I social network sites sono sempre di più al centro della vita delle persone. Non è la classica frase fatta per dare adito allo scontro tra apocalittici e integrati, bensì è ciò che emerge dall'ultimo report redatto dalla società statunitense Global Web Index che ha indagato lo stato di salute dei social network. Dal documento si evince che ben il 92% degli utenti della Rete ha almeno un profilo personale su uno dei quattro maggiori social network sites, mentre il 78% è attivo almeno per due ore al giorno. La fascia d'età più attiva e con i maggior margini di crescita è quella tra 16 e i 24 anni, mentre il sud-est asiatico è il mercato più importante dove concertare gli investimenti futuri da parte dei social network.
Con una diffusione così estesa di Facebook e Twitter, controllare e monitorare la propria reputazione online è fondamentale. Sempre più aziende, prima di assumere un nuovo lavoratore, studiano il profilo online dei candidati, per scoprire possibili debolezze che possano mettere a repentaglio l'efficienza lavorativa. Molto spesso, però, la reputazione degli utenti è inficiata dai commenti di troll che non hanno altro scopo che quello di offendere senza alcuna ragione valida.
Per questo motive, due ragazze statunitensi hanno lanciato Peeple, la prima applicazione che recensisce le persone. Il funzionamento dell'app è molto semplice e simile a servizi come Tripadvisor e Yelp: ogni utente iscritto al servizio può dire la sua sul carattere e sulle qualità delle persone, come se stesse facendo una e propria recensione. Peeple ha subito scatenato un dibattito che ha visto coinvolto i massimi esperti di tecnologia preoccupati sulle evoluzioni future dell'applicazione, che può diventare un luogo dove le proprie frustrazioni. Ecco come funziona Peeple, la prima applicazione che permette di fare delle recensioni sulle persone.
Che cosa è Peeple
Peeple è un'applicazione sviluppata da due ragazze statunitensi e che permette di recensire le persone. Ogni utente iscritto sulla piattaforma può esprimere un giudizio su una persona che conosce realmente dandogli un voto su tre diverse aree: professionale, personale e dating (amore e appuntamenti galanti). Ogni parere deve essere accompagnato da un commento che spiega l'assegnazione del voto. Il giudizio potrà essere negativo, positivo o neutro. Il funzionamento di Peeple è molto simile a quella di servizi già affermati come Tripadvisor che permettono di recensire alberghi, hotel e ristoranti. Rispetto a molte applicazioni lanciate negli ultimi anni, Peeple può portare all'interno del mondo dei social network sites una vera e propria rivoluzione: nessuno aveva mai immaginato di fare delle recensioni sulle persone.
Come funziona Peeple
Peeple è stata annunciata nell'autunno del 2015 e ha fatto il suo ingresso ufficiale sull'App Store nel marzo del 2016, alzando subito un polverone. Infatti, molti temono una degenerazione del fenomeno, con la presenza di cyberbulli che potrebbero inficiare la bontà del progetto. Per questo motivo al momento l'applicazione è disponile solamente per gli utenti Apple e solo sul suolo statunitense.
Ma i parametri da rispettare per potersi iscrivere a Peeple sono molto stringenti: il primo riguarda l'età. Solamente le persone che hanno compiuto 21 anni potranno inviare la richiesta d'iscrizione. Secondo, l'utente dovrà accreditarsi attraverso il proprio account Facebook certificato direttamente dallo staff del social network inventato da Mark Zuckerberg. Infine, Peeple invierà sul proprio numero di telefono cellulare un SMS contenente un codice da inserire durante l'ultimo step della registrazione. In questo modo, l'applicazione potrà controllare in ogni momento le generalità dell'intestatario. Attraverso queste norme, lo staff di Peeple spera di creare un ambiente sano e senza la presenza di troll e cyberbulli.
La moderazione dei commenti
I commenti sono la parte più sensibile da analizzare e da studiare. Per questo motivo, ogni commento viene sviscerato e solamente dopo aver superato i test di Peeple può essere mostrato sulle bacheche delle persone. Al momento, la maggior parte dei giudizi è positivo, le persone preferiscono nascondere i pareri negativi, per paura di inficiare la propria reputazione online. I commenti postati sulla bacheca personale possono essere condivisi su altri social network e sui blog e diventare virali nella Rete.