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La satira politica torna nel Medioevo con Feudalesimo e Libertà

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Sei giovani cavalieri tentano di ristabilire l'ordine feudale a suon di battute e chiamate alla pugna. Con Feudalesimo e Libertà la satira politica veste i panni del Medioevo

Feudalesimo e Libertà

Una delle parole più inflazionate del panorama politico italiano è libertà. La troviamo, ripetuta a più riprese, nei programmi dei vari partiti politici e delle coalizioni; è presente, declinata in varie forme, nel nome di diversi partiti; gli esponenti politici, poi, fanno a gara a chi riesce a inserirla più volte all’interno della stessa frase. Non c’è quindi da stupirsi se, nel già floridissimo mondo della satira politica italiana, qualcuno ha deciso di prendere un po’ in giro quest’improvvisa ondata libertaria.

 

L'endorsement di Dante per Feudalesimo e Libertà

 

Feudalesimo e Libertà nasce su Facebook a fine dicembre 2012, due mesi prima delle elezioni politiche. L’obiettivo era quello di ristabilire il feudalesimo in tutta Europa, riportando così l’Impero ai fasti di un tempo. FEL ha tentato, così, di partecipare alle elezioni politiche italiane di febbraio ma, nonostante una lista composta da nomi altisonanti (Giovanna d’Arco, Torquemada, Cangrande della Scala e William Wallace tra gli altri) e l’endorsement di moltissimi “volti noti” del medioevo (tra tutti, Dante Alighieri), non è stata ammessa alla pugna elettorale. Ma i sei giovin cavalieri che per primi si impegnarono nell’opera di restaurazione del potere feudale e imperiale non demordono e, a suon di chiamate alle armi, continuano a denunciare i mali di un potere politico corrotto e corruttore.

Lo fanno, naturalmente, a loro modo. Tutti gli appelli, tutte le denunce, tutte le chiamate alle armi vengono fatte in un italiano molto simile al linguaggio volgare parlato nel 1500 nel Centro Italia. Le loro invettive contro la democrazia e gli usi e costumi moderni sono piene di parole come villico, pugna, giammai, otium, manducar e così via. Un linguaggio ipnotico e allo stesso tempo attraente, dato che nel giro di quattro mesi la pagina fan di Feudalesimo e Libertà conta già 142 mila servi della gleba pronti a immolarsi per i loro signori e per il bene dell’impero. Sempre e comunque con il sorriso sulla bocca, per uno degli esempi di satira politica più geniali e divertenti degli ultimi mesi.

 

29 aprile 2013

A cura di Cultur-e
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