Se c'è una app per smartphone che sta riscuotendo molto successo e, allo stesso tempo, sollevando molti dubbi è sicuramente FaceApp. Si tratta di un'applicazione che utilizza intelligenza artificiale e reti neurali per applicare dei filtri al volto delle persone. Lanciata nel 2017, ha ottenuto grande successo nell'estate del 2019, quando grazie a un nuovo aggiornamento è stato aggiunto il filtro per invecchiare il volto delle persone. Un filtro talmente reale che è diventato virale in pochissimi giorni. Attori, sportivi, personaggi famosi e tante persone comuni hanno iniziato a pubblicare immagini con il loro volto invecchiato.
Il filtro per diventare "più saggi" non è l'unico presente su FaceApp. L'applicazione permette di applicare diversi filtri: c'è quello per il makeup o per cambiare acconciatura, per far sorridere una persona o per scontornarla dallo sfondo. L'applicazione può essere scaricata gratuitamente dal Google Play Store e dall'App Store, ma il numero di filtri a disposizione è limitato. Per acquistarli tutti è necessario acquistare la versione Pro al costo di 3,99 euro al mese, 19,99 all'anno oppure 43,99 una tantum.
Come funziona FaceApp
FaceApp è disponibile sia per iOS che per Android e si trova facilmente su App Store e Play Store. Al termine dell'installazione, FaceApp chiede l'autorizzazione ad accedere alla nostra gallery, dalla quale preleverà le foto da modificare. Una volta scelta la foto, il funzionamento dell'app è essenziale: basta scegliere il filtro e lasciare lavorare gli algoritmi di intelligenza artificiale. Completato il lavoro, si può salvare l'immagine sul dispositivo o condividerla su Facebook, Instagram o altri social.
Se non vogliamo utilizzare una foto presente nella memoria dello smartphone, possiamo scattarla direttamente dall'applicazione. Effettuato lo scatto, la procedura da seguire è la stessa: scegliamo il filtro e lo applichiamo.
La privacy su FaceApp
I dubbi su FaceApp hanno tutti a che fare con la privacy, perché l'app ha raccolto milioni e milioni di foto dei nostri volti senza dire chiaramente come tratterà questi dati biometrici (il volto, come anche l'impronta digitale, è considerato un dato biometrico perché permette di individuare e distinguere una persona). Nella scarna privacy policy di FaceApp si legge che lo sviluppatore reale dell'app è l'azienda russa Wireless Lab 000, con sede a San Pietroburgo.
Dall'analisi del traffico dati generato da FaceApp, però, si intuisce che Wireless Lab 000 fa circolare le foto da server situati al di fuori della Russia: soprattutto in USA, si tratta di server di Amazon e di Google. Wireless Lab dice molto genericamente che condivide i dati con i propri "Affiliati", ma non specifica altro.
Foto geolocalizzate?
FaceApp non raccoglie solo foto, ma anche molti dati provenienti dallo smartphone dell'utente che ha installato l'app. Tra questi c'è pure la posizione geografica, il che vuol dire che FaceApp può sapere dove si trova una persona che ha un determinato volto. E può anche condividere, se lo ritiene necessario, con i propri affiliati.
FaceApp si difende
Da quanto si può intuire facilmente, anche senza essere degli esperti di privacy, FaceApp non è conforme al regolamento europeo GDPR sul trattamento dei dati personali, anche perché permette ai bambini da 13 anni in su di usare l'applicazione (e quindi raccoglie i dati anche dei tredicenni). Intervistati da TechCrunch, i manager di FaceApp hanno risposto ad alcune domande per difendersi dalle accuse: "Molte delle immagini vengono cancellate dai nostri server entro 48 ore dalla data di upload. Non vendiamo né condividiamo dati dell'utente con società terze". Però l'azienda conferma che gran parte degli effetti vengono applicati da remoto: la foto esce dallo smartphone dell'utente, viene elaborata sui server di FaceApp, e torna allo smartphone dell'utente.
FaceApp: come rimuovere le proprie foto dai server
Sempre a TechCrunch la società ha anche spiegato come rimuovere le immagini dai server di FaceApp, se si teme per la propria privacy. La procedura è tutt'altro che intuitiva: dall'app mobile bisogna andare su "Settings > Support > Report a bug". Da qui si possono modificare le impostazioni della privacy e chiedere la rimozione delle foto.
FaceApp: perché raccoglie le foto?
Considerando il fatto che in pochi sono disposti a pagare 3,99 euro al mese per usare la versione completa dell'app, è evidente che FaceApp ha il suo guadagno nella raccolta dei dati personali. È così per tutti i servizi e le app gratuite: se non lo stai pagando, il guadagno arriva da altre fonti. Non si vede alcun motivo per il quale questa regola d'oro, vecchia quanto Internet, non debba applicarsi anche a FaceApp. Il dubbio, se mai, è come FaceApp riesca a monetizzare le foto dei nostri volti. Le teorie, anche abbastanza cospirazioniste; un'ipotesi più credibile è quella che descrive FaceApp come un'enorme operazione globale di raccolta di foto del viso per creare i dataset necessari ad allenare gli algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning. Dataset del genere, di queste dimensioni, ce ne sono ben pochi e per metterci le mani sopra bisogna prima metter mano al portafogli.
19 luglio 2019