Dopo mesi passati a smentire un’eventuale totale acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk, il consiglio di amministrazione del social network ha finito per cedere.
Il CEO di SpaceX e Tesla ne ha prima acquisito il 10% delle quote, diventando azionista, e poi è riuscito ad acquistare la sua piattaforma preferita, con Twitter che ha dato l’approvazione per l’accordo da 44 miliardi di dollari.
L’acquisto verrà completato probabilmente entro il 2022, momento in cui Twitter diventerà un’azienda privata.
La prima decisione del proprietario di Tesla è stata quella di procedere al delisting della società, ovvero alla revoca della società dalle negoziazioni di una borsa valori. Quella di Wall Street, in questo caso. In quella data la società sarà interamente nelle mani dell’uomo più ricco del mondo, che potrà cambiare le regole del social network.
La visione di Elon Musk per Twitter
Le idee di Musk sulla libertà di pensiero e di parola non sono un mistero e le ha ribadite anche nel suo tweet dove festeggia l’acquisizione di Twitter.
Secondo il miliardario, la libertà di parola è il fondamento di una democrazia funzionante. Nella sua visione, Twitter deve diventare la piazza digitale dove si può discutere di argomenti che sono di vitale importanza per il futuro dell’umanità.
Per chi si sta chiedendo cosa ci si debba aspettare dal miliardario americano, Musk mette in chiaro di voler migliorare il social network con l’introduzione di nuove funzionalità.
Tra le ipotesi per il futuro di Twitter, aggiunge che vorrebbe rendere completamente open source gli algoritmi che regolano il social media.
L’obiettivo è duplice: aumentare la fiducia degli utenti e combattere lo spam creato dai bot, problema che affligge Twitter quanto altre piattaforme, come YouTube.
Come potrebbe cambiare Twitter
La visione di libertà di Musk allarma molti utenti. Il timore è che Twitter potrebbe diventare un luogo dove tutto è permesso, anche le manifestazioni di odio.
Nelle scorse settimane Elon Musk aveva già acquistato il 10% delle quote di Twitter, diventando di fatto il più importante azionista della società. La prima iniziativa che aveva lanciato era stato un sondaggio sul proprio profilo, in cui chiedeva al popolo di Twitter la loro opinione sulla possibilità di inserire il tasto Modifica sul social network.
Una mossa che va contro le posizioni della piattaforma, che dalla sua nascita si è sempre opposta all’introduzione di questa funzionalità.
Come gli utenti, anche i dipendenti di Twitter temono per il cambiamento di rotta che prenderà il social network. L’intera operazione non è stata comunicata fino ad acquisizione avvenuta, lasciando i lavoratori completamente all’oscuro. L’incertezza sul loro futuro all’interno dell’azienda nasce anche dalla decisione di eliminare le politiche di moderazione.
Donald Trump tornerà su Twitter?
Negli Stati Uniti questa notizia ha riacceso le speranze di molti repubblicani che sperano di vedere Donald Trump tornare a twittare sul social network.
L’ex Presidente era infatti stato bannato da Twitter a seguito dell’assalto al Congresso del 6 gennaio. Peccato che il tycoon non ne abbia la minima intenzione.
L’emittente Fox, sostenitrice di Trump, ha infatti fatto sapere che Donald preferisce continuare ad utilizzare la piattaforma Truth, da lui lanciata a seguito delle restrizioni subite sui social media.