Digital download e consumi culturali. Sono loro i protagonisti dell’ultima indagine di Musicmetric, agenzia che si occupa di analisi e statistiche sul comportamento on line dei consumatori dell’“entertainment industry”, con particolare attenzione al settore musicale.
Lo studio porta il nome di Digital Music Index, è alla sua prima edizione e ha di fatto mappato la distribuzione degli ascolti via web dei più popolari artisti, oltre che le abitudini di consumo dei “listeners” di tutto il pianeta. Obiettivo dell’analisi, fornire all’industria della musica informazioni chiave sui fan dei musicisti più gettonati – chi sono e dove vivono, soprattutto - oltre a stabilire quali sono i servizi on line più usati per l’ascolto.
Accanto ai numeri delle piattaforme legali, come Spotify e iTunes, o dei siti di sharing, come YouTube e Last.fm, gli analisti di Musicmetric hanno illustrato lo stato dell’arte tra le reti BitTorrent. Su 750mila artisti tracciati dal Digital Music Index, lo studio ha rilevato un totale di 405 milioni di download “fuorilegge” fino al mese di giugno di quest’anno.
Al primo posto gli USA, con 96 milioni di scaricamenti illeciti, seguiti dal Regno Unito, “solo” 43 milioni; mentre il terzo posto spetta all’Italia, che può contare su 33 milioni di download illegali. Seguono Canada e Brasile rispettivamente quarta e quinto in classifica. La più “scaricata” negli States è Rihanna, Ed Sheeran in UK, mentre nel Belpaese vince su tutti Laura Pausini.
C’è da dire però, che chi scarica in Italia non lo fa solo illegalmente. Secondo la FIMI - Federazione Industria Musicale Italiana - nei primi sei mesi del 2012 la musica digitale, tra download e streaming, è cresciuta del 43% e rappresenta oggi il 32% dell’intero mercato discografico italiano.
20 settembre 2012