DuckDuckGo nasce come motore di ricerca alternativo ai più celebri Google e Bing, ma soprattutto con la caratteristica di garantire la privacy degli utenti. Oltre alla possibilità di effettuare ricerche online senza essere tracciato e perseguitato dalla pubblicità online, il motore di ricerca che preserva la privacy offre anche un sistema di mappe alternativo a Google Maps. Il programma si chiama DuckDuckGo Maps e consente di ottenere mappe dettagliate dei servizi vicini alla propria posizione e anche le indicazioni stradali per raggiungerlo, sfruttando proprio come per le mappe di Google due tipologie di visualizzazione: standard e con immagini satellitari. Scegliendo le mappe DuckDuckGo non solo si potranno ottenere indicazioni stradali precise e informazioni sui luoghi, ma si avrà la garanzia che il numero minimo di dati sensibili dell’utente sia stato salvato durante la navigazione.
Google Maps o Bing: i difetti dei navigatori
L’app di Google Maps e la versione desktop rappresentano ad oggi i migliori navigatori gratuiti disponibili online. Oltre a trovare attività commerciali nelle vicinanze, il servizio di Google Maps consente di ottenere indicazioni stradali, controllare il traffico e vedere come appare la destinazione grazie a Google Street View. Anche le mappe di Bing, diretto avversario di Maps, è altrettanto utile ed efficace nel trovare luoghi e dare indicazioni. Diverso il discorso per la privacy: sia Google che Bing tentano di raccogliere più informazioni possibili sui propri utenti e di tracciarne abitudini e comportamenti online. Se gli utenti che effettuano ricerche di luoghi o hanno bisogno di indicazioni vogliono preservare la propria privacy, dovranno scegliere un’altra soluzione, come ad esempio DuckDuckGo Maps.
DuckDuckGo Maps: da motore di ricerca a mappe a prova di privacy
Il motore di ricerca DuckDuckGo è salito alla ribalta proprio per il trattamento dei dati personali degli utenti che lo scelgono. Le ricerche su DuckDuckGo sono rese anonime e non è consentito ai tracker di terze parti di analizzare il comportamento degli utenti online. Creare un navigatore che fosse a prova di privacy, però, non è così semplice come per un motore di ricerca.
Per poter creare e aggiornare mappe, servono risorse economiche e di tempo non indifferenti, pertanto app come quella di DuckDuckGo necessitavano di appoggiarsi su altri servizi che offrono mappe. Dato che Google e Bing non coincidevano con l’idea di privacy del motore di ricerca, la collaborazione in questo ambito era obbligata con un’altra società: Apple.
Gli sviluppatori del motore di ricerca hanno sfruttato l’API MapKit JS di Apple per creare il proprio navigatore basato su Apple Maps. La scelta è stata dettata dal fatto che MapKit non chiede di rivelare alcuna informazione ad Apple durante l’uso, in questo modo DuckDuckGo Maps può preservare la privacy dei propri utenti, dato che quelli che effettuano ricerche vengono associati a ID casuali così che né Apple, né terze parti possano salvarne ricerche e abitudini online. Inoltre, la posizione precisa verrà condivisa solo con DuckDuckGo per offrire un migliore servizio, ma non con terzi.
DuckDuckGo Maps: come funziona
Dopo aver effettuato l’accesso al motore di ricerca, è possibile cliccare sulla voce mappe al di sotto della barra di ricerca. L’interfaccia di DuckDuckGo Maps è molto simile a quella di Google Maps, per cui cercando un’attività commerciale come ad esempio un Ristorante nella zona, compariranno sulla mappa i segnali in corrispondenza dei locali nella zona. La ricerca può essere seguita in due modalità: “cerca nell’area di mappa attuale” oppure “cerca nelle mie vicinanze”. Con la seconda opzione, sarà necessario attivare la geolocalizzazione per un risultato che sia più preciso. Le tipologie di mappe a disposizione sono due: una standard dove si visualizzano le strade con i propri nomi, e una basata su immagini satellitari. Inoltre, nel caso in cui venga attivata la geolocalizzazione, gli utenti potranno essere sicuri che la privacy verrà rispettata e che le informazioni inserite non saranno divulgate a terzi, né saranno oggetto di tracker pubblicitari, come invece potrebbe accadere con Google o Bing.