Nel pur variegato mondo delle distribuzioni Linux, Fedora ricopre tra tutte un posto particolare. Nata nel 2003 da una costola di Red Hat, è diventata pian piano una distribuzione Linux completa e versatile, con milioni di utilizzatori in tutto il mondo. Linus Torvalds, papà di Linux, è tra i maggiori fan di Fedora tanto da dichiarare di utilizzarlo su tutti i computer che ha in casa. Lo sviluppo e il mantenimento di Fedora è assicurato da una fitta rete di sviluppatori indipendenti e ingegneri che assicurano il costante miglioramento delle funzionalità presenti all'interno della distribuzione Linux.
L'obiettivo è di implementare, nel minor tempo possibile e nel miglior modo, tutte le novità del mondo dell'open source e affermarsi come leader del settore. Per raggiungere questo scopo, gli sviluppatori Fedora applicano le modifiche direttamente sul codice sorgente del kernel Linux anziché aggiungere "pezzi" al codice della distribuzione stessa. In questo modo le novità introdotte saranno disponibili e utilizzabili da tutti gli utenti del sistema operativo open source, indipendentemente dalla distribuzione Linux utilizzata.
Una peculiarità che ha permesso a Fedora di conquistare i favori di milioni di utenti in tutto il mondo. Secondo DistroWatch, portale che monitora la "popolarità" delle varie distribuzioni Linux, Fedora è la quinta più scaricata negli ultimi 12 mesi alle spalle di Mint, Debian, openSUSE e Ubuntu.
Storia di Fedora
Nata nel 2003 come progetto sperimentale di una piccola fetta della community di utenti Red Hat, Fedora si afferma ben presto come una realtà a sé stante nel panorama delle distribuzioni Linux. L'obiettivo iniziale è di testare software non incluso nelle repository ufficiali Red Hat e provare a implementare nuove funzionalità nella distribuzione Linux. Nel giro di pochi mesi la cerchia di sviluppatori e ingegneri al lavoro sul codice cresce in fretta, tanto che tra il novembre 2003 e il novembre 2004 sono rilasciate tre versioni di Fedora. L'ultima versione disponibile è Fedora 23, rilasciata il 3 novembre 2015.
Il nome deriva dal cappello che fa da logo a Red Hat: un borsalino di colore rosso che, per l'appunto, è chiamato "fedora" in alcuni Paesi.
Caratteristiche di Fedora
Le varie release di Fedora sono caratterizzate da un ciclo di vita piuttosto breve. Il supporto per ogni versione è garantito per un tempo estremamente breve (13 mesi circa), mentre i rilasci delle nuove versioni si susseguono a cadenza semestrale (solitamente maggio e novembre).
L'interfaccia grafica di Fedora è gestita attraverso l'ambiente desktop GNOME e l'interfaccia di default è GNOME Shell. Ciò non vuol dire che sia l'unica opzione a disposizione degli utenti: volendo è possibile utilizzare Fedora con KDE, Xfce, LXDE, MATE e Cinnamon.
La gestione dei pacchetti e l'installazione di nuovi programmi avviene attraverso il sistema di gestione dei pacchetti RPM: DNF è il gestore di default, ma anche in questo caso gli utenti possono ricorrere ad altri software gestionali.
Le distribuzioni Fedora
Per garantire una distribuzione più ampia posibile, Fedora è rilasciata in molteplici modalità.
- Distribuzione Linux su DVD. Un'immagine DVD contenente tutti i pacchetti software che permettono di installare la distribuzione Linux su qualunque computer e ne garantiscono la piena funzionalità
- Live DVD. Un'immagine DVD che può essere utilizzata senza necessità di installare il sistema operativo sul disco fisso. Utilizzata, solitamente, per testare Fedora su nuovi computer o per recuperare sistemi informatici corrotti
- Minimal boot. Una versione ridotta di Fedora, grazie alla quale è possibile installare la distribuzione Linux accedendo alle repository condivise in rete, anche locale
Le spin
A partire dalla versione Fedora 21, la distribuzione Linux nata da Red Hat è disponibile in tre prodotti "principali": Fedora Cloud, Fedora Server e Fedora Workstation. Il progetto Fedora, però, è caratterizzato anche dalle cosiddette Spin: versioni alternative della distribuzione Linux che, offrendo applicativi e funzionalità "differenti" rispetto a quelle presenti nella release ufficiale, si adattato a diverse tipologie di utenti. Includendo software come SciPy, Octave, Kile, Xfig o Inkscape, le varie Spin di Fedora possono essere utilizzate da gamer, da utenti interessati alla sicurezza informatica del proprio sistema, al design, alla robotica, all'informatica scientifica e molto altro ancora.
Le repository
Fino a Fedora 7, gli utenti potevano accedere a due diverse repository di programmi: Core ed Extras. Fedora Core conteneva tutti i pacchetti essenziali per il corretto funzionamento della distribuzione Linux, così come altri software e applicativi presenti nella versione completa di Fedora distribuita via DVD. Fedora Extras, invece, poteva essere utilizzata per scaricare i pacchetti sviluppati dalla comunità di programmatori indipendenti che non erano inclusi nella "versione ufficiale" della distribuzione Linux. Nel 2007, con il rilascio di Fedora 7, le due repository si sono fuse, dando vita a un unico grande "mercato" di software e applicativi di varia natura.
Gli utenti, comunque, possono installare software non inclusi nella repository ufficiale aggiungendo nuove fonti per gli applicativi alla propria distribuzione. Tra le più utilizzate troviamo Livna, FreshRPM, RPM Fusion e negativo17.