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Regolamento unico europeo dei droni, cosa cambia     

Tra il 2019 e il 2020 entrerà in vigore il regolamento unico europeo dei droni. Cade la distinzione tra aeromodelli e SAPR e l'ottenimento della patente sarà riservato solamente a coloro che guidano un drone superiore ai due chili

regolamento europeo droni

Entro il 2020 il mondo dei droni subirà un grande cambiamento. Non stiamo parlando di una rivoluzione sotto il punto di vista tecnologico, ma di una modifica radicale delle norme che regolano l'utilizzo dei droni all'aperto. Finora coloro che usano un drone in Italia per divertimento o per lavoro devono rispettare le regole imposte dall'ENAC (l'Ente Nazionale Aviazione Civile): dal 2019-2020 non sarà più così. Il Parlamento Europeo a giugno 2018 ha approvato delle nuove norme che regoleranno l'acquisto e l'utilizzo dei droni in tutti i Paesi dell'Unione Europea. L'approvazione delle nuove norme permetterà a tutti gli stati membri di avere delle stesse regole in modo da facilitare la crescita del mercato dei droni. Il voto del Parlamento Europeo ha ratificato l'accordo che era stato già raggiunto a novembre 2017 tra i negoziatori del Parlamento e quelli del Consiglio Europeo. 

Il regolamento imposto dall'ENAC prevede la distinzione tra aeromodelli e SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) che obbliga i possessori di quest'ultimi a ottenere una patente per la guida del drone. Con il regolamento unico europeo cade questa distinzione e i droni saranno semplicemente Unmanned Aircraft (UA). Questa norma porta dei grossi cambiamenti anche per quanto riguarda la necessità di ottenere un brevetto per la guida degli aeromodelli: per la maggior parte dei droni basterà leggere le istruzioni di volo presenti all'interno della scatola o seguire un corso online. Un cambiamento epocale e che amplia la platea di coloro che potranno pilotare un drone senza la necessità di avere una patente. Regole più stringenti, invece, per quanto riguarda la registrazione dei quadricotteri che diventerà obbligatoria, mentre gli operatori dovranno essere iscritti a un albo. Infine, i droni per essere venduti in Europa dovranno ottenere la marchiatura CE che attesta la conformità e la sicurezza dell'aeromobile.

Che cosa è il regolamento unico europeo dei droni

 

regolamento europeo droni

 

Il regolamento unico europeo sono una serie di norme che vanno a regolare l'utilizzo dei droni all'aperto. Il regolamento è stato pubblicato a maggio 2017 dall'EASA (L'Agenzia Europea per l'Aviazione Civile), poi è stato analizzato da esperti del Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo e infine proposto al Parlamento Europeo per il voto finale, avvenuto a giugno 2018. Per vedere in opera le nuove norme bisognerà aspettare la pubblicazione del Regolamento Europeo dei droni sulla Gazzetta Ufficiale e l'approvazione di norme ausiliari da parte del Parlamento Europeo.La Commissione Europea, infatti, dovrà decidere i limiti massimi di altitudine che potranno toccare le varie tipologie di droni, la distanza massima che si può raggiungere e quali tipi di operazioni possono compiere i vari tipi di droni. 

Cosa cambia con il regolamento unico europeo dei droni

 

novità regolamento unico droni

 

L'Italia già adotta un regolamento nazionale redatto dall'Ente Nazionale Aviazione Civile che verrà sostituito da quello europeo quando verrà approvato. I cambiamenti per gli appassionati italiani saranno molti, a partire dal fatto che non ci sarà più la distinzione tra aeromodelli e Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto: tutti i droni saranno classificati in Unmanned Aircraft (UA). 

Il nuovo Regolamento Europeo dei droni si focalizza molto sulla sicurezza: i quadricotteri dovranno essere progettati affinché non venga mess a repentaglio la vita delle persone. A seconda del peso e delle dimensioni del drone, ci saranno delle caratteritsiche che il quadricottero non potrà non avere: ad esempio l'atterrraggio automatico nel caso in cui la persona ne perda il controllo, oppure dei sistemi anti-collisione. 

Regolamento europeo dei droni, quando è necessario ottenere la patente

Il regolamento europeo cambia completamente le carte in tavola per quanto riguarda la necessità di ottenere il brevetto da pilota. Non ci sarà più la divisione tra volo sportivo, operazioni specializzate non critiche e operazioni specializzate critiche, ma la divisione verrà effettuata a seconda delle diverse condizioni di volo. Le categorie saranno sempre tre ma si differenzieranno a seconda della distanza tra drone e persone: ci saranno delle norme per i droni che volano sopra le persone, lontano dalle persone e vicino alle persone.

 

patente droni

 

Per volare lontano dalle persone a un'altezza fino a 120 metri basterà seguire un corso online (che prevede anche un esame finale) e aver letto le istruzioni di volo presenti all'interno della scatola del drone (età minima 16 anni). Il brevetto serve solamente per pilotare un drone nelle vicinanze delle persone. Il patentino dovrà essere rilasciato da un Centro di Addestramento riconosciuto dall'Autorità Nazionale per l'Aviazione Civile. Se, invece, si piloterà un drone con un peso inferiore ai 250 grammi sopra la testa delle persone, basterà aver letto le istruzioni di volo.

Gli operatori dei droni, però, dovranno essere a conoscenza di tutte le norme di di sicurezza, in modo da non mettere in pericolo la vita delle persone.

Le categorie dei droni

Legate all'ottenimento della patente sono anche le categorie in cui vengono suddivisi i droni a seconda del loro peso e dell'altezza che possono raggiungere. In totale le categorie sono cinque e vanno dalla C0 alla C4.

C0 è la categoria che raggruppa tutti i droni con un peso inferiore ai 250 grammi e che non possono superare un'altezza di 50 metri. Nella categoria C1, invece, ci sono tutti i droni con un peso non superiore ai 900 grammi, che non possono superare un'altezza di 120 metri e una velocità massima di 65 chilometri orari. La categoria C2 è riservata ai droni con un peso massimo di 4 chilogrammi e che devono montare un sistema di geofencing e un terminatore di volo. Della categoria C3 fanno parte tutti i droni con un peso fino a 25 chilogrammi. Nella categoria C4 rientrano tutti i droni esclusi nelle altre.  

 

categoria droni

 

Registrazione dei droni

Altra grande novità è l'obbligo della registrazione in un apposito albo del drone, del pilota o di entrambi. Inoltre, in alcuni casi specifici, sarà necessario montare sul drone un trasponder che invierà tutti i dati di volo: in caso di emergenza le autorità sapranno come intervenire immediatamente. Gli unici aeromodelli esentati dalla registrazione sono quelli con un peso inferiore ai 250 grammi e che montano una fotocamera con una risoluzione inferiore ai 5 Megapixel.

Obbligo del marchio CE

Quando il regolamento europeo dei droni entrerà in vigore, tutti i droni venduti sul mercato europeo dovranno obbligatoriamente avere il marchio CE. In questo modo si cerca di mettere al sicuro l'incolumità delle persone: sono molti i droni che vengono importati dalla Cina e che non rispettano alcune norme sulla sicurezza.

 

27 agosto 2018

A cura di Cultur-e
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