Sono 61 i Paesi di tutto il mondo che hanno sottoscritto la Dichiarazione per il futuro di Internet. Gli obiettivi sono molteplici: dall’impegno a favore di un singolo Internet globale alla promozione dei valori della privacy.
Secondo la Dichiarazione per il futuro di Internet i Paesi devono impegnarsi per il rispetto dei diritti umanie delle libertà fondamentali di tutte le persone.
Devono inoltre garantire il flusso libero dell’informazione e una connettività inclusiva e sostenibile, per far sì che tutti possano beneficiare dell’economia digitale.
Sono attese iscrizioni da parte di altri Paesi nel corso delle prossime settimane. Tra i firmatari ci sono l’Italia e l’Ucraina. L’assenza della Russia non stupisce, soprattutto a seguito delle restrizioni che il Paese ha applicato nei confronti di social media come Instagram e Facebook.
Cosa sostiene la Dichiarazione per il futuro di Internet
I firmatari della Dichiarazione per il futuro di Internet sono mossi da diversi principi: promuovere la connettività, la democrazia, la pace, lo stato di diritto, lo sviluppo sostenibile, il godimento dei diritti umani e le libertà fondamentali dell’individuo.
Nella Dichiarazione la libertà è fondamentale. I Paesi si astengono dal bloccare l’accesso ai contenuti, ai servizi o alle applicazioni legali su Internet.
La Casa Bianca ha dichiarato in una nota che gli Stati Uniti e i partner firmatari hanno intenzione di lavorare insieme per favorire e incoraggiare questa visione e i principi su cui si fonda. I Paesi dovranno rispettare l’autonomia regolatoria delle giurisdizioni delle altre nazioni, sempre rispettando le rispettive leggi domestiche e gli obblighi legali internazionali.
Gli Stati Uniti sostengono che Internet ha svolto un duplice ruolo. Se da un lato è stato rivoluzionario per l’intera umanità, dall’altro ha creato diverse sfide politiche molto serie. Esistono ancora zone del mondo in cui accedere ad Internet è difficile se non quasi impossibile, mentre altre sono intimidite dalle minacce alla cybersicurezza, che minano la fiducia e l’affidabilità di Internet stesso.
I Paesi uniti condannano Russia e Cina nella Dichiarazione
I Paesi si impegnano a non minare l’infrastruttura tecnica che risulta essenziale per garantire l’integrità e la disponibilità di Internet in tutto il mondo. Questo passaggio è una chiara presa di posizione nei confronti di Paesi che attuano politiche di limitazione nei confronti di molti siti e applicazioni straniere.
Tra questi ci sono sicuramente la Russia, dove si applica la censura di alcuni siti web, e la Cina, dove il sistema di censura di Internet viene soprannominato con il nome di Great Firewall.
In una nota della presidenza americana, sono stati infatti condannati quei Paesi che minano la libertà di espressione. Gli USA hanno dichiarato che si sta assistendo ad un progressivo e crescente autoritarismo digitale e puntano il dito contro gli Stati che reprimono la libertà di espressione, censurano i siti di giornalismo indipendente, interferiscono con le elezioni e promuovono la disinformazione.