Droni commerciali, donazioni tramite Airbnb, racconti su TikTok, deepfake e troll per i soldati russi su Tinder. Il conflitto in Ucraina ha precipitato nuovi modi in cui la tecnologia moderna può influenzare la guerra nel ventunesimo secolo.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è la più grande operazione militare in uno stato Europeo dalla Seconda Guerra Mondiale.
Da un lato non c’è niente di nuovo in uomini che si combattono a vicenda, ma la natura della guerra è profondamente cambiata a causa della tecnologia moderna, e questa guerra non fa di certo eccezione. Ecco come la tecnologia sta cambiando il volto delle guerre moderne.
Droni domestici
Negli ultimi dieci anni è emerso un mercato commerciale di droni che vale più di due milioni di dollari. Questo mercato ha permesso alle persone di acquistare droni a prezzi economici e accedere ad una tecnologia che prima era destinata solo a scopi militari. Per poche centinaia di euro tutti possono acquistare un piccolo drone.
Quando la Russia ha iniziato il suo attacco in Ucraina a febbraio, tutti i proprietari di droni si sono messi subito all’opera.
Il corpo militare ucraino ha pubblicato un post su Facebook per chiedere a tutti i cittadini che possedevano un drone di donarlo al governo per aiutare nelle operazioni di sorveglianza. Più gli strumenti sono alla portata di molti, più saranno gli individui civili coinvolti direttamente nella guerra.
TikTok
I nuovi media hanno profondamente cambiato il modo che l’opinione pubblica ha nel relazionarsi con la guerra. Gli smartphone e i social media hanno già lasciato la loro impronta nella politica internazionale. Nel 2022 l’invasione dell’Ucraina ha dato vita a un nuovo tipo di corrispondenza di guerra.
I giovani ucraini hanno infatti iniziato ad utilizzare il social media TikTok per comunicare le proprie esperienze in una moderna zona di guerra.
Dalla vita all’interno dei bunker alle città bombardate alle storie di frontiera, sono molte le storie raccontate nei video brevi dell’applicazione.
Propaganda deepfake
Negli ultimi anni i ricercatori hanno avvertito sui pericoli delle fake news e ora se ne stanno vedendo i primi risultati durante una guerra in un’era tecnologica. Basti pensare al video del Presidente Zelensky che chiede ai soldati ucraini di deporre le armi.
Un video falso pubblicato da un giornale online che ha dichiarato di essere stato hackerato dai russi.
Qualunque sia la vera fonte del video, è un chiaro esempio di come la moderna tecnologia riesca ad offrire metodi nuovi e meschini per costruire una propaganda ad hoc in tempo di guerra.
Cambiano i metodi, ma non il fine. Basti pensare che durante la Seconda Guerra Mondiale fu creato in Inghilterra uno show radio che proponeva notizie fasulle e che fu trasmesso in tutte le stazioni radio tedesche.