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Come combattere le fake news durante le elezioni

Le campagne elettorali sono sempre più influenzate dalle notizie false e dai profili social che ne le diffondono ad arte. Il ministero dell'Interno e Facebook sono scesi in campo per contrastarle: ecco come

elezioni e fake news

Le fake news sono entrate prepotentemente nel dibattito politico nazionale e internazionale. Molti esperti di politica e comunicazione sono convinti che l'elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti e la vittoria della Brexit sono stati favoriti dalla diffusione di notizie palesemente false sulla Rete. Le piattaforme social, da luoghi virtuali dove incontrare i propri amici, si sono trasformate in delle vere e proprie tribune politiche dove gli utenti vengono sopraffatti da un'infinità di messaggi differenti. A causa di un vero e proprio overload informativo per gli utenti non è semplice saper riconoscere una notizia vera da una falsa. E si affidano a quelle che hanno il maggior numero di condivisioni su Facebook e Twitter o che creano il maggior scalpore. E solitamente si tratta di notizie false.

Anche le stesse piattaforme social hanno capito la pericolosità delle fake news. Dopo un primo momento in cui Mark Zuckerberg (creatore di Facebook) e Jack Dorsey (CEO di Twitter) hanno cercato di minimizzare l'importanza avutadai due social network nelle elezioni del 2016 e 2017, entrambi hanno ammesso che le piattaforme social sono state molto importanti per l'elezione a presidente degli Stai Uniti di Trump. Tanto da correre immediatamente ai ripari per cercare di arginare il fenomeno. Ma non è così semplice come può sembrare. La diffusione delle notizie false segue la stessa logica dei video virali: gli utenti condividono senza capire che quel contenuto potrebbe avere un impatto notevole sulla vita di una persona. E le "fabbriche di bufale" scommettono proprio sull'incapacità degli utenti di riconoscere una notizia falsa da una vera.

Il problema delle fake news è molto sentito anche in Italia, soprattutto a ridosso delle elezioni e con l'inizio della campagna elettorale. Tutti i partiti politici sono coscienti che i social network sono diventati una piazza da dover presidiare perché capaci di spostare milioni di voti in poche settimane. E in molti (da tutti gli schieramenti politici) stanno sollevando il problema delle notizie false. Per placare gli animi è intervenuto il Ministero dell'Interno che in collaborazione con la Polizia Postale ha creato il Red Button, uno strumento che permette ai cittadini di segnalare le notizie false che scovano sulla Rete. Un servizio, quello offerto dalla Polizia Postale, che mira a depurare il dibattito pubblico dalle scorie create dalle notizie false.

Che cosa è e come funziona il Red Button

 

red button commissariato di ps online

L'ultimo strumento, in ordine di tempo, creato per contrastare la diffusione delle notizie false è il Red Button. Si tratta di un servizio realizzato dal Centro anticrimine informatico (unità della Servizio di polizia postale e delle comunicazioni) per conto del Ministero dell'Interno che permetterà agli utenti di segnalare tutte le fake news che vengono diffuse nella Rete e sui social network. Un ruolo fondamentale nella lotta alle notizie false lo avrà il "Commissariato di PS Online" a cui fanno riferimento le pagine ufficiali sui social network della Polizia ("Polizia di Stato", "Una vita da social"; "Agente Lisa" e quella del Commissariato di PS online, con una fanbase che supera i 900.000 utenti).

 

segnalare fake news

Il Red Button è presente nella home page del sito internet commissariatodips.it.: per segnalare una fake news basterà premere il bottone e si accederà a una nuova pagina dove ci sarà un form da riempire con tutte le informazioni inerenti la notizia falsa. Sarà necessario inserire l'URL della fake news, il social network sul quale è presente e altre informazioni per aiutare la Polizia postale a intervenire tempestivamente. Una volta fatta la segnalazione entrano in gioco gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (CNAIPIC) che in tempo reale si attiveranno e utilizzeranno software specifici per l'OSINT (Open Source INTelligence, cioè l'attività di raccolta di informazioni mediante la consultazione di fonti di pubblico accesso).

Se l'attività investigativa dimostrerà che si tratta di una fake News, il Commissariato di PS Online pubblicherà su tutti i propri canali ufficiali una smentita ufficiale. Ma non solo. La Polizia postale aiuterà anche gli utenti a segnalare alle piattaforme social l'esistenza della notizia falsa per far in modo che venga tempestivamente eliminata dai social network.

Facebook cambia strategia

 

facebook fake news

Anche Facebook ha varato una nuova strategia per combattere le fake news e ripulire la bacheca degli utenti dalle notizie palesemente false. Mark Zuckerberg lo aveva annunciato sul proprio profilo ufficiale:" Nel 2018 risolveremo tutti i problemi di Facebook". E l'imprenditore statunitense è stato di parola. Dopo aver sviluppato un nuovo algoritmo per la sezione Notizie che privilegerà i contenuti dei propri amici e parenti rispetto a quelli delle pagine, ha annunciato l'arrivo di un nuovo strumento che permetterà agli utenti di segnalare le fonti autorevoli a discapito delle fabbriche di fake news. Tutti gli strumenti utilizzati finora per bloccare le notizie false non hanno sortito alcun effetto, e Mark Zuckerberg ha deciso di farsi aiutare direttamente dagli utenti. Le segnalazioni delle persone verranno confrontate con quella degli esperti ingaggiati da Facebook e verrà creata una sorta di classifica con tutte le fonti più autorevoli. Saranno le notizie pubblicate da queste fonti ritenute autorevoli a essere presenti nelle prime posizioni del News Feed degli utenti.

Questo nuovo strumento sarà molto utile soprattutto nei periodi di campagna elettorale, quando le notizie false aumentano a dismisura.

Bufale.net

 

bufale

Per combattere le fake news durante la campagna elettorale, un altro strumento da poter utilizzare è il sito bufale.net, che segnala in tempo reale se una notizia è falsa oppure no. Le news vengono suddivise in "Bufala", "Allarmismo", "Disinformazione", "Notizia Vera" e "Precisazioni". È possibile segnalare al blog anche le fake news che si stanno diffondendo in Rete, ma che non sono ancora presenti sul sito.

20 gennaio 2018

A cura di Cultur-e
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