Quante volte ti è capitato di pensare "Mamma mia, la batteria di questo telefono non dura niente. Era meglio quando avevo il Nokia 3310"? Bene, ora hai la conferma che non si trattava solamente di una tua impressione, ma è esattamente così: l'autonomia delle batterie degli smartphone di ultima generazione si va riducendo sempre più, nonostante le loro dimensioni e la loro capienza cresca modello dopo modello. La conferma arriva da uno studio pratico condotto da un giornalista del Washington Post.
I risultati del test lasciano spazio a ben pochi dubbi: mentre gli utenti credono (e sperano) di avere tra le mani dispositivi "immortali", la durata batterie smartphone cala di diverse decine di minuti anno dopo anno, lasciando un po' di amaro in bocca agli utenti (tanto per usare un eufemismo). Certo, i produttori utilizzano diversi trucchi e stratagemmi per garantire agli utenti una "batteria che dura tutto il giorno", ma la realtà è ben altra.
La responsabilità di questo trend può essere fatta ricadere su vari fattori ma, secondo il giornalista della testata statunitense, il principale è da ricercarsi nelle batterie agli ioni di litio, che avrebbe raggiunto il suo apice tecnologico. Insomma, una situazione che potenzialmente è destinata a peggiorare anno dopo anno e per la quale non sembrano esserci soluzioni definitive all'orizzonte. L'unica speranza è che le ricerche sulle tecnologie alternative alle batterie al litio diano presto i loro frutti.
Come si è svolto il test sulla durata batterie smartphone
Per verificare quale fosse l'autonomia degli smartphone e come fosse cambiata nel corso degli anni, il giornalista del Washington Post ha svolto lo stesso test su 13 diversi smartphone, realizzati dagli stessi produttori negli ultimi due anni. Questa metodologia ha permesso di ottenere risultati comparabili tra di loro con assenza di approssimazione, così da avere un quadro piuttosto completo della situazione.
Quali sono i risultati del test sulla durata delle batterie
Come detto in apertura, i risultati dei test sono tutt'altro che incoraggianti. Generazione dopo generazione, l'autonomia degli smartphone si riduce anche di svariate decine di minuti, causando non pochi grattacapi sia agli utenti sia ai produttori che immettono i dispositivi sul mercato. Qualche esempio? Sottoponendo ai test l'iPhone X del 2017 e l'iPhone Xs del 2018, il giornalista del Washington Post si è reso conto che la batteria dell'ultimo melafonino lanciato sul mercato è inferiore di 21 minuti rispetto al modello dell'anno prima. Ancora peggiore la situazione in casa Google: il Pixel 2 ha un'autonomia superiore di quasi un'ora e mezza rispetto al Pixel 3.
Perché la batteria dello smartphone dura sempre di meno?
I motivi di tale comportamento, come accennato, sono i più vari. I display degli smartphone, sempre più ampi e realizzati con tecnologia OLED, consumano maggiore energia rispetto al passato; il maggior utilizzo dei dispositivi, poi, riduce ulteriormente la durata della batteria, costringendoci a ricaricare più spesso i telefonini. La situazione, poi, potrebbe addirittura peggiorare tra qualche tempo, quando farà il suo ingresso in scena la connettività 5G: al fianco di velocità di connessione infinitamente più elevate rispetto a quelle odierne, il 5G porterà a consumi più elevati e, quindi, una maggiore incisività sulla durata della batteria dello smartphone.
Per combattere questa tendenza, i produttori hanno adottato tecniche e tecnologie per ovviare ai maggiori consumi: sono stati così sviluppati processori meno energivori, si è lavorato a fondo sul sistema operativo, così da ottimizzarne il funzionamento ed evitare inutili sprechi; tutti gli smartphone sul mercato, dai più costosi a quelli low cost, sono dotati di tecnologie per il risparmio energetico e la ricarica veloce, che consentono di tornare rapidamente in pista anche se la batteria sta per scaricarsi.
Come prolungare durata batteria smartphone
Oltre all'analisi dei risultati dei test, il giornalista del Washington Post fornisce anche dei consigli su come risparmiare la carica e prolungare l'autonomia dello smartphone. Nulla di trascendentale, ovviamente, ma trucchi basati sul buon senso e l'esperienza quotidiana. Se, ad esempio, avete lo smartphone quasi sempre attivo, abbassate la luminosità dello schermo; quando potete, utilizzate la connessione Wi-Fi al posto della connettività dati (a maggior ragione nel momento in cui arriverà il 5G); infine, utilizzate lo smartphone solo quando è strettamente necessario.
1 gennaio 2019