Da quando Microsoft ha annunciato le nuove console Xbox Series X e Series S con il loro supporto al Dolby Vision un numero sempre maggiore di appassionati ha iniziato a porsi delle domande in merito. Cos'è il Dolby Vision per i videogiochi? Ed in che modo dovrebbe migliorare l'esperienza rispetto, ad esempio, ad uno standard ben più diffuso come l'HDR10? Le differenze tra le due tecnologie esistono e sono tali da influenzare la resa di alcuni videogiochi in modo percettibile, per cui vale la pena approfondire gli elementi che le differenziano con particolare attenzione al Dolby Vision per i videogiochi.
Cos'è Dolby Vision e differenze con HDR
Anzitutto facciamo un passo indietro: cos'è Dolby Vision. Si tratta di uno standard sviluppato da Dolby Laboratories che utilizza una codifica colori a 12 bit invece dei 10 di HDR10 e HDR10+ e metadati sia statici che dinamici, la cui curva di luminosità può quindi variare scena per scena e persino di fotogramma in fotogramma. HDR10 e Dolby Vision sono due tecnologie che perseguono lo stesso obiettivo - migliorare la qualità di visione - seguendo due strade diverse. Prima dell'annuncio dell'aprile 2017, quando il consorzio composto da Samsung, Panasonic e 20th Century Fox presentò l'evoluzione HDR10+, sussisteva due differenze di peso tra Dolby Vision ed HDR10: il primo riusciva a raggiungere i 4.000 nit di picco e poteva vantare metadati sia statici che dinamici, il secondo si fermava ai 1.000 nit di luminosità massima ed era privo dei metadati dinamici.
La presenza dei metadati dinamici ha garantito per diverso tempo un vantaggio a Dolby Vision.
Con HDR10 la luminosità massima era definita come un valore massimo statico, quindi prefissato, da mantenere per l'intera durata del contenuto, mentre come detto Dolby Vision poteva offrire il livello di luminosità più adatto in base alla scena o al singolo fotogramma. Può sembrare una differenza da poco, magari un dettaglio, ma pensate ad una scena in cui si passa in modo repentino da un panorama bene illuminato ad uno buio: la regolazione dinamica del livello di luminosità, in casi come questo, fa davvero la differenza. Più sottile invece, in termini pratici, la differenza in nit tra Dolby Vision e HDR10 della luminosità di picco e dei 2 bit di "vantaggio" che lo standard di Dolby può tuttora vantare su HDR10+: al momento è pressoché impossibile raggiungere 4.000 nit di luminosità o sfruttare i 12 bit su televisori consumer, per cui Dolby Vision potrà spendere il vantaggio con le smart TV di domani.
I vantaggi di Dolby Vision per i videogiochi
Detto delle differenze tra Dolby Vision e HDR10/HDR10+ rimane da analizzare il Dolby Vision per i videogiochi, o per dirla all'ingleseDolby Vision for Games.Si tratta dello standard con cui Dolby ha modellato i punti di forza di Dolby Vision sulle caratteristiche dei videogiochi e sulle esigenze dei videogiocatori. Il miglioramento dell'esperienza di gioco attraverso il Dolby Vision per i videogiochi è incentrato non solo sugli elementi che lo differenziano con HDR10 ed HDR10+, ma anche sulla risoluzione delle problematiche emerse tra HDR e videogiochi.
Sul sito web dedicato allo standard campeggia il principale elemento di vantaggio di Dolby Vision per i videogiochi: "dì addio alle regolazioni" scrive Dolby, poiché "i giochi si adattano automaticamente al tuo schermo Dolby Vision mentre giochi, quindi vedi sempre l'immagine migliore possibile". Dolby centra il punto in poche righe. Il principale difetto che i videogiocatori denunciano dello standard HDR è che, paradossalmente, manca la standardizzazione tra i vari titoli.
Proprio per questa ragione è stato istituito l'HDR Gaming Interest Group o HGIG che mira ad abbattere questa criticità, ma ad oggi sono ancora pochi i titoli che supportano questa modalità, e peraltro i pochi che lo fanno richiedono una calibrazione apposita ed una TV che supporta HGIG. Insomma, allo stato attuale Dolby Vision per i videogiochi ha costruito un discreto vantaggio nei confronti dello standard rivale, non tanto su film e serie TV quanto nel mondo del gaming dove HDR e HGIG hanno ancora troppe grane da risolvere.
Disponibilità di Dolby Vision
Nel momento in cui scriviamo Dolby Vision per i videogiochi è ancora in beta su Xbox, e sempre allo stato attuale le uniche console da gioco che supportano questo standard sono Xbox Series X e Series S di Microsoft. Su PlayStation 5 il supporto è assente, ma Sony potrebbe rimediare con un semplice aggiornamento software che al momento, tuttavia, non sembra in calendario. Malgrado i vantaggi, specie per i videogiocatori, Dolby Vision è ancora uno standard poco diffuso: servono un display compatibile ed una console Xbox, mentre avere un monitor che lo supporta per il momento è inutile dal momento che Windows ancora non supporta Dolby Vision.
È da tenere a mente però il fatto che allo stato attuale nemmeno Dolby Vision per i videogiochi è perfetto.
Sebbene il formato sia compatibile con i display compatibili con HDMI 2.1 con risoluzione 4K a 120 Hz, molti modelli (inclusi gli ultimi LG OLED o i Sony 2020 e 2021) in questo momento riescono a coniugare il Dolby Vision solamente con il 4K a 60 Hz. Generalmente avviene a causa del chip MediaTek che equipaggia alcune smart TV, in cui l'attivazione di Dolby Vision disabilita il supporto ai 120 Hz. Così, delle due l'una: 4K a 60 Hz con Dolby Vision, oppure 4K a 120 Hz con HDR10. Infine chi possiede un televisore Samsung sappia che non può utilizzare il Dolby Vision: l'azienda coreana fa parte del consorzio HDR e ha deciso di non supportare lo standard "rivale" su nessun modello.