Recenti studi hanno dimostrato come, i non vedenti, si sentano spesso esclusi o isolati dalle dinamiche del social media, specie quando non sono in grado di partecipare ad una conversazione incentrata su un media "visuale". Una nuova funzionalità di Facebook, però, spera di porre rimedio a questo problema.
Da circa dieci mesi, l'azienda sta espandendo la propria funzione del testo alternativo automatico, che descrive cosa è presente in un'immagine, con una nuova tecnologia di riconoscimento degli oggetti.
Sin dagli albori dell'Internet, il testo alternativo (conosciuto ai più come alt-text tag) è stata una parte importante nella costruzione delle pagine web. L'alt-text è quello che compare quando una pagina è rotta o non riesce a caricarsi per una connessione lenta. Oggi è abbastanza desueto, ma Facebook ha pensato di riportarlo in voga, mescolandolo con una avanzatissima tecnologia di riconoscimento degli oggetti presenti nelle immagini. Questo porterà i non vedenti e i videolesi che accederanno al social network con uno screen reader (quel dispositivo che consente ad una nota audio di descrivere ciò che accade in video) di ottenere una breve descrizione delle immagini che gli utenti postano.
Attualmente gli screen reader consentono solo di sapere il nome di chi ha postato l'immagine e il testo "letto" dal monitor annunciava semplicemente che si trattava di una "foto".
Secondo Facebook, questo sistema potrà descrivere sia immagini semplici come "cibo" o "pizza" che foto più complesse, come "due persone che sorridono indossando occhiali da sole colorati". E tutte le descrizioni saranno fornite con un la precisazione "l'immagine potrebbe contenere".
Ogni giorno circa 2 miliardi di immagini sono condivise su social network come Instagram, Facebook, WhatsApp e Twitter. Proprio quest'ultimo ha di recente consentito agli utenti di aggiungere un alt-text alle proprie foto, proprio per rendere partecipi i follower non vedenti.
Al momento, l'alt-text automatico per Facebook è disponibile solo in inglese e solo per gli Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia e Nuova Zelanda e funziona solo con video lettori che si interfacciano con sistemi operativi iOS. Ulteriori lingue, Paesi e piattaforme saranno resi disponibili prossimamente.
5 aprile 2016