Il gioco più atteso dell'anno è diventato ben presto il gioco più discusso dell'anno. Di chi stiamo parlando? Di Fallout 76, ultima opera uscita dai laboratori di Bethesda Softworks, e disponibile da pochi giorni per console e computer. Fallout è una delle serie videoludiche più amate dai giocatori: grande storia, gameplay avvincente e grafica impeccabile. Fallout 76, però, è completamente differente rispetto ai capitoli precedenti: bastava giocare cinque minuti alla beta pubblicata qualche settimana fa per capire di avere tra le mani un gioco che nulla aveva a che fare con il passato glorioso della serie. Le avventure in single player che davano molta libertà ai giocatori hanno lasciato posto al gioco online stravolgendo completamente l'impianto tipico di Fallout. Una scelta coraggiosa quella di Bethesda Softworks, ma che purtroppo non ha pagato i dividendi sperati. Fin dal primo giorno dall'uscita sugli scaffali, Fallout 76 è stato preso di mira dai giocatori e dagli esperti di settori: commenti pessimi e votazioni ben al di sotto della sufficienza hanno costretto la software house statunitense a correre ai ripari cercando di calmare le acque. Secondo alcune indiscrezioni, Bethesda avrebbe rimborsato alcuni utenti che avevano una copia PC buggata e che rendeva impossibile giocare al videogame.
Fallout 76 è a tutti gli effetti un prequel dei capitoli usciti finora: la storia è ambientata a poco più di 20 anni dall'esplosione della bomba nucleare che ha distrutto il Mondo come lo conosciamo oggi. L'unico a salvarsi è il nostro personaggio che è riuscito a salvarsi nascondendosi all'interno del Vault 76. Una volta uscito fuori, la Terra è completamente stravolta: non c'è vegetazione, non ci sono animali, ma solamente creature mostruose pronte a ucciderci. Un'assenza abbastanza grave è quella dei NPC, unica forma "umana" con i quali poter parlare, ma la scelta di Bethesda Softworks è una diretta conseguenza dell'ambientazione storica scelta per Fallout 76. La storia è una delle poche note liete del videogame: è abbastanza lunga (per completare il gioco sono necessarie almeno 30 ore di gioco, non tenendo conto delle quest secondarie) e avvincente, e come nel classico stile di Fallout offrirà degli spunti per pensare come si sta evolvendo oggi l'umanità. Se la storia è una delle note liete, è necessario parlare anche di tutto quello che non va, partendo dal gameplay anacronistico, fino ad arrivare a un comparto tecnico datato per le console e i computer del 2018. Le texture sono a tratti imbarazzanti e i bug rendono impossibile esplorare fino a fondo la mappa.
Fallout 76 è un gioco che fa discutere e che farà parlare di sé ancora per molto tempo. Finora i commenti sono tutt'altro che entusiastici: il gioco è realizzato male e completamente fuori fuoco per il mercato videoludico 2018. Dopo anni di successi, Bethesda Softworks sembra vivere una crisi di identità che si ripercuote anche nel gioco. Con Fallout 76 si è voluto esplorare il mondo dell'online, ma non si invogliano i giocatori a collaborare tra di loro ed è completamente assente il multiplayer online: non è possibile sfidare o uccidere gli altri giocatori. Che senso ha, allora, rendere necessaria la connessione a internet? Fallout 76, resta, comunque uno dei giochi più attesi dell'anno e per poter dare un commento equilibrato è necessario provare fino a fondo il videogame. Ecco la nostra recensione di Fallout 76.
Benvenuto nell'Appalacchia
È la regione dell'Appalacchia (situata negli Stati Uniti nord-orientale) ad ospitare le avventure di Fallout 76. Il videogame ci offre la mappa più interessante e vasta di tutti i capitoli della serie: ambientazioni sterminate, tante zone da esplorare e molte missioni secondarie da portare al termine. Come detto in precedenza, la storia è una delle parti più interessanti di Fallout 76: il gioco è a tutti gli effetti un prequel ambientato qualche decina di anni prima rispetto agli altri episodi. Indosseremo i panni di uno dei pochi sopravvissuti all'esplosione nucleare che ha devastato la Terra: dopo venticinque anni è costretto a uscire dal Vault 76 per riconquistare il pieneta, ma trova una situazione completamente diversa. La Terra è devastata, non c'è vegetazione, non ci sono animali, ma solamente essere ostili e infetti. Da qui parte la nostra avventura alla riconquista del pianeta, che avrà una durata di circa 30 ore, escludendo le missioni secondarie (che aumentano la longevità e rendono il gioco praticamente infinito).
I dolori per i gamer cominciano abbastanza presto. Dopo pochi minuti, vi accorgerete della mancanza degli NPC umani con cui poter interagire, ma la scelta di Bethesda Softworks, per quanto sofferta, è stata ben ponderata: nel periodo storico in cui è ambientato Fallout 76 non c'è forma di vita umana.
Giocare insieme
La caratteristica più interessante e su cui ha puntato maggiormente Bethesda è il gioco in cooperativa. Rispetto ai titoli precedenti, Fallout 76 richiede la connessione a internet per essere giocato: l'obiettivo è far cooperare i giocatori per portare a termine le missioni. Purtroppo il gioco non è pensato per essere vissuto in cooperativa con i propri compagni: fin dai primi momenti si intuisce che il PvP non offre nessun vantaggio al giocatore e che è inutile cercare di uccidere gli altri player.
Gameplay Fallout 76: cosa non va
Sono tanti gli aspetti che non vanno in Fallout 76, ma il gameplay insieme al comparto tecnico è sicuramente quello meno riuscito nel videogame. Il gioco sembra essersi fermato al decennio scorso: il sistema di shooting è insufficiente per un titolo del 2018, il movimento delle armi è lentissimo, la mira non funziona bene e il sistema di carte inventato per far progredire il proprio personaggio è tutt'altro che semplice da capire. Il crafting, altro aspetto che ha sempre caratterizzato Fallout 76, presenta un sistema antiquato, complicato da utilizzare e per molti aspetti inutile per proseguire nella storia.
Passiamo a parlare di armi e armature. Il loro numero nel gioco è pressoché infinito, ma l'usura rende quasi impossibile sviluppare un'arma. I costi di potenziamento sono altissimi e ci costringono a fare delle scelte che vanno contro i nostri interessi. Un sistema, quello messo su da Bethesda Softworks, che ha necessità di essere rivisto il prima possibile, prima che i giocatori decidano di abbandonare definitivamente i server del gioco.
Cosa fare in Fallout 76
Le attività di certo non mancano in Fallout 76: Bethesda Softworks ha avuto la bravura di sviluppare una trama principale che tiene il giocatore occupato per circa una trentina di ore, e delle missioni secondarie che allungano la longevità del gioco e che lo rendono potenzialmente infinito. Inoltre, ogni giorno sono disponibili delle missioni che hanno una durata di 24 ore che mettono in palio potenziamenti per il proprio personaggio, per le armi e le armature. La software house ha promesso che nei prossimi mesi saranno disponibili nuove missioni e che il gioco verrà seguito dagli sviluppatori per almeno un paio di anni.
Comparto tecnico Fallout 76: cosa non va
Fallout 76 è la dimostrazione che il Creation Engine di Bethesda Softworks non è più adatto ai videogame del 2018 e ai titoli tripla A. Il gioco sembra essere sviluppato un paio di anni fa: le texture sono pessime, la qualità delle ombre è simile a quella dei giochi delle console della generazione passata, i glitch e i bug rendono Fallout 76 a tratti ingiocabile. Bethesda ha fatto trapelare di essere a conoscenza dei problemi del videogame e di essere al lavoro per risolverli nel più breve tempo possibile. La speranza è che ci riesca e che renda Fallout 76 un titolo degno del suo nome
Fallout 76: le conclusioni
Fallout 76 continuerà a far parlare di sé per ancora molto tempo. Il videogame al momento non riesce a superare la sufficienza e a offrire un'esperienza di gioco che sia quanto meno accettabile: troppi i bug e i problemi tecnici. Ma il gioco non è completamente da buttare: la storia è strutturata molto bene e offre spunti interessanti che fanno riflettere. Ma è un po' poco per un videogame che prometteva di rivoluzionare il mondo del gaming.
24 novembre 2018