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Device per lo streaming, perché non durano per sempre

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Perché i device per lo streaming smettono di funzionare. Da Apple TV a Roku, passando per Amazon Fire Stick, ecco quando è ora di comprare un nuovo dispositivo

device-streaming Shutterstock

Alla domanda sul perché i device per lo streaming come Apple TV, Amazon Fire Stick o Roku smettono di funzionare, la risposta breve è: semplicemente perché, come accade per ogni dispositivo elettronico, prima o poi sono destinati a rompersi o a diventare obsoleti.

Chiaramente non è così semplice e ci sono molte variabili da considerare che vanno a influenzare il corretto funzionamento dei nostri dispositivi.

Spesso dipende dall’età di questi strumenti, altre volte dalla mancanza di aggiornamenti o magari dall’incuria dell'utente. Fatto sta che prima o poi il nostro fedele media center è destinato a passare a miglior vita ed è opportuno analizzare il perché di questa cosa, soprattutto per capire se è possibile capire in anticipo l’insorgenza di problemi e agire tempestivamente.

  • 1. I codec video sono obsoleti
    Telecomando-accende-televisione

    Shutterstock

    Per funzionare a dovere i nostri dispositivi per lo streaming hanno bisogno di un codec che fa in modo che i file multimediali possano essere codificati e riprodotti chiaramente

    Negli ultimi decenni sono stati sviluppati moltissimi codec, destinati a diversi utilizzi, tra cui ovviamente lo streaming.

    Tuttavia le cose cambiano e la tecnologia si evolve rapidamente, cercando soluzioni sempre più efficienti per trasmettere audio e video di qualità ma senza arrivare a dimensioni esagerate.

    Naturalmente i nuovi codec possono migliorare significativamente l’esperienza di streaming, ma potrebbero avere bisogno di tecnologie più recenti e, con esse, di strumenti che sappiano garantire maggiori prestazioni.

    In questo senso è chiaro che uno strumento troppo datato non sarà in grado di soddisfare i requisiti più recenti e, di conseguenza, smetterà di funzionare a dovere e, presto o tardi, non sarà più utilizzabile.

    Uno degli esempi più lampanti è il formato video AV1 che offre una compressione migliore di oltre il 30% rispetto ai formati precedenti.

    Tuttavia non tutti i dispositivi sono in grado di riprodurlo e generalmente hanno bisogno di caratteristiche tecniche piuttosto specifiche e piuttosto performanti.

    Oggi sono diversi i processori che possono contare sulla decodifica AV1 ma, pur essendo un sistema molto efficiente, ancora non viene utilizzato universalmente proprio perché l’hardware compatibile non è ancora così diffuso.

    E questo è proprio l’esempio giusto per capire il perché i codec influiscono così tanto sul funzionamento di un dispositivo per lo streaming: perché se un device non fosse compatibile e non riuscisse a utilizzare il codec in questione, sarebbe inutilizzabile e quindi da sostituire.

  • 2. Problemi di rete
    Schermata-network-error

    Shutterstock

    Come ben noto, non è possibile eseguire lo streaming video senza una connessione Internet funzionante. 

    Chiaramente anche i protocolli e le tecnologie utilizzate per le connessioni sono cambiati negli ultimi anni, anche se non così repentinamente da causare problemi agli utenti.

    Tuttavia è anche vero che se un dispositivo fosse piuttosto datato, seppur ancora funzionante, potrebbe non essere più compatibile coi moderni protocolli per internet e di conseguenza non sarebbe in grado di riprodurre i contenuti multimediali e tantomeno di navigare in rete in maniera fluida.

    Solitamente le aziende produttrici garantiscono diversi aggiornamenti prima di dismettere una tecnologia, però, ad esempio un vecchio PC con Windows XP, nonostante possa essere ancora utilizzato per diverse funzioni, non potrà comunque accedere a Apple TV, ad esempio, o a Netflix.

    Lo stesso discorso vale per le streaming stick e, quindi, pensare di utilizzare uno dei primi dispositivi del genere (che ormai inizia ad avere più di qualche anno) è praticamente impossibile, nonostante come appena detto possa sembrare ancora funzionante.

    Perciò se un media center non viene più aggiornato dal produttore, i certificati integrati prima o poi scadranno, finendo per interrompere servizi e applicazioni. 

  • 3. Problemi negli aggiornamenti software
    Telecomando-smart-tv

    renata colella / Shutterstock

    Come accade per qualsiasi dispositivo elettronico, anche i device per lo streaming (tipo Apple Tv, Amazon Fire Stick e Roku) prima o poi non riceveranno più aggiornamenti del sistema operativo.

    Questo ci rimanda al discorso sull’hardware datato, sui protocolli web non più in uso o magari alla dismissione dei vecchi server. Qualunque sia il motivo, il risultato non cambia: il media center si spegnerà e non funzionerà più. 

    Ad onor del vero molti di questi strumenti, soprattutto in passato, garantivano un supporto a lunghissimo termine che sarebbe potuto durare anche per molti anni.

    Diciamo che per gli utenti particolarmente fortunati, uno streaming stick può durare cinque o sette anni, dieci nel migliore dei casi e questo a prescindere dall’utilizzo.

    Chiaramente è un discorso a ribasso e difficilmente dentro le nostre abitazioni trovano posto dispositivi più vecchi di due o tre anni, complice anche un prezzo estremamente conveniente che porta a un ricambio decisamente frequente.

  • 4. Rotture nel dispositivo
    Amazon-apple-tv

    Canadapanda / Shutterstock

    Come detto in apertura è normale che qualsiasi dispositivo per lo streaming, qualunque sia il produttore, da Roku a Amazon Fire Stick e passando per Apple TV, sono destinati a usurarsi.

    L’usura, spesso, corrisponde a rotture o a parti danneggiate che andranno per forza di cose a limitare il funzionamento del media center fino a che non ci sarà più niente da fare.

    In estrema sintesi, nulla è per sempre, e anche avendone cura al meglio, prima o poi la copertura di plastica o qualche componente elettrico inizierà a dare problemi e a quel punto, generalmente bisognerà mettere mano al portafogli e comprare un nuovo device per lo streaming.

    Per saperne di più: Come funziona Netflix

A cura di Cultur-e
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