- Primi passi nel mondo dell’energia elettrica
- Mercato tutelato e mercato libero
- Come risparmiare energia elettrica
Il mondo dell’energia elettrica può apparire molto complesso. Negli ultimi anni si è avuto accesso al mercato libero, con una grande varietà di offerte tra cui scegliere. I consumatori, al contempo, hanno sviluppato la tendenza di ricercare attivamente una riduzione dei consumi, non solo per ottenere un vantaggio economico, ma anche per ridurre il proprio impatto sull’ambiente.
Si dimostra cruciale, in questo contesto, comprendere come funziona il mercato e la differenza tra quello tutelato e quello libero, il significato dei principali termini utilizzati, come monitorare i consumi e come scegliere la miglior offerta in base alle proprie esigenze.
Cosa c’è da sapere sull’energia elettrica
L’energia elettrica è l’energia che viene comunemente associata alla corrente elettrica. Per produrla possono essere utilizzate diverse fonti energetiche, che si dividono in rinnovabili (sole, vento, acqua e altro ancora) e non rinnovabili (carburanti fossili e altro). Le prime sono sostenibili, poiché non producono sostanze inquinanti e non hanno un impatto fortemente negativo sul pianeta.
Per misurare l’energia elettrica si usa, nel Sistema Metrico Internazionale, il Watt, un’unità di misura che prende il nome da James Watt. Quando i consumi diventano notevoli, si parla di Chilowatt (kW), che corrispondono a 1000 Watt, o di Megawatt (MW), 1 milione di Watt.
Il consumo elettrico viene misurato attraverso il contatore, che rileva quanta energia è stata utilizzata dall’utente e trasmette i valori al fornitore. Quest’ultimo emetterà, in base a queste rivelazioni, la bolletta. I contatori moderni sono smart e permettono di eseguire una maggior quantità di azioni in breve tempo e da remoto, come la disattivazione o la trasmissione dei dati.
Altri termini da conoscere sono ‘voltura’, ossia la variazione dell’intestatario della fornitura di luce elettrica, e ‘subentro’, con cui si intende la riattivazione della fornitura che era stata disattivata in precedenza.
Differenze tra mercato tutelato e mercato libero
È bene conoscere la differenza tra mercato tutelato e mercato libero, anche se il primo cesserà di esistere e i consumatori dovranno accedere necessariamente al secondo.
Il mercato tutelato, che termina ufficialmente il 1° luglio 2024, ha delle tariffe regolamentate e stabilite dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambienti (ARERA), distribuite dal governo e destinate principalmente a famiglie e piccole aziende.
Nel mercato libero a farla da padrone è la concorrenza tra fornitori. I consumatori vi potranno trovare offerte personalizzate e scegliere quella che più si adatta alle loro esigenze. È importante, pertanto, conoscere i propri consumi, saper leggere una bolletta e analizzare le proprie abitudini.
Esistono due categorie di consumatori: vulnerabili e non vulnerabili. I vulnerabili sono coloro che hanno più di 75 anni, chi vive in condizioni economiche svantaggiate, gli utenti affetti da disabilità e quelli residenti in un contesto emergenziale dovuto ad eventi calamitosi. Per loro sarà possibile servirsi dal medesimo fornitore con un servizio che garantisce una maggiore tutela.
Per passare al mercato libero l’utente non dovrà fare altro che scegliere l’offerta che ritiene più conveniente e cambiare il suo fornitore, facendo attenzione alla distinzione tra mercato del gas e mercato dell’energia elettrica. Non sono necessari interventi tecnici e non sono presenti tasse da pagare per il passaggio.
Con il passaggio al mercato libero è ancora più importante conoscere tutte le pratiche per risparmiare energia elettrica, saper leggere i dati sul contatore e imparare a calcolare i consumi familiari.
Per approfondimento: Energia elettrica, le nuove tecnologie all'insegna della sostenibilità e del risparmio energetico