Una delle maggiori chiavi del successo di Twitter è la massiccia presenza di vip, sempre pronti a postare foto o tweet, non importa dove si trovino. Il social network cinguettante è diventato, quindi, una sorta di gazzetta ufficiale cui fanno riferimento riviste specializzate in gossip, quotidiani e, soprattutto, i fan di mezzo mondo alla ricerca di foto e notizie dei loro beniamini.
Facebook – e Mark Zuckerberg in particolare – ha sempre sofferto un po' questa posizione di subalternità nei confronti di Twitter. Non che le vip e i vip manchino su Facebook; semplicemente il social network più frequentato al mondo resta comunque una scelta secondaria rispetto a Twitter. Dalle parti di Menlo Park decidono quindi di correre ai ripari, tentando di convincere sempre più personaggi celebri dello show business a postare sulle pagine di Facebook.
L'app per le celebrità
La soluzione individuata nelle segrete stanze di Menlo Park è un'applicazione mobile dedicata esclusivamente a utenti famosi. Stando a fonti interne di Facebook, un ristretto gruppo di VIP starebbe collaborando con l'azienda per testare l'app per celebrità: se tutto dovesse andare come previsto, nel giro di qualche mese dovrebbe essere rilasciata pubblicamente. Ufficialmente non arriva alcuna conferma né smentita della notizia: semplicemente, un portavoce della società precisa che “Facebook sta sperimentando alcune nuove funzionalità mobile per aiutare personaggi pubblici a interagire più facilmente con i loro fan”.
Controllo totale
Gli altri utenti, comunque, non hanno di che preoccuparsi. L'applicazione in fase di realizzazione non concederà particolari privilegi alle celebrità, né creerà utenti di serie A e utenti di serie B. L'app servirà ai VIP – o chi cura la loro immagine sui social network – a tenere sempre sott'occhio quello che si dice su di loro. Se dovesse scatenarsi una discussione, sarebbero così in grado di seguirne passo passo lo sviluppo e intervenire quando più lo ritengono opportuno. Così facendo, la discussione acquisterebbe ancora maggior vigore e un maggior numero di interazioni. Per la gioia di Mark Zuckerberg e delle sue tasche, naturalmente.
L'app, inoltre, dovrebbe garantire una gestione più semplice e completa delle statistiche relative al personaggio pubblico.
Ancora una volta
Come si fa notare ormai da più parti, non è la prima volta che Facebook prende spunto da Twitter – per utilizzare un'espressione politically correct – per implementare nuove funzioni nella sua piattaforma. Basta pensare, ad esempio, alla possibilità di taggare i propri amici all'interno dei post (e non solo sulle fotografie) o alla più recente introduzione degli hashtag e dei profili verificati. Sperando che anche in questo caso l'intuizione si riveli giusta e fortunata.
14 agosto 2013