese. Per le squadre della Premier League inglese vengono utilizzati nomi di fantasia (che permettono, comunque, di capire con quale squadra si sta giocando), mentre la Bundesliga tedesca è completamente assente. Un deficit pesante, molto pesante: il Borussia Dortmund vicecampione continentale non potrà provare a migliorarsi, quanto meno virtualmente.
In questo caso, quindi, la bilancia pende facilmente a favore del gioco sviluppato da Electronic Arts.
Quale scegliere
Qualsiasi cosa scriveremmo in questo paragrafo, sarà molto probabilmente inutile. E non perché uno dei due giochi è nettamente migliore dell'altro e non sussiste alcun dubbio sulla scelta da fare. Più semplicemente perché qualsiasi giudizio, per quanto oggettivo e super partes possa essere, difficilmente potrà far desistere un videogamer dalla scelta che, magari nel suo subconscio, ha già fatto.
Questione d'affetto, questione di preferenze personali, questioni di fede calcistica. Probabilmente una combinazione di questi tre fattori e molti altri, ma il punto non cambia: la scelta sarà dettata più dai gusti e dai preconcetti che ci si porta dietro per le esperienze degli anni passati. Basta farsi un giro su forum specializzati o leggere commenti sparsi qua e là sul web. C'è chi grida alla “resurrezione” di PES, tornata finalmente a realizzare un gioco di calcio come si deve; chi si dice profondamente deluso da Konami che, nonostante il lavoro profuso, non è ancora riuscita a chiudere il gap dai rivali di EA Sports; chi, ancora, giudica Fifa 14 una mezza delusione e si dice pronto a passare tra le linee nemiche. Insomma, un tourbillon di reazioni e commenti diametralmente opposto che di certo non aiutano a sbrogliare la matassa.
In media stat virtus, dicevano i romani. E probabilmente, assieme alla virtù troviamo anche la verità. Perché è vero che PES 2014, grazie al nuovo motore grafico, è riuscita in parte a ricucire lo strappo che la divideva da Fifa 14. Ma è altrettanto vero che il gioco di EA Sports è ancora superiore a quello di Konami. Questione di dettagli e sottigliezze – come, ad esempio, alcune animazioni nel corso del gioco, l'affair licenze e le modalità di gioco – ma anche per questa stagione agonistica Fifa 14 sembra prevalere su PES 2014.
10 ottobre 2013