Era la mezzanotte del 6 ottobre 2010, quando sull'App Store apparve una nuova app dal nome curioso. Si chiamava Instagram e in meno di una settimana raccolse 100.000 utenti. Negli anni è diventata un vero e proprio caso di successo, arrivando ad influenzare il modo in cui guardiamo il mondo, scattiamo foto al cibo e registriamo filmati con i nostri amici.
Naturalmente non è l'unico social network ad avere conquistato il cuore di milioni di utenti. Negli ultimi dieci anni, applicazioni di questo tipo sono spuntate come funghi sui vari store online: da Vine, Snapchat, Twitter, fino al recente TikTok, la nuova app che da qualche anno è entrata nell'olimpo dei social preferiti dai ragazzi. Senza dubbio, nell'ultimo decennio gli utenti hanno sperimentato e condiviso contenuti di diverso tipo: inizialmente erano solo piccoli testi, a cui si sono aggiunte fotografie. In seguito, i video sono diventati sempre più importanti, e oggi rappresentano un vero e proprio social trend. Osservare come si sono evoluti le varie piattaforme ci permette di capire quanta strada hanno fatto, e soprattutto cosa ci riserva il futuro.
2010: di quando Facebook rubava la scena agli altri social
Nel 2010, anno in cui venne lanciato Instagram, Facebook occupava la scena. Altri giganti come Google e Twitter cercavano di guadagnare terreno, ma il social di Mark Zuckerberg rimaneva il preferito degli utenti di tutto il mondo, mietendo vittime su vittime. L'unico a sopravvivere è stato Twitter, caratterizzato dai suoi brevi messaggi di testo, rappresenta ancora oggi uno dei canali prediletti da giornalisti e addetti stampa. Tuttavia, nulla possono i suoi 300milioni di utenti mensili, contro i 2,45 miliardi contati su Facebook.
2011: l'importanza di Snapchat per l'evoluzione dei social network
Dopo il lancio di Instagram, nel 2011 arriva Snapchat a smuovere la scena. Questa applicazione permetteva di pubblicare foto e video di pochi secondi, che potevano essere visualizzati per un massimo di 24 ore. Poi sparivano nel nulla. Questo canale è stato quindi il primo a lanciare i contenuti effimeri, quelli che poi si sono diffusi a macchia d'olio nelle altre applicazioni.
L'analista di eMarketer Debra Aho Williamson, durante un'intervista ha ribadito l'importanza di Snapchat nell'evoluzione dei social network, dicendo che "questo social ha introdotto un modo totalmente diverso di comunicare, coinvolgendo innanzitutto i giovani, e poi via via, utenti di ogni età".
Infatti, a partire da questo momento, Instagram, Facebook e anche WhatsApp hanno introdotto le cosiddette Stories, contenuti che spariscono in un giorno. Questo tipo di comunicazione ha avuto un incredibile boom negli ultimi due anni.
2014: Mark Zuckerberg crea il suo impero social
Un'altra scossa del mercato è avvenuta quando Mark Zuckerberg decide di costruire il suo impero social. Dopo aver ideato Facebook, piattaforma più importante del decennio, compra anche Instagram e in seguito WhatsApp per 22 miliardi di dollari.
Nel 2013 Zuckerberg tentò anche di mettere le mani su Snapchat, offrendo 3 miliardi di dollari, ma il suo fondatore e CEO Evan Spiegel rifiutò.
Per un po' di tempo, sembrava che Instagram potesse mantenere la sua anima indipendente anche dopo l'acquisizione da parte di Facebook, ma nel 2018 i cofondatori Systrom e Mike Krieger hanno lasciato l'azienda a causa delle tensioni con il CEO di Facebook. Dopo l'abbandono, il social network fotografico è entrato a tutti gli effetti sotto le ali di Zuckerberg, che, come avrai notato, recentemente aggiunto l'espressione "da Facebook" in tutte le schermate di avvio delle sue applicazioni. Giusto per fugare ogni dubbio circa il suo potere decisionale.
Insomma, con Instagram, WhatsApp, Messenger e Facebook, la società oggi gestisce i dati di oltre un miliardo di persone, un numero da capogiro che ha messo in allarme diversi gruppi sociali e politici. Sono tanti gli attori sociali, le organizzazioni e i partiti che chiedono gran voce che la società di Mark Zuckerberg venga smantellata, soprattutto dopo i recenti scandali legati alla gestione della privacy, primo tra tutti Cambridge Analytica.
2016: l'entrata in scena di TikTok
Quando Facebook, con le sue tante app, sembrava dominare stabilmente il mercato dei social network, ecco che nel palcoscenico digitale si affaccia un nuovo canale pronto a rimescolare le carte. Parliamo di TikTok, che in qualche modo ricorda Vine, il popolare servizio che permetteva di pubblicare video di sei secondi, chiuso nel 2017.
TikTok è un social network cinese lanciato nel 2016 originariamente con il nome di Musical.ly. L'app permette agli utenti di realizzare video tra i 15 e i 60 secondi, a cui è possibile aggiungere effetti e soprattutto una serie di suoni in sottofondo, da brevi musiche a sketch ripresi da film e serie tv. Questo canale è amatissimo dalla Generazione Z, composta da persone nate tra il 1997 e il 2010. Da molti è considerato il figlioletto di Youtube, e sicuramente promette bene: infatti nel 2018 è stata l'app più scaricata negli Stati Uniti, superando Instagram e Facebook.
In quell'anno, TikTok ha fatto il pieno di utenti, continuando nel 2019 quando ha avuto un boom anche in Italia. Non solo è stata scaricata da tantissimi adolescenti, ma ormai anche adulti, personaggi famosi, politici e aziende sono sbarcati su questo canale. Si tratta di una vera e propria febbre da mini-clip, e non si sa quanto durerà. Senza dubbio, questa applicazione si è già contraddistinta per essere il canale dei giovani, e si contrappone con passione a Facebook, il social degli utenti più maturi.
1 gennaio 2020