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Energia elettrica, le nuove tecnologie nel segno della sostenibilità e del risparmio energetico

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Come cambia il mondo dell’energia elettrica e quali sono le innovazioni in tema di sostenibilità e di risparmio energetico

Energia rinnovabile Miha Creative/Shutterstock

Il settore dell’energia elettrica è in continuo cambiamento e le innovazioni in materia di risparmio energetico e sostenibilità ambientale sono ormai sempre più frequenti e pronte a ridisegnare il mercato.

Il futuro dell’energia, quindi, è ancora tutto da scrivere e per comprendere pienamente i cambiamenti in atto e quelli che verranno da qui ai prossimi anni, vale la pena analizzare le principali tecnologie del settore e capire perché saranno così importanti per i consumatori e per i fornitori di servizi.

  • 0. Efficienza e sostenibilità, le ultime tecnologie nel settore dell'energia elettrica

    Energie rinnovabili

    chayanuphol/Shutterstock

    Efficienza e sostenibilità sono le due linee guida che il settore dell’energia elettrica dovrà seguire da qui fino al futuro, un percorso che per forza di cose porta verso le energie rinnovabili, ovvero quelle fonti energetiche che non sono esauribili (o quantomeno non lo sono in tempi brevi) o che, comunque, sono in grado di autorigenerarsi a un ritmo uguale o superiore al consumo.

    Bisogna considerare, però, che spesso l’energia prodotta da fonti rinnovabili potrebbe non essere sufficiente per il fabbisogno globale e, si devono considerare anche i processi di efficientamento e ottimizzazione delle risorse andando a ridurre gli sprechi. 

    In questo senso, danno un contributo importante le Smart Grid, le reti elettriche intelligenti, che controllano e gestiscono in tempo reale tutta l’energia che passa al loro interno, andando a ottimizzare domanda e offerta, prevenendo eventuali sovraccarichi dell’infrastruttura o interruzioni nella fornitura offrendo un servizio stabile.

    Le Smart Grid sono una delle nuove tecnologie più interessanti sul mercato e garantiscono una migliore distribuzione dell’energia elettrica e una maggiore efficienza dell’infrastruttura

    Implementando un sistema del genere prima di pensare alla produzione stessa di energia, sarà possibile ottenere una distribuzione più efficiente in grado di ridurre gli sprechi, garantendo a tutti l’accesso alla fornitura di energia ogni volta che serve.

    Dal lato degli utenti, invece, a fare la differenza per il futuro saranno sicuramente i pannelli fotovoltaici e le batterie ad alta capacità con i primi che, come ben noto, hanno il compito di trasformare in energia elettrica i raggi del sole e le seconde che fungono come delle vere e proprie “riserve di corrente”, da riempire con l’energia solare e utilizzare di notte o nelle giornate dove il cielo è coperto e un impianto fotovoltaico potrebbe non funzionare al massimo delle sue possibilità.

    Si parla di due tecnologie che, specialmente negli ultimi anni, stanno avendo una diffusione sempre maggiore e stanno diventando la scelta di milioni di persone nel mondo.

  • 1. Efficienza e sostenibilità, le principali energie rinnovabili

    Pannelli solari

    Diyana Dimitrova/Shutterstock

    L’energia solare è considerata la fonte di energia rinnovabile per eccellenza, inoltre è anche una delle più pulite e non rilascia inquinanti di alcun tipo.

    La “raccolta” di energia passa attraverso le radiazioni solari da utilizzare per generare energia elettrica utilizzando gli ormai diffusissimi pannelli solari che convertono direttamente la luce del sole in energia elettrica tramite i materiali semiconduttori di cui sono composti. 

    Un’altra fonte di energia rinnovabile e pulita è quella idroelettrica che sfrutta la forza dell’acqua trasformando l’energia cinetica prodotta dallo scorrimento (o dalla caduta) in elettricità.

    Per sfruttare questo sistema si può utilizzare una massa d’acqua, naturale o una artificiale, che viene convogliata in apposite condutture che scorrono ad alta velocità fino dentro a una turbina che trasforma l’energia cinetica in meccanica, azionando un alternatore che poi trasforma questa energia meccanica in corrente.

    L’energia eolica, invece, converte l’energia cinetica del vento in energia elettrica, tramite l’utilizzo di aerogeneratori, che sfruttano delle enormi pale rotanti per produrre energia meccanica e riconvertirla in elettricità attraverso un generatore.

    Sono molte le alternative sostenibili quando si parla di energia e, tra le più famose, c’è sicuramente l’energia solare, generata tramite i pannelli fotovoltaici installabili sul tetto di casa

    L’energia marina può essere prodotta in modi diversi: usando, ad esempio, le maree, le onde, le correnti marine oppure la differenza di temperatura tra l’acqua in superficie e quella in profondità.

    A seconda del tipo di soluzione scelta si utilizzano strumenti diversi come turbine o impianti di conversione appositi che sfruttano la forza naturale dei mari e degli oceani per produrre energia pulita e sostenibile.

    Vale la pena parlare anche dell’energia ottenuta da biomassa, cioè il composto biodegradabile che proviene dai rifiuti organici, che può essere utilizzato per produrre corrente elettrica, anche se non è un sistema sempre sostenibile.

    Per approfondimenti:

  • 2. Risparmio energetico: strategie e tecnologie per i privati 

    Lampadine LED

    BlurryMe/Shutterstock

    Naturalmente parlare di sostenibilità energetica (e ambientale) deve prevedere anche un uso consapevole delle risorse da parte delle persone che, per forza di cose, dovranno anzitutto cambiare le proprie abitudini di consumo.

    Ci sono delle piccole accortezze che, nella loro semplicità, possono fare la differenza per ridurre gli sprechi e soprattutto i costi dell’energia elettrica in bolletta, con il pianeta e il portafogli che ringraziano.

    In caso di un impianto di riscaldamento/raffrescamento elettrico, ad esempio, potrebbe essere utile mantenere la temperatura in inverno tra i 18° e 19° e in estate mai al di sotto dei 25° o, addirittura, spegnere l’impianto quando non viene utilizzato.

    L’altro grande suggerimento è quello di utilizzare correttamente gli elettrodomestici. Ad esempio, per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie è sempre utile farle lavorare a pieno carico, così da ridurre i cicli e i consumi.

    Sul fronte del risparmio energetico potrebbe essere altrettanto utile valutare l’acquisto di elettrodomestici di una classe energetica più elevata, così da garantire consumi inferiori e una maggiore efficienza. 

    Lo stesso discorso vale anche per l’illuminazione domestica, con la possibilità di acquistare luci LED che possono abbattere notevolmente i consumi.

    Banalmente, poi, quando non si utilizzano è bene spegnere le luci oppure optare per sensori che rilevano la presenza di persone nella stanza e si accendono e spengono in automatico.

    Sono molte le accortezze per risparmiare sulla bolletta, dall’acquisto di nuovi elettrodomestici di una classe energetica più elevata fino ad arrivare all’installazione di un impianto solare

    Un altro tema molto importante quando si parla di risparmio energetico è quello dell’assorbimento di corrente dai dispositivi in stand-by, che rappresenta circa il 30% del consumo annuo di energia.

    Seppur minimo, infatti, un device non completamente spento avrà comunque un consumo di energia che lo aiuta a riaccendersi più velocemente al momento dell’input ma che, chiaramente, andrà a gravare comunque sulla bolletta.

    Perciò quando non vengono utilizzati è sempre meglio optare per lo spegnimento del device (se non è possibile si può anche staccare la spina) così da evitare di consumare energia inutilmente.

    Poi potrebbe essere un’ottima soluzione investire in un impianto solare, sfruttando magari gli incentivi statali (se disponibili).

    Infine per tutti i cittadini che vivono nei Paesi dell'Unione europea, è bene tenere presente il mercato libero dell'energia che permette a chiunque di decidere liberamente da chi e a quali condizioni acquistare energia elettrica (vale anche per il gas naturale) secondo le proprie necessità.

    Il mercato libero, tra le altre cose, consente di cambiare venditore o tipo di contratto liberamente e scegliere al bisogno l'offerta che si ritiene più conveniente.

    Per approfondimenti:

  • 3. Mercato libero, cos’è e come funziona

    Mercato dell'energia

    lovelyday12/Shutterstock

    Il mercato tutelato luce (noto come Servizio di Maggior Tutela), prevede che il prezzo dell’energia venga stabilito dal Governo.

    Qui entra in gioco l’ARERA (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti) che si occupa di regolare tutte le condizioni della fornitura, intervenendo sui prezzi in base all’andamento del mercato delle materie prime.

    Con questo sistema, però, i prezzi del servizio cambiano ogni 3 mesi ed eventuali variazioni nella bolletta sono imprevedibili visto che il prezzo è, appunto, variabile.

    Il mercato libero, invece, prevede una maggiore competitività tra i fornitori, che possono definire liberamente le tariffe da proporre ai clienti che, da parte loro, sono liberi scegliere il gestore che in quel momento propone un’offerta più adatta alle proprie esigenze. 

    Naturalmente, nonostante questa maggiore dinamicità del mercato, il tutto è comunque regolamentato sia dall’ARERA che dall’Antitrust, così da garantire ai cittadini tutte le trasparenze del caso. 

    Il mercato libero garantisce una maggiore competitività tra i fornitori che in questo modo possono offrire tariffe più convenienti ai consumatori e con anche la possibilità di offrire sconti e servizi aggiuntivi oltre la luce.

    La fine del mercato tutelato dell’energia elettrica è prevista per giugno 2024 (salvo ulteriori rinvii da parte del governo). Da quel momento in poi i clienti definiti “vulnerabili” continueranno a essere serviti dallo stesso fornitore attraverso il servizio di tutela che darà loro un’offerta definita dall’ARERA e garantita dal proprio fornitore. 

    I clienti considerati “non vulnerabili” e a coloro che non scelgono un nuovo fornitore, saranno assegnati al servizio di "Tutela Graduale" e saranno servizi all’azienda fornitrice che ha vinto l'asta nella loro zona di residenza (tutte le informazioni al riguardo sono disponibili sul sito dell’ARERA).

    In generale però è da ricordare che i clienti possono sempre cambiare fornitore senza penale e alcuni fornitori hanno previsto sconti per i nuovi clienti e, alcuni contratti, offrono tariffe basate su fonti di energia rinnovabili.

    Inoltre alcune tariffe mercato libero sono a prezzo bloccato per 12/24 mesi consentendo agli utenti di “anticipare” quanto spenderanno e non ricevere brutte sorprese all’arrivo della bolletta.

  • 4. Cosa serve per passare al mercato libero

    Mercato libero dell'energia

    Andrey_Popov/Shutterstock

    Come appena detto con la fine del mercato tutelato in molti hanno dovuto effettuare il passaggio al mercato libero, sottoscrivendo un nuovo contratto.

    Un’operazione estremamente semplice che mette nelle mani del nuovo fornitore tutte le incombenze per il passaggio, inclusa la disdetta del vecchio contratto da inviare al precedente gestore.

    L’utente, quindi, anche per il futuro, dovrà solamente scegliere l’offerta più adatta alle proprie esigenze e sottoscrivere un nuovo contratto.

    Per farlo ci sarà bisogno dei dati anagrafici dell’intestatario della fornitura, del codice POD che identifica il contatore dell’energia elettrica (che si trova sull’ultima bolletta ricevuta), l’indirizzo email in caso si scelga di ricevere le bollette via web e un IBAN attivo se si sceglie l’addebito automatico della bolletta sul conto corrente.

    Fatto questo, il nuovo fornitore del servizio provvederà entro i tempi prestabiliti ad attivare il nuovo contratto. 

  • 5. Risparmio energetico: strategie e tecnologie per le aziende

    Industrie energia elettrica

    panuwat phimpha/Shutterstock

    Il contesto industriale è uno dei settori in maggior fermento e, visti i rincari dell'energia, non stupisce che sia anche uno di quelli più attenti alle tecnologie per il risparmio energetico e la sostenibilità.

    E in questo senso, la spinta per il cambiamento parte proprio dalle fonti energetiche rinnovabili che diventano il fulcro di un’innovazione che corre veloce e ha come linea guida uno sviluppo sostenibile sia in termini economici che in termini ambientali.

    Per le aziende che intendono muoversi in questa direzione, bisogna anzitutto partire da quello che viene chiamato “audit energetico” che permette di individuare criticità e punti di forza e agire in questo senso per efficientare l’intera infrastruttura.

    Generalmente, comunque, aumentare l’efficienza energetica corrisponde all’ottimizzazione dei macchinari industriali, sostituendo le vecchie macchine con modelli più recenti che possono garantire una grande riduzione dei consumi e dell’impatto sull’ambiente.

    Anche per le aziende risparmiare sui consumi è possibile e, tra le varie soluzioni, offerte c’è sicuramente la riqualificazione degli impianti con apparecchiature più moderne

    In tal senso, c’è solo l’imbarazzo della scelta e visto che, come già detto, il settore corre veloce, trovare il macchinario più adatto alle proprie esigenze non è una cosa impossibile e con un “semplice” investimento al riguardo, si può ridurre abbondantemente il consumo energetico.

    Se proprio non fosse possibile la sostituzione in toto del macchinario, bisogna sapere che a livello industriale è spesso possibile fare degli “upgrade” delle macchine già in uso e dotarle di sistemi di gestione dell’energia più recenti oppure di motori più efficienti e meno avidi di risorse.

    Anche valutare un programma di manutenzione predittiva potrebbe portare a un buon vantaggio energetico, soprattutto perché si andrebbero ad ammortizzare nel tempo i costi di gestione e, soprattutto, si avrebbe un apparato sempre funzionante al massimo delle sue possibilità.

    Un’infrastruttura che funziona a dovere è sinonimo di efficienza e di abbattimento di sprechi e consumi e, anche se non è sempre così, questa dovrebbe essere una priorità per le aziende in Italia e nel mondo.

    Poi chiaramente anche in ambito industriale valgono le premesse fatte per i privati cittadini: spegnere se possibile i macchinari quando non sono in uso, utilizzare un sistema di illuminazione ad alta efficienza e dai bassi consumi e valutare il passaggio a fonti energetiche rinnovabili.

    Quest’ultimo punto, forse, più degli altri può essere di grande aiuto alle aziende che possono anzitutto beneficiare di fondi e incentivi europei e statali per l’efficientamento energetico, coi costi di installazione che possono comunque essere ammortizzati in tempi ragionevolmente brevi e, spesso, senza nemmeno dover fermare le attività produttive.

    Per approfondimenti:La sostenibilità aziendale nel 2023

  • 6. Visione delle tendenze future nel campo dell'energia elettrica

    Intelligenza artificiale

    Deemerwha studio/Shutterstock

    Il futuro dell’energia elettrica, oltre alle nuove tecnologie di cui sopra orientate alla sostenibilità e al risparmio energetico, coinciderà necessariamente con i moderni paradigmi in tema di digitalizzazione e intelligenza artificiale.

    E non è un caso se anche il settore dell’energia si sta muovendo in questa direzione, abbracciando questi strumenti che, già da oggi, sono sinonimo di fortissima innovazione e grande efficienza.

    L’intelligenza artificiale, ad esempio, è una delle più grandi rivoluzioni tecnologiche della storia e sfruttarne le potenzialità vuol dire garantire agli utenti un sistema sempre perfettamente funzionante e ottimizzato per assolvere ai bisogni di tutti. 

    Ed è proprio questa la naturale evoluzione di un settore che sarà sempre più orientato verso una maggiore personalizzazione del servizio che, sfruttando l’analisi dei dati, saprà dare risposte su misura alle imprese e ai cittadini.

    Il futuro dell’energia elettrica coincide con le nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale che rende il settore molto più flessibile e più vicino alle esigenze dei singoli consumatori

    Per questo motivo anche il settore energetico si sta adattando a diventare più flessibile e pronto a portare nuovi equilibri tra produttori e consumatori che, grazie anche ai sistemi domestici per la produzione di energia elettrica (come i pannelli fotovoltaici), tendono ad essere ancora più vincolati gli uni agli altri con esigenze tutte nuove e potenziali criticità da risolvere (o da prevenire). 

    Ed è proprio su questo processo di digitalizzazione che bisogna puntare, per sfruttare pienamente le opportunità di queste tecnologie e, naturalmente, agevolare i cambiamenti nel settore energetico, verso energie più green e verso nuovi modelli di business orientati al futuro e pronti ad affrontare i cambiamenti repentini (come una crisi energetica “inaspettata”) che verranno negli anni a venire.

    Per approfondimenti: Intelligenza Artificiale e sostenibilità: una sfida da cogliere

A cura di Cultur-e
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