Che i dettami dell'open source si possano adattare senza troppi problemi anche al mondo del'hardware è cosa risaputa. Se solo si avesse un dubbio, basta guardare al successo avuto da Massimo Banzi e dal suo Arduino per capire che questo settore può offrire possibilità insperate e inattese. Forse anche per questo motivo Facebook ha deciso di consorziarsi con Nokia, Intel e diverse altre aziende attive nel mondo delle telecomunicazioni per creare una piattaforma open source – sia hardware sia software – utile per implementare reti di comunicazione in maniera più semplice e veloce.
Il progetto, denominato Facebook TIP (acronimo di Telco Infra Project), segue le orme di un'iniziativaanaloga lanciata cinque anni fa dal social network di Mark Zuckerberg per creare una rete di data center più efficienti e "modulari", capaci di adattarsi alla perfezione ai ritmi di crescita di Facebook. Se Facebook TIP dovesse avere successo, aiuterà gli operatori del settore a realizzare reti di connessione più semplici e più facilmente scalabili (ovvero adattabili in tempi brevi al mutare delle condizioni operative).
Accesso, backhaul, core
Nei piani dei consorziati, il progetto dovrebbe portare allo sviluppo di tutte quelle infrastrutture necessarie all'implementazione e al corretto funzionamento di una rete di telecomunicazione. In particolare, gli sforzi di Facebook TIP sono rivolti alla creazione dell'accesso, del backhaul e del core, i tre elementi fondamentali di ogni rete di telecomunicazione pensata per la connessione a Internet.
L'accesso, come dice il nome stesso, è l'infrastruttura di rete che consente a telefoni, smartphone e modem di accedere alla connessione dati per mezzo di stazioni base e celle di rete. Il backhaul, invece, è l'infrastruttura comunicativa "fisica" (come la fibra ottica, le onde radio e il doppino di rame) sulla quale transitano le informazioni. Il core, invece, include quei protocolli e quegli standard software che garantiscono il corretto funzionamento del network, gestendo il traffico dei pacchetti dati e facendo sì che la tariffazione dei servizi non contenga degli errori.
Modello open source
Ovviamente, né Facebook né alcuna altra società consorziata ha intenzione di "inventare" nulla di nuovo. Accesso, backhaul e core sono gli elementi fondanti delle reti telecomunicazioni che già utilizziamo tutti i giorni per la connessione Internet, per inviare SMS o per effettuare chiamate dallo smartphone. Si tratta, in particolare, di un sistema piuttosto datato – quasi centenario – composto da un complesso mix di strutture fisiche e protocolli software brevettati e registrati. Quindi, molto costoso da mantenere, gestire e utilizzare a causa dei costi relativi alle royalties.
Questa combinazione di fattori fa sì che difficilmente nuovi operatori riescano ad affacciarsi sul mercato delle telecomunicazioni e ha frenato lo sviluppo – tecnologico, ma non solo – del settore. L'obiettivo di Facebook TIP è quello di dare una sferzata a quest'area, creando una piattaforma operativa che sia utilizzabile liberamente e migliorbile avere la costante preoccupazione di infrangere brevetti o eventuali registrazioni di marchio.
Reti nel cloud
Il consorzio che lavora al progetto TIP, ovviamente, non è il solo a studiare e progettare soluzioni innovative per il settore delle telecomunicazioni. AT&T, gestore telefonico statunitense, da tempo è impegnato in un'opera di virtualizzazione delle proprie infrastrutture grazie a sistemi come il Software defined network. L'approccio e gli scopi di Facebook sono, a grandi linee, gli stessi che hanno spinto AT&T a scendere in campo.
Facebook spera di creare un'infrastruttura di rete più aperta e modulare e, per questo, più economica, che possa rimpiazzare con successo le attuali tecnologie utilizzate in tutto il mondo per l'implementazionie dei network di telecomunicazioni.
Facebook TIP in azione
In attesa che il consorzio di società si arricchisca di nuovi nomi, Facebook sta già testando le prime tecnologie TIP in un piccolo villaggio indonesiano, con la speranza che altre infrastrutture di rete modulari e open source possano essere installate altrove già nel corso del 2016. Si tratta di una sfida piuttosto complessa, dal momento che il mondo delle infrastrutture per le telecomunicazioni è più complesso di quanto possa apparire a prima vista e non è detto che tutti gli operatori di rete siano pronti o comunque interessatiad aderire al consorzio Facebook TIP.
Molto più probabile, sostengono molti analisti del settore, che Facebook miri a raggiungere un obiettivo secondario e collaterale. Per non perdere le posizioni di mercato acquisite negli anni, molti grandi produttori di infrastrutture di rete si adatteranno al sistema modulare e "interscambiabile" che Facebook ha ipotizzato, mettendo però da parte il versante open source. In questo modo il social network di Mark Zuckerberg riuscirebbe comunque nel suo obiettivo: creare i presupposti per una rete di comunicazione semplificata e più economica dando così spazio di manovra anche a operatori indipendenti e outsider.